Riavanti... Marsch! è un film che ci ho messo un po' a decriptare. Intanto la regia è di Salce, e ti aspetti qualcosa di assolutamente divertente, però anche intelligente e sagace; poi un cast molto composito che mette assieme di tutto, Lionello, Maccione, Montagnani, Satta Flores, Gigi Reder, Carlo Giuffrè, e sul versante femminile una sciarada di Silvia Dionisio, Annamaria Rizzoli, Sandra Milo, Paola Quattrini, Adriana Russo (e c'è pure una breve apparizione dell'altra Russo, Carmen). Poi c'è il contesto, l'ambientazione; di primo acchito pare trattarsi di un film da marmittoni, roba da caserma, con i colonnelli macchietta, le reclute debosciate, e magari le infermiere, le soldatesse e le dottoresse scosciatissime. Invece Salce entra nel filone della naja per impossessarsene a suo modo e tentare una sorta di rimpatriata alla Amici Miei, camuffata da commedia sexy trash. Per la verità, il camuffamento è tutto fittizio, Salce vuol volare più alto, e mette accanto commedia fine e dolce/amara con gag da Kakkientruppen, personaggi demenziali e pettoruta gallineria ruspante.
La storia vede alcuni ex militari di leva (Giuffrè, Vianello, Satta Flores, Montagnani, Maccione) richiamati in servizio 20 anni dopo per effettuare un corso di aggiornamento di 40 giorni sul progresso delle tecnologie belliche. I nostri, oramai antenni andanti, ognuno con la propria vita ed il proprio carico di fallimenti alle spalle, vivono l'esperienza in modo disincantato e goliardico, cercando di trascorrere le giornate all'insegna di scherzi e sottane, trasformando quella parentesi inaspettata in un momento di gioventù perduta.
Salce nobilita le caserme, sottraendole alle volgarità degli Alvaro Vitali e dei Gianfranco D'Angelo, ma al contempo non crea, a mio parere, qualcosa di realmente sofisticato, rimanendo comunque a metà strada, non aiutato forse da una sceneggiatura priva di grandi trovate e brillantezza. I nudi della Rizzoli, il personaggio squinternato di Reder, o il barone fetecchia di Giuffrè ad esempio, potrebbero tranquillamente stare in un b-movie pecoreccio del genere, mentre di contro, il malinconico Montagnani o il duetto Lionello-Milo potrebbero aspirare alla Commedia italiana di livello. Salce sembra indeciso, ma sicuramente risulta meno argusto, pungente e penetrante del suo solito.