Exploitation olandese in piena rivoluzione sessuale, anno 1975. Pim de la Parra e la sua Scorpio Films (che ebbe un ruolo importante nella cosiddetta "dutch sex wave") girano l'ultimo film della casa di produzione prima della bancarotta (questo sarà l'ultimo lavoro che garantirà una paga a tutto il cast artistico e tecnico coinvolto). De la Parra lo scrive assieme ad un fidato amico co-sceneggiatore scozzese, ma si avvale anche dell'apporto di altre mani (americane e belghe). Il titolo originale recita suppergiù Le Mie Notti Con Susan, Sandra, Olga & Julie, una titolazione troppo lunga che in patria è stata sovente accorciata e a livello internazionale stravolta, basti vedere la scelta per la quale si è optato in Italia. Per altro è incomprensibile perché le viziose siano tre, poiché le donne del film sono cinque, e volendosi limitare alle sole "viziose" effettive sono soltanto due, quindi in ogni caso la distribuzione italiana è andata un tanto al chilo. La vicenda è semplice ma efficace. Anton (Hans van der Gragt) arriva presso una fattoria di campagna, è di passaggio, diretto a Mentone. E' un perditempo con la moto, senza un passato, senza un luogo di provenienza. Capita a fagiolo poiché presso questa farm il tempo da perdere è il requisito primario, vi abita Susan (Willeke van Ammelrooy), la proprietaria che gestisce il luogo come una sorta di grande ostello gratuito, per non sentirsi troppo sola; poi ci sono Olga (Franulka Heyermans) e Sandra (Marja de Heer), le due "viziose" di cui sopra, sempre in cerca di forti emozioni, quindi Julie (Marieke van Leeuwen) apparentemente la più innocua di tutte e Albert (Serge-Henri Valckle), un recluso con problemi psichiatrici. Di tanto in tanto la casa ed i suoi abitanti sono spiati da Piet (Nelly Frijda), una pazzerella che bazzica la campagna circostante.
L'arrivo di Anton stravolge gli equilibri, in verità già precari. Susan ha uno strano rapporto protettivo e materno con Albert, Olga e Sandra sono due ninfomani dagli atteggiamenti ambigui e pericolosi (e alle quali ad inizio film vediamo commettere un omicidio praticamente per capriccio), Julie all'insaputa di tutti coltiva una relazione sessuale con Albert. Anton è conteso tra le varie donne, ma pare interessato prevalentemente a Susan. Presto capisce che l'atmosfera nella casa è malsana, Susan soffre di una sorta di depressione che la porta a fuggire dalla realtà e a non volersi misurare e confrontare con i problemi. Il suo passato è doloroso, probabilmente una modella o un'attrice che sconta anni di attenzioni effimeri e superficiali unicamente per il proprio aspetto. Anton risveglia qualcosa in lei, anche se la costante minaccia di Olga e Sandra fa precipitare gli eventi. La vicenda raccontata da de la Parra è all'insegna del minimalismo bucolico, tuttavia col passare dei minuti il crescendo si ingarbuglia ed il finale è un bel pugno nello stomaco, "severo ma giusto" verrebbe da dire, un contrappasso dantesco che chiude gli 85 minuti della pellicola in modo del tutto appropriato ed assai inquietante.
Il regista racconta che per il ruolo del protagonista avrebbe voluto Rutger Hauer ma l'attore dissentiva su alcune scelte artistiche della sceneggiatura e non se ne fece di niente. Con la van Ammelrooy de la Parra aveva già lavorato in L'Amica Di Mio Marito (del '73), mentre per i ruoli - affatto semplici - di Olga e Sandra si dovette ricorrere a due giovanti attrici amatoriali esordienti. Recitare sostanzialmente nude per tutto il film, per altro con comportamenti disturbanti e provocanti, non suona mai bene all'orecchio di attrici che temono per la propria reputazione. Da un punto di vista erotico il film non lesina scene importanti, ma non sono mai appesantite da luridità e volgarità gratuite. Come detto, all'epoca in Olanda la rivoluzione sessuale era in pieno corso, i rapporti uomo-donna erano (già) all'insegna di una spiccata spontaneità e naturalezza (assai più che nel sud Europa cattolico), anche e soprattutto in ambito erotico, e così alla fine veder camminare per casa le ragazze nude o vederle amoreggiare soddisfacendo un'esigenza primaria, come si fa col cibo, con le coperte quando si ha freddo o con una doccia quando si ha caldo, diventa piuttosto normale nell'economia del film. Laddove entra in gioco un sentimento negativo è quando il sesso viene usato come arma d'offesa, ad esempio con l'americano nei primi minuti.
Ci sono spunti hichcockiani, come il buco della serratura che fa tanto "finestra sul cortile", e de la Parra ci tiene a sottolineare che il giorno d'inizio riprese del film coincise con il compleanno proprio di Hitchcock. Molto belli i paesaggi agresti dell'Olanda degli anni '70, per uno spettatore straniero la fotografia, le scenografie e la cornice d'ambiente rappresentano indubbiamente un valore aggiunto poiché inevitabilmente donano al film un fortissimo carattere "nazionale", a tratti quasi semi documentaristico. A dispetto del titolo (italiano) che sembra voler andare a parare nel boudoir di qualche attricetta scollacciata senza arte né parte, il film di de la Parra è un potente thriller-drama, tinto di suspense e disagio psicologico. Cult Epics ha ristampato il film in uno sfolgorante bluray dotato di traccia audio originale e di quella doppiata (e, volendo, sottotitolata) in inglese.