Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate

Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate
Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate

Complice il ritrovato interesse del cinema per Shakespeare grazie ai film di Kenneth Branagh come regista e come attore lungo tutti gli anni '90 (Enrico V, Molto Rumore Per Nulla, Othello, Riccardo III, il titanico Hamlet) e l'Oscar conquistato un po' a sorpresa da Shakespeare In Love nel 1998, la Fox insieme alla Regency fanno team per sfornare l'ennesimo adattamento del bardo di Stratford-Upon-Avon. Un mezzo kolossal perlomeno nella messa in scena, nel ricco cast e nelle location, tutte italiane. Da Atene infatti ci spostiamo nella Tuscia, a Sutri nel Lazio, quindi a Palazzo Farnese nel viterbese, nel parco di Bomarzo, a Montepulciano ed infine a Cinecittà per gli interni. L'ambientazione è calata sul finire dell'800 ma ciò nonostante l'atmosfera della commedia shakespeariana non viene minimamente inficiata, anzi piacevolmente rivitalizzata ed arricchita di sfumature. Il Duca Teseo (David Strathairn) sta per convolare a nozze con l'amata Ippolita (Sophie Marceau) ma un caso legale gli viene sottoposto da Egeo, sua figlia Ermia (Anna Friel) dovrebbe sposare Demetrio (Christian Bale) ma è innamorata e ricambiata da Lisandro (Dominic West), allo stesso tempo Elena (Calista Flockhart) si strugge d'amore per Demetrio. Egeo vuole il matrimonio tra Ermia e Demetrio e se la figlia non si sottometterà al volere paterno lui ne pretenderà la morte (o più prosaicamente la reclusione a vita in convento). Teseo si prende tempo per decidere ma la stessa notte i due amanti incompresi fuggono nel bosco, un luogo incantato regno della regina delle fate Titania (Michelle Pfeiffer) e del re della regina, Oberon (Rupert Everett). I due esseri soprannaturali si trastullano e giocano con la magia e con i mutevoli e malleabili sentimenti degli umani, quindi accade che i giovani amanti e financo Elena e Demetrio vengano stregati da nettari di fiori magici che fanno innamorare e disinnamorare alla bisogna, e Oberon si burli persino di Titania facendola bruciare di passione per un commediante del paese al quale fa crescere delle orecchie d'asino sulla testa.

Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate è un soffice e delicato circo ammaestrato, un campestre e bucolico caos che terminerà con il più lieto dei lieto fine, come si conviene ad una commedia amorosa. Il clima che si respira nel film di Michael Hoffman è piuttosto prossimo a quello ordito da Branagh per Molto Rumore Per Nulla, complice anche quell'aria tosco-laziale che accomuna i due film. Un cast estremamente nutrito come quello messo in scena fatalmente tocca tutti gli estremi, se da un verso sono molto apprezzabili le performance misurate e di mestiere della Pfeiffer, della Marceau, di Everett e di Rockwell (che ha un vero e proprio exploit nel finale), si segnalano a mio parere quelle di Kevin Kline e Stanely Tucci per un eccesso di verbosità, piacioneria e autoreferenzialità. In parte accade anche alla Flockhart, per quanto il suo ruolo richieda indubbiamente un certo tasso di pathos muliebre. Hoffman sembra un po' di manica larga, non dosa con equilibrio tutti gli ingredienti e per una volta mi tocca esse d'accordo con il Mereghetti quando parla di un certo gusto da "turisti americani" nella rappresentazione. A volte la sensazione è un po' quella del tanto al kg, che lascia lo spettatore su di un piano orizzontale, senza scendere in profondità.

Ho apprezzato invece quella sospensione a metà tra teatralità apertamente dichiarata e giardino fantastico che il bosco porta con sé. Si avverte che c'è qualcosa di posticcio ed artefatto ma non intravediamo quinte teatrali. Una specie di terra di mezzo, tanto di cartapesta quanto fiabesca, che in fin dei conti almeno per quanto mi riguarda ha fatto presa con un certa malizia. Piacevolissimo il contesto sonoro, una soundtrack lirica ed operatica tutta italiana scandita da Verdi, Donizetti, Bellini, Rossini e Mascagni e che fa ricorso anche alle musiche scritte nel 1843 da Felix Mendelssohn per una produzione teatrale della commedia. Questo Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate è indubbiamente tanto un tributo a Shakespeare quanto all'Italia che Hoffman consegna al pubblico con sguardo ammirato e trasognato, un po' alla James Ivory. Piccole curiosità, tra le comparse o i cameo " di lusso" che dir si voglia, qualche faccia nota al pubblico cinematografico e televisivo italiano, ovvero Heather Parisi nei panni della moglie megera (e castana) di Kevin Kline, Chiara Conti (qui praticamente al suo esordio) in quelli di una delle ninfe di Titania, Valerio Isidori, indimenticabile volto di tanto cinema di genere del passato (e segnatamente comico) italiano.

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