La Donna Esplosiva

La Donna Esplosiva
La Donna Esplosiva

Per la serie, cinema "so eighties" La Donna Esplosiva si piazza ai primi posti del cinema adolescenziali con il quale sono cresciuto. Pretty in Pink, Sixteen Candles, Breakfast Club (tutte pellicole dove c'è Anthony Michael Hall) e mille altre sono titoli di "passaggio", dall'età bambina a quella da ragazzino, quando cominciano a frullarti per la testa certi pensieri; non solo "quelli" (ché tanto lo so a cosa state pensando) ma anche istinti di rivolta, ribellione all'autorità, libertà, anarchia e mille perché. Guarda caso John Hughes è il regista anche di Sixteen Candles, Breakfast Club, e lo sarà di altre pellicole del filone, come Una Pazza Giornata Di Vacanza, Un Biglietto In Due, Io E Zio Buck (questi ultimi col mitico John Candy), nonché lo sceneggiatore di National Lampoon's Vacation, per dire. Hughes è quello del Brat Pack, i "monelli", ovvero proprio quel "sottogenere" di cinema americano anni '80 fatto dai vari Hall, Matthew Broderick, Emilio Estevez, Molly Ringwald, Charlie Sheen, Sean Penn, James Spader, Ralph Macchio, Demi Moore, Michael J Fox, Kevin Bacon, Matt Dillon e qualche altra decina di attori giovani e fighi, che interpretavano storie di adolescenti alle prese con la propria epoca e le fregole della di un'età maledettamente ingrata e difficile. Fu un giornalista del New York Magazine a coniare l'espressione, derivandola dal Rat Pack che identificava invece il gruppo formato da Frank Sinatra, Dean Martin, Lauren Bacall. Per non farsi mancare nulla negli anni '90 è sopraggiunto il Frat Pack (Ben Stiller, Jack Black, Adam Sandler, Will Ferrel, Vince Vaughn, Jennifer Aniston, Bradley Cooper, Cameron Diaz, etc.), ma non divaghiamo.

L'ispirazione primaria per Weird Science (malamente tradotto in italiano con un titolo che pare più adatto ad una storia di una donna che vuole perdere peso) deriva da una serie di fumetti Ec Comics degli anni '50; in particolare la trama di La Donna Esplosiva prende spunto dal numero intitolato Made Of The Future di Al Feldstein. Hughes scrisse una sceneggiatura in due giorni, con l'idea che non avrebbe diretto il film, ma fu sostanzialmente costretto sotto ricatto della Produzione che in cambio gli promise il sostegno per Breakfast Club, pellicola alla quale Hughes teneva moltissimo. Gary (Anthony Michael Hall) e Wyatt (Ilan Mitchell-Smith) sono due nerd un po' sfigati, con le ragazze sempre in testa. Non hanno molta fortuna e sono oggetto di continui scherzi da parte di Max (Robert Rusler) e Ian (un giovanissimo Robert Downey Jr.), gran playboy della scuola. Dopo la visione de La Moglie Di Frankenstein in tv ai due viene un'idea, creare la donna dei propri sogni al computer, sfruttando le doti informatiche di Wyatt. Il suo nome sarà Lisa e le sue sembianze saranno nientemeno quelle di Kelly LeBrock. La loro creazione prenderà in mano la situazione e aiuterà i due ragazzi ad acquistare fiducia in loro stessi e diventare tipi carismatici al cospetto dei propri coetanei e soprattutto delle ragazze. - SPOILER: Finalmente Gary e Wyatt troveranno delle compagne (per inciso, le fidanzate di Max e Ian) e dovranno dare l'addio alla bella Lisa.

Il film è avvolto in un clima di festa, giovanilismo e totale disinteresse verso il realismo scientifico. Non solo la procedura che porta alla creazione di Lisa è del tutto assurda, sempliciotta e inverosimile (volutamente, intendiamoci), ma oltretutto, considerando la data di uscita della pellicola (1985), gli effetti speciali visti oggi, ancorché buffi e carini, sanno di vecchieria naive. L'estetica computeristica di Weird Science è tremenda, poligoni giganti, colori sparatissimi, anticaglie informatiche e colpi da proto-hacker all'insegna del miracolismo. Wyatt digita due o tre cose sulla tastiera, fa mangiare al suo pc Memotech ritagli random di riviste tipo Playboy, mette insieme cosce lunghe, gran tette e il cervello di Einstein, poi ruba energia via cavo da "qualche parte" dove ci sono mega terminali e nastri magnetici governativi, et voilà, il gioco è fatto, sulla casa si addensano nuvoloni rossi, la corrente pervade tutte le mura del terratetto, le suppellettili schizzano per le stanze e alla fine, avvolta da fumi e nebbie, sbuca fuori la silhouette indimenticabile di Kelly LeBrock in mutandine e t-shirt mozzata appena sotto il seno. Il sogno erotico di qualsiasi adolescente degli anni '80. Da quel momento in poi le gag si susseguono a rotta di collo, col leit motiv dei due ragazzi imbranati ed impreparati e della donna computer sicura di sé, spavalda e dotata di poteri ai limiti del magico (quando ancora la tecnologia era una roba ai limiti dell'esoterico, alla Automan per intenderci).

Gary e Wyatt si prenderanno rivincite su rivincite, scandite da scene di autentico divertimento volgarotto e non-sense (si veda il dialogo tra Lisa e i genitori di Gary, fatto di sesso, droga, rock n roll e onanismo, i protagonisti di una fotografia che all'improvviso prendono vita ed iniziano a ballare perché il computer super potente di Wyatt sta creando esseri umani, la vestizione "rituale" di Gary e Wyatt con i reggiseni in testa, il povero Bill Paxton ridotto a mostrone laido, etc.). La Donna Esplosiva fa divertire, ha un tono brillante e spigliato che non scema mai e, contestualizzato negli anni '80, assume una sua poetica ingenuità che oggi fa quasi tenerezza. Si narra che al ciak in cui Lisa dà l'addio a Gary e Wyatt Hughes si commosse fino alle lacrime dietro la MdP, manco si trattasse de Il Piccolo Buddha anziché di una commediola giovanilistica sciancata e scritta in 48 ore. C'è una scena in cui una ragazza, Kym Malin, suona il piano mentre in casa avviene il finimondo, la ragazza perde i vestiti, e viene risucchiata via attraverso il camino di casa per poi essere scaraventata fuori in una gran pozza d'acqua. La Malin recita senza controfigura e le sue, seppur per il volgere di pochissimi fotogrammi, sono le uniche tette che si vedono nel film. La Donna Esplosiva anticipa di cinque anni Pretty Woman con Julia Roberts, poiché nella scena in cui la LeBrock è al centro commerciale, la musica di sottofondo è la canzone di Roy Orbison rifatta dai Van Halen (a sottolineare ovviamente le grazie dell'attrice). C'è una piccola continuity che Hughes mantiene attraverso i suoi film, quella di ambientare le storie nella città virtuale di Shermer (in realtà il nome di una via in cui sono situati i fondali utilizzati nei suoi film), e sia in La Donna Esplosiva che in Breakfast Club Anthony Michael Hall afferma di avere una fidanzata (immaginaria) in Canada. Piccoli giochetti autoreferenziali da Brat Pack.

Nonostante il buon successo di pubblico, il film non venne accolto benissimo dalla critica che lo ridusse a stupidaggine adolescenziale dagli "ideali discutibili". Più interessante allora notare le citazioni sparse nella pellicola, come quella di Interceptor (i motociclisti vandali in casa di Wyatt, con tanto di Vernon Wells presente in entrambi i film) o de L'Esorcista e Rocky le cui musiche vengono pari pari riproposte nel film. De La Moglie Di Frankenstein ho già detto, e alla parete della camera di Wyatt è appeso il poster di Stop Making Sense di Jonathan Demme, documentario concerto dei Talking Heads (ma si intravede pure un altro poster dei Depeche Mode). Ottima tutta la colonna sonora, fatta di Kim Wilde, Wall Of Voodoo, Mike Oldfield, Orchestral Manoeuvres In The Dark, Ratt, Los Lobos, The Lords Of The New Church, Killing Joke e Van Halen. Il film ha ispirato una serie televisiva di 88 episodi tra il '94 e il '98, con Vanessa Angel al posto di Kelly LeBrock. Intorno al 2013 si è parlato di un possibile remake, prodotto sempre da Joel Silver, la cosa però si è un po' persa per strada.

Trailer ufficiale

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