Perfect

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Dopo La Febbre Del Sabato Sera e Staying Alive, John Travolta, lanciatissimo nel ballo e nel cinema delle tutine, delle palestre e del sudore, approda a Perfect, pellicola ispirata da alcuni articoli del magazine Rolling Stone, ambientata nel mondo degli Health Club, un fenomeno molto anni '80 e anche molto americano, dove gli utenti, perlopiù single, trovavano un pretesto per incontrarsi, conoscersi e frequentarsi, tra una lezione di aerobica ed un match a squash. La trama riguarda Adam Lawrence (Travolta), un giornalista dello Stone che deve recarsi in California per seguire il caso di Joe McKenzie, un tizio accusato di traffici illeciti, ma siccome l'intervista a McKenzie traballa, Lawrence ha un servizio di riserva da curare parallelamente, per non tornare a casa a mani vuote. Il servizio affronta il mondo degli Health Club. Lawrence nutre un bel po' di pregiudizi sull'ambiente, ma una volta recatosi allo Sports Connection (che lui chiama Sports Erection), scopre che il fenomeno è meno banale di quello che potrebbe sembrare, anche e soprattutto perché conosce Jessie (Jamie Lee Curtis), l'insegnante di aerobica, una tipa tosta, determinata e super professionale, che emana sesso ad ogni flessione o torsione muscolare. Lawrence confeziona il suo articolo, ma la sua visione dei Club vola troppo alto per il direttore del magazine (Jann Wenner, il vero direttore del Rolling Stone, che nel film interpreta se stesso), il quale fa riscrivere il pezzo da un altro giornalista ridicolizzando lo Sports Connection ed i suoi protagonisti. Nel frattempo Lawrence finisce in galera perché, inquisito dall'FBI, si rifiuta di fornire i nastri della registrazione dell'intervista a McKenzie, per onorare la parola data. - SPOILER: A processo, viene quindi accusato di oltraggio alla corte e tradotto in cella. Jessie e i colleghi dello Sports Connection comprendono che Lawrence è uomo tutto d'un pezzo, uno che tiene fede agli accordi, e che l'articolo denigratorio scritto sul club non è stata farina del suo sacco. McKenzie viene scagionato e con lui anche Lawrence. Lieto fine con Travolta che può finalmente fare tanta tanta aerobica da camera con la Curtis.

Perfect a prima vista sembra un film tutto apparenza e poca sostanza, per via della sua estetica pacchiana anni '80, dell'ostentazione del mito del salutismo e dell'attività fisica (da qui il titolo Perfect, inteso come forma fisica), della musica sparata a tutto volume, e della coppia di protagonisti molto glamour; tuttavia la trama c'è e, pur non trattandosi del Dottor Zivago, ha le sue sfumature e le sue profondità. Chiaro che il piatto forte siano le spinte di bacino della Curits, ossessivamente erotiche. Travolta appare già un po' imbolsito rispetto all'oliatissimo fisico del supereroistico Staying Alive. La Curtis è "perfect" per la parte, asciutta, tonica, muscolare, grintosa, e con un ciuffo a prova di galleria del vento. C'è poi tutto il contorno di attori co-protagonisti, come Laraine Newman, il brutto anatroccolo che soffre della sua non prestanza fisica, e che vorrebbe addirittura rifarsi completamente per essere al pari delle amazzoni fotoniche da copertina (e che, per insicurezza patologica, si concede ad ogni maschio del club), e Marilu Henner, super bionda con un seno da competizione, tutta romanticismo ed esercizi pettorali. Il comparto maschietti è altrettanto notevole, con biondazzi muscolosi (siamo pur sempre in California...) il cui "autotreno" fa vistosamente capolino dagli spandex modello Roberto Bolle.

La locandina del film riproduce il layout della copertina del Rolling Stone, ma il nome del magazine viene sostituito dal titolo del film. Divertente il fatto che i titoli di coda ritraggano gli attori principali intenti a fare aerobica, tranne Travolta, che invece ansima stanco e sudato (autoironia?). Il film fu un fiasco sia a livello di pubblico che di critica, troppo "serio" per essere disimpegnato, troppo fashion e superficiale per essere preso sul serio, e quel suo collocarsi a metà strada ha finito con lo scontentare tanto il popolo bue quanto la critica ariana. Colonna sonora a base di Pointer Sisters, Wham, Whitney Houston, Berlin, Lou Reed. Lo Sports Connection esiste davvero, proprio a Los Angeles, e se qualcuno potesse garantirmi di trovarci la Curtis o la Henner, l'abbonamento annuale varrebbe la pena.

Trailer ufficiale

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