L'Anatra All'Arancia è la trasposizione filmica di un testo teatrale, e si vede, nel senso che per quanto il buon Salce cerchi di infondere dinamismo alla vicenda, l'impostazione teatrale (unità di tempo, spazio e luogo) si avverte. Ma visto che i protagonisti sono due blasoni del calibro di Tognazzi e la Vitti, gli oltre 100 minuti di durata scivolano via come acqua fresca d'estate. Si narra di una coppia di coniugi il cui menage appare oramai stanco e strascicato. Ci pensa la Vitti a dare una scossa alle consuetudini, confessando al marito il proprio adulterio. Tognazzi, che si vanta di essere un uomo moderno e libero da cliché e stereotipi, pare accogliere la notizia con estrema disinvoltura, tanto da voler conoscere l'amante della moglie, ed organizzare un fine settimana in villa, con tanto di cena regale, prima dell'addio; piatto forte, l'anatra all'arancia (menù del pranzo di nozze dei due - quasi - ex coniugi). Al meeting viene invitata anche la segretaria di Tognazzi, Barbara Bouchet. La due giorni sarà devastante, grazie alle strategie raffinatissime messe in essere da Tognazzi, al fine di demotivare la moglie, ingelosirla mediante la Bouchet (ennesima amante di Tognazzi), e mettere in ridicolo lo spasimante francese della Vitti. Film perfetto per Salce, cinico, graffiante e caustico come sempre. Tognazzi giganteggia e la Vitti gli tiene testa a dovere. La Bouchet è sempre nuda, ma proprio sempre sempre, tranne la prima scena, nella quale viene presentata allo spettatore (e già siamo comunque al limite....). Molto divertente il continuo riferirsi alla "modernità" della coppia e del rapporto amoroso, paravento che ben presto lascia spazio a tutte le trappole possibili ed immaginabili che un Tognazzi super vendicativo riesce a progettare ed attuare. Due David di Donatello, naturalmente alla Vitti e a Tognazzi, per quanto io, una Tetta d'Oro l'avrei assegnata pure alla Bouchet. Molto interessante anche l'ambientazione, ovvero la villa, un villone sconfinato arredato molto fashion, che fa da degna cornice alle piroette e alle svirgolate emotive dei protagonisti.
