Le Confidenze Erotiche di Un Porno Letto

Le Confidenze Erotiche di Un Porno Letto
Le Confidenze Erotiche di Un Porno Letto

Anche in questo caso, come per Giochi D'Amore Alla Francese di cui già si è occupato Cineraglio, si tratta di un prezioso recupero (in bluray) grazie a Le Chat Qui Fume la quale edita un master praticamente perfetto del film, con annessa generosa intervista al regista Michel Leomoine, svariati trailer di altre pellicole francesi e la disponibilità dei sottotitoli in inglese per chi non mastica granché l'idioma transalpino. In italiano il suo titolo suonerebbe all'incirca come Le Confidenze Erotiche Di Un Letto Troppo Accogliente, ma di fatto all'epoca uscì come Le Confidenze Erotiche di Un Porno Letto, titolo assai più brutale e bruttarello. In realtà le confidenze appartengono al letto ma sono narrate da un personaggio meno inanimato, per così dire, ovvero Dominique (Olga Georges-Picot), una go-go girl che all'inizio della storia incontra per caso un suo vecchio amico/amante, se lo porta a casa e gli racconta come una novella Sherazade tutta una serie di episodi legati al suo letto rotondo, bianco e pieno di soffici cucini. Quel letto incuriosisce Jean-Louis (Michel Le Royer), il quale trascorre la notte gustandosi le piccanti peripezie di tutti gli utenti di quel cerchio d'amore. Da qui in poi Lemoine sfrutta l'incastro narrativo per presentare una serie di storielle - tutte amorali, nel senso di prive del benché minimo accento moralistico - che hanno come leit-motiv il letto e alla fine di ognuna assistiamo al pulmino del traslocatore che gira per la città col letto sul tetto, in attesa di consegnarlo ai prossimi amanti focosi. Vediamo sfilare così tutta una serie di coppie (e non solo coppie) che consumano i propri amplessi su quel materasso.

La prima ad usufruirne è stata proprio Dominique, quando con un'amica è andata in campagna a casa di amici e ha pernottato in una camera con quel letto. Lì è stata oggetto delle attenzioni dei padroni di casa, una coppia aperta piuttosto disinibita che si è dimostrata assai interessata sia a lei che alla sua prosperosa compagna Irene (Martine Azencot). Quindi si sono susseguite altre donne impegnate in varie gimcane più o meno atletiche, fidanzatine (finto) pudiche, adolescenti (altrettanto finto) pudiche, prostitute, modelle abbordate in un bar, amanti di malavitosi che cercano di far uccidere il proprio bruto, eccetera eccetera. - SPOILER: Il cerchio si chiude con Dominique, la quale confessa di aver inventato tutti quei racconti al solo scopo di trattenere e solleticare Jean-Luis, inizialmente poco disposto a riallacciare rapporti amorosi con lei. Al termine della nottata il piano di Dominique è perfettamente riuscito e Jean-Louis accetta di rimanere con lei, tuttavia i due lasciano la casa e si trasferiscono in una camera d'albergo dove il letto è finalmente rettangolare, abbandonando così quello rotondo al proprio destino, mentre lo vediamo nuovamente trasportato dal pulmino che percorre rue Paradis, diretto verso altre "paradisiache" avventure.

Queste confidenze erotiche sono semplici e senza tanti fronzoli, non posso dire "candide" perché non lo sono, ma sostanzialmente il film è costruito nel modo più diretto ed immediato possibile, con una breve cornice iniziale (anche molto accattivante visivamente, mi riferisco alla sequenze iniziale con i titoli di testa) che poi lascia il passo al florilegio di incontri e posizioni sopra il materasso. Gradevole per ritmo e girato. Lemoine non fa mai scadere le immagini nella exploitation rozza e trita ma di fatto di quello si tratta, anche se con un tono frizzante da commedia piccante. Oltre a Le Mille e una Notte, citate apertamente nella pellicola, un altro riferimento potrebbe essere Il Sofà. Racconto Morale di Claude-Prosper Jolyot de Crébillon (Sopha: Le Conte Moral), un romanzo del 1745 che valse all'autore l'esilio ed il carcere come dissidente politico.

Trailer ufficiale

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