The Playbirds

The Playbirds
The Playbirds

The Playbirds è sexploitation britannica nonché il seguito ufficiale di Come Play With Me del 1970 la cui protagonista è la stessa, Mary Millington. Sequel ideale poiché a livello di trama non c'è grande continuità, mentre in quel film infatti si racconta la storia di due falsari inglesi costretti a scappare sulle Highlands per sfuggire alla Legge (si nascondono in un maniero con velleità di clinica salutista e che loro ben presto contribuiranno a trasformare in un bordello), in The Playbirds la vicenda vede una serie di omicidi compiuti da uno strangolatore che si accanisce contro le ragazze copertina della rivista che dà il titolo al film, The Playbirds (qualcosa tipo "i piccioncini"), un magazine per soli uomini chiaramente riferito a Playboy. La Polizia indaga senza profitto finché non decide di infiltrare una propria agente nel mondo delle ancelle che circondano il boss della rivista, Harry Dougan (Alan Lake). Lucy Sheridan (Mary Millington) viene quindi introdotta in un centro massaggi dove lavora una delle preferite di Dougan, attraverso lei arriva all'editore e conquista il suo letto prima, e il servizio fotografico per The Playbirds poi. Sarà grazie al suo contributo che la Polizia riuscirà a smascherare l'assassino, purtroppo dopo ben cinque vittime. - SPOILER: la sesta tuttavia sarà proprio il sergente Sheridan, poiché alle patrie galere è stato assicurato l'uomo sbagliato, un fanatico religioso che ha un fratello gemello altrettanto disturbato ed invasato ma... adoratore del diavolo.

La trama è un gran pretesto per mostrare donne nude e situazioni piccanti. Il film è piuttosto disinibito ed affronta tutto il circuito delle riviste per soli adulti ammiccando esplicitamente alla prostituzione ed alla semi pornografia. Né si lesinano amori lesbici, la scena di seduzione di Suzy Mandel nei confronti della Millington è decisamente esplicita e non lascia granché all'immaginazione, così come i "massaggi" al centro estetico o le sequenze delle sessioni fotografiche per The Playbirds, dove sono inscenate vere e proprie celebrazioni orgiastiche in costume. Non mancano battute stupidine e veramente misogine, come quella della Mandel la quale, trovandosi il maniaco accanto al letto in piena notte dice con entusiasmo sciocchino "non ero mai stata stuprata prima". Verrà uccisa, strangolata. Ci sono però anche momenti ironici, ad esempio quando gli ispettori Holbourne (Glynn Edwards) e Morgan (Gavin Campbell) devono selezionare l'infiltrata; il vaglio avviene facendo spogliare una dopo l'altra le candidate poliziotte per testarne evidentemente il phisique du role. Sul volto dei poliziotti è manifesto l'imbarazzo misto ad un certo interesse, così come le diverse agenti si denudano secondo le inclinazioni del proprio carattere, chi più goffa e timida, chi più spavalda. L'aspetto giallo e poliziesco della pellicola lascia alquanto a desiderare, va a singhiozzo, è sfilacciato e la risoluzione finale è una specie di colpo di coda al quale lo spettatore non sarebbe mai potuto arrivare perché semplicemente non aveva alcun elemento per farlo, un po' un tiro mancino degli autori del film che rompono quel patto tacito che prevede che il pubblico debba capire l'assassino avendo sul tavolo le carte per giungere ad una deduzione.

The Playbirds è un divertissement scollacciato di pochissime pretese se non quella di immergerci in un gineceo di ragazze in topless e oltre. Sono interessanti alcuni elementi di corredo, come ad esempio vedere sullo sfondo delle passeggiate metropolitane della Millington il quartiere di Soho, all'epoca vero regno dell'industria del sesso con locali tutti rivolti a spettacoli, prestazione e vendita di corpi ed oggetti connessi con il sesso. Nel 1981 verrà prodotto un film britannico intitolato Emmanuelle in Soho pensato inizialmente proprio per la Millington protagonista, ambientato nel mondo della "sex industry", ovviamente a Soho. L'attrice tuttavia morirà nel 1979 dopo una vita sofferta e complicata che meriterebbe una trattazione a parte. Vittima di bullismo a scuola per la mancanza del padre, modella frustrata perché troppo bassa, si concesse dapprima a servizi fotografici softcore poi a filmini hardcore underground in 8mm, aprì il primo sexy shop del Regno Unito (nel 1974) dove serviva i clienti seminuda, con i soldi dei suoi film pagò le cure della madre la cui morte le causò una forte depressione, si tolse la vita ad appena 33 anni. Il suo ruolo in The Playbirds rimane quello più famoso e di rilievo.

Trailer ufficiale

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