Probabilmente Qualcosa Di Travolgente è il film che mette davvero sotto i riflettori il nome di Jonathan Demme. Il regista americano si era già fatto notare per un paio di pellicole precedenti ma è questo film con Melanie Griffith (altrettanto emergente e attenzionata dopo due titoli caldissimi come Paura Su Manhattan e Omicidio A Luci Rosse) e Jeff Daniels a metterlo definitivamente sotto i radar...[Continua]
Paul Verhoeven, l'eclettico, sperimenta con i generi esplorando forme di cinema ed atmosfere anche profondamente diverse tra loro. Nei '70 passa abilmente dalla commedia al dramma, alla guerra, all'ambiente sportivo, al fantasy, spesso e volentieri non lesinando sull'erotismo e su tematiche sempre trasgressive, provocatorie, dirompenti, indubbiamente forti. Non a caso le accuse che vengono mosse a...[Continua]
Che in un paio d'anni Dario Argento (e suo padre Claudio) facciano uscire in sala 3 film, tre thriller, tre titoli che faranno storia (semanticamente) nel cinema italiano ed internazionale, ridefinendo anche la grammatica del genere thriller, rimane una cosa sensazionale e che non si è più ripetuta negli stessi termini, a memoria d'uomo. Premesso dunque che si tratta di tre pellicole favolose e as...[Continua]
Due anni (produttivi) di distanza da Casino Royale, 20 minuti effettivi di separazione tra quel film e questo. La storia prosegue immediatamente dopo il termine di Casino Royale, Bond è nel pieno di un inseguimento (come preda) e sta portando nella propria tana il suo trofeo, quel Sig. White (Jesper Christensen) implicato nella trama appena conclusasi e legato alla perdita dell'amata Vesper (Eva G...[Continua]
Con un titolo atroce, da commedia romantica con Ambra e Luca Argentero, arriva l'ultimo film di Polanski, che in originale sarebbe D'Après Une Histoire Vraie, ovvero "basato su una storia vera". E così è, non solo poiché il film racconta di una scrittrice che pubblica un libro basandosi su una esperienza autobiografica di vita vissuta, ma perché (e si comincia con gli elementi di metacinema presen...[Continua]
Nel 1984 Federick Forsyth scrive Il Quarto Protocollo e tre anni dopo arriva nelle sale il film, a firma John Mackenzie, già assistente alla regia di Ken Loach, nonché regista de Il Console Onorario (1983). Come è lecito aspettarsi, trattasi naturalmente di una britannicissima storia tutta di spie, il cui valore aggiunto risiede nella partecipazione come attore protagonista del mitico Michael Cain...[Continua]
Venti anni esatti prima di quel Jesus Christ Superstar che lo eterneranno nel gotha dei registi americani forever and ever (ma non sono da scordare neppure La Calda Notte Dell'Ispettore Tibbs, Rollerball, F.I.S.T., Agnese Di Dio, Stregeta Dalla Luna), Norman Jewison dirige per la sua prima volta Doris Day (faranno nuovamente team l'anno dopo in Non Mandarmi Fiori), in un ideale scambio di carriere...[Continua]