Mona Lisa

Mona Lisa
Mona Lisa

Mona Lisa è un noir inglese di quell'osannatissimo genietto di Neil Jordan, regista che ha fatto anche cose gradevoli ma, a mio modestissimo parere, parecchio sopravvalutato. Il Morandini definisce questo film "il miglior noir britannico del decennio"; ora, io non mi fregio certo di aver visto tutti i noir britannici degli anni '80, però mi pare che, per essere una valutazione del Morandini, siamo davanti ad una bomba nucleare. Con tale premessa mi sono disposto alla visione e devo dire che anche stavolta il caro buon vecchio Morando non mi ha deluso, disaccordo totale, completo, insanabile. Coerenza assoluta. Il plot vede un puffoso Bob Hoskins uscire di galera dopo 7 anni trascorsi per colpa di "amici". Alla ricerca di un lavoro Bob torna dai suoi compari e viene assegnato ad una prostituta d'alto bordo; deve scarrozzarla dai clienti, con tanto di macchinone, e possibilmente farle da protettore alla bisogna. Inutile dire che tra i due si installa l'idilio, nonostante una partenza un po' ruvida. La squillo chiede a Bob un favore personale, ritrovare una ragazzina, anche lei avviata alla prostituzione, nonché eroinomane, per salvarla dal degrado e dalla morte (lei batte per strada, e chi batta per strada si usura prima...). Bob si infila nei bassifondi, frequenta i peggiori locali della città, e scova la biondina quindicenne. Strappata ai suoi magnaccia (che poi son sempre gli stessi datori di lavoro di Bob nonché della escort deluxe), la giovane prostituta viene presa sotto l'ala protettrice di Bob e della sua "Signora", ma questo costerà molto caro ai due, che dovranno vedersela contro i malavitosi inviperiti per lo sgarro.

Tenera la figura di Bob Hoskins, vero "operaio" inglese, di bassa istruzione, ignorantello, gretto e pieno di pregiudizi, ma in fondo in fondo buono d'animo. Simone, la squillo d'alta classe, è l'esordiente Cathy Tyson, attrice non malvagia, ma del tutto priva del physique du role, un mucchietto d'ossa addobbati con della lingerie ed un volto spigoloso e, onestamente, non bello. Per il resto, cast di contorno interessante, con uno sprecato Michael Caine a fare il lurido e perfido capo banda, ed un buffo Robbie Coltrane a fare l'amico ingenuo e sognatore dell'altrettanto ingenuo e sognatore Bob Hoskins (che ha ricevuto la nomination agli Academy Awards come miglior attore protagonista per questa pellicola - persa contro Paul Newman - oltre ad una vagonata di cimeli quali Golden Globe, Bafta, Kansas City Film Critics Circle Award, New York City Film Critics Circle Award, palma d'oro a Cannes, 67° posto nella lista dei migliori film britannici del XX secolo secondo il British Film Institute, eccetera).

Il film è stato prodotto dallo "scarafaggio" George Harrison e viene portato in palmo di mano da molti. Personalmente, tolta una bella fotografia, una discreta interpretazione degli attori e la bella canzone di Nat Cole "Mona Lisa", non ho trovato il film un capolavoro imperdibile. Molto fa l'atmosfera tipicamente inglese, sia che si parli di proletariato vessato dalla Tatcher, sia che si guardi all'aristocrazia frequentata dalla escort. Di per sé però rimangono molte strade intraprese e abbandonate. Jordan insinua un interesse saffico di Simone per la quindicenne Cathy, ma non è dato di sapere cosa accadrà, così come molto dei vari personaggi rimane irrisolto, appena accennato o del tutto tralasciato, il che può dirsi una cifra peculiare del film, ma che, a conti fatti, non mi ha lasciato soddisfatto a fine visione. Misero l'utilizzo di Michael Caine che avrebbe potuto dare molto di più alla pellicola. Il ritmo non è esattamente il punto forte del film, che passa improvvisamente da momenti languidi a inseguimenti e sparatorie nervose (poca roba, non vi agitate). Nel 2009 è stato annunciato un remake del film, a firma Larry Clark e con Mickey Rourke impegnato nel ruolo di Hoskins e Eva Green in quello della Tyson. Non se ne è saputo più nulla (per fortuna).

Trailer ufficiale

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