Sensazioni D’Amore

Sensazioni D’Amore
Sensazioni D’Amore

Granitico Ninì Grassia, nel 1990 sforna due film, Provocazione Fatale e Sensazioni D'Amore aka Sensations (ché il titolo ammiccante in inglese fa sempre la sua porca figura, e per il mercato tetesco il titolo alternativo fu il temibile nonché originalissimo Affari Pericolosi). Chi conosce Ninì sa esattamente cosa aspettarsi, consueta pellicola autarchica tutta made in Grassia, dalla sceneggiatura alla regia, alla produzione alle musiche (che tra l'altro stavolta manco sarebbero malaccio, se non fossero fatte con la pianola Buontempi delle Elementari). Come spesso accade nelle pellicole di Grassia, il regista campano è abilissimo nello stanare attori un tempo alla ribalta e ora decaduti; stavolta è il turno di Marisa Mell, 51enne all'epoca, schiaffata come altisonante nome in cartellone, ma in realtà assai periferica nell'economia della storia, tant'è che il volto "da copertina" è quello di Federica Farnese, vera primadonna della pellicola.

A Villa Aloisi è in corso una battaglia per l'eredità di famiglia. Il rampollo Renato, orfano di padre, è giovane ma malato di cuore, ogni emozione potrebbe essergli fatale. Per non perdere l'occasione di avere un erede, e far così continuare la stipre (mantenendo il denaro in casa), sua madre (Marisa Mell) tenta di maritarlo ad ogni costo con Giulia, pur sapendo che anche semplicemente la prima notte di nozze potrebbe mandarlo all'altro mondo. Tutto questo è confermato dal medico di famiglia (Gianni Macchia), detto anche "il sopracciglio che non perdona". Macchia a sua volta ha una tresca proprio con Giulia, mentre Renato, all'insaputa di tutti, se la gode altamente, deflorando tutte le donne che gli capitano a tiro. La sua ultima conquista è la nuova cameriera Claretta (Federica Farnese), che ricambia subito le attenzioni del ragazzo. Tra i due è amore passionale. Quando la signora Lizzi, la governante di casa, scopre la tresca, Renato, per farla tacere, si occupa per benino pure di lei. Nel frattempo Ernesto, il fratello di Giulia, un filibustiere marpione che gira in Ferrari, sobilla Macchia e la stessa sorella perché le nozze si compiano il prima possibile e, possibilmente, Renato schiatti con buon tempismo. Ma accade quello che non ti aspetti, Marisa Mell muore anzitempo (una delle morti più tristi e indifferenti di tutti i tempi), ed in occasione della riunione di famiglia per le sue esequie, Ernesto, che aveva già ripassato parte della servitù di famiglia, decide di godere pure delle grazie di Claretta, che gli si oppone come può. Renato sorprende Ernesto e lo accoppa colpendolo ripetutamente alla testa. Quindi scappa nella boscaglia piemontese che circonda villa Aloisi. Durante la latitanza torna a casa, non visto, e aggredisce Giulia, dapprima costringendola ad un rapporto sessuale (lei gli si era sempre negata), per poi ammazzarla a colpi di forbice. Infine, si ricongiunge con Claretta e scappa nuovamente lontano dalla villa, andandosi a nascondere in una rocca che era uso frequentare da bambino e che ora è abusivamente abitata da una prostituta. Sul posto, assieme a Claretta, viene sorpreso - naturalmente durante una copula - da un frate (Fra Dante), di manzoniana memoria, che benedice l'amore dei due unendoli alla bene e meglio in un matrimonio improvvisato. Come profetizzato dal medico di famiglia, dopo il 528° amplesso Renato muore. Concluse le indagini, Claretta si ritrova al cospetto del notaio (cameo di Ninì Grassia stesso) che le annuncia l'incasso dell'eredità, così come voluto da Renato; non solo, Macchia rincara la dose dichiarandola incinta. La volontà della fu signora Aloisi è fatta, la famiglia avrà un erede. Nell'ultimissima scena, Macchia chiede perdono alla Farnese per tutto il male fatto a Renato e, nel perorare la sua causa, sembra quasi fare il cascamorto, ma Claretta integerrima invoca il perdono di Dio e lo lascia con un pugno di mosche.

Come è facile intuire dalla lunghezza della trama, Sensazioni D'Amore è una sorta di soap opera dal taglio squisitamente erotico, proprio come piace a Grassia, gran cerimoniere di intrallazzi familiari a sfondo sessuale. Le facce del suo cinema (per non parlare del doppiaggio) sono il piatto forte, stalloni e mezze mignotte che non la mandano a dire. Macchia e il prode Ernesto (ignoro il nome dell'attore) sono due manzi muscolosi le cui chiappe, riprese sempre ben in vista durante la monta, raccontano di una intensa attività in palestra; al contempo sul versante femminile l'apporto è variegato. La Farnese (vista in Intrigo D'Amore di Gariazzo) tutto sembra fuorché una cameriera, col suo volto super botulinizzato e le sue forme sexy da boudoir incandescente; la signora Lizzi (Emanuela Castiglionesi), non è esattamente una bellezza sfolgorante, ma nel più ci sta il meno e Renato, senza cincischiare troppo, butta nel calderone pure l'attempata (e scafata) governante: Quindi abbiamo Giulia (Barbara Blasko) dalle curve un po' blande ma molto volenterosa, ed infine la giovane cameriera che passa sotto le grinfie di Ernesto, nella classica scena del "vorrei ma non posso", che dopo le prime ritrosie si trasforma in una accettazione assai partecipata all'amplesso da parte della riottosa pulzella di turno. Al solito, Grassia sfiora l'hard, concedendosi inquadrature sempre al limite. Senza contare che tutte le cameriere, cuoche e governanti di casa Aloisi indossano sistematicamente lingerie super erotica, acquistata evidentemente in stock presso il locale sexy shop. Son sempre pronte alla bisogna insomma, quando il dovere chiama. Numerosissime le scene di sesso che risparmiano la sola Marisa Mell, per carità cristiana, vista la non più giovanissima età della ex starlette del cinema di genere italiano. Tra le Grassia girls, Alessandra Antonelli sarà poi all'opera pure in Fermo Posta Tinto Brass. Dopo Sensazione D'Amore Marisa Mell girerà una sola altra pellicola, la commedia austriaca I Love Vienna (1991).

Galleria Fotografica