
Oramai ampiamente affermatosi negli States dopo film acclamati come Notorious, Paura In Palcoscenico, Il Delitto Perfetto, Nodo Alla Gola e La Finestra Sul Cortile, Hitchcock ha praticamente carta bianca con la Paramount, la quale tuttavia non reagisce troppo entusiasticamente al proposito di girare La Congiura Degli Innocenti, che il regista trarrà da un romanzo di Jack Trevor Story di cinque anni prima. Hitch lo aveva letto ed apprezzato moltissimo per via del suo humor nero e gli sembrava perfettamente nelle sue corde. Parlerà di questo film come del più inglese tra quelli americani e certamente tale affermazione ha un fondo di verità. Con queste premesse riesce facile capire come mai ebbe molto più successo in Europa che in America, con la Paramount che non sapeva come gestirlo e darlo in pasto al pubblico. Una commedia non era ciò che ci si aspettava dal re del mistero, dell'intrigo e della suspense, per di più così grottesca, sorniona, irriverente, per certi versi persino provocatoria. Un errore di prospettiva, vuoi perché Hitchcock ha sempre avuto quel tipo di sfumatura anche nei suoi capitoli più feroci, vuoi perché La Congiura Degli Innocenti è tra le sue migliori produzioni, che non sono poche (per fortuna) ma che certamente ai vertici vedono anche questa pellicola di metà anni '50.
I personaggi tratteggiati da Hitchcock, tenuti assieme da un meccanismo corale nel quale nessuno prende mai il sopravvento ma tutti hanno adeguato spazio ed il proprio momento di evidenza individuale, sono tutti adorabilmente simpatici, eppure sono inizialmente sospettati di un omicidio (anche se più o meno inconsapevole) e successivamente di occultamento di cadavere e quantomeno di cinismo, amoralità e spietatezza. Sin dal primo fotogramma abbiamo a che fare con il cadavere di un povero Cristo (Harry) e immediatamente nessuno sembra curarsene se non ai fini di una sgradita colpevolezza. Chi è innocente fa di tutto per addossarsi il marchio di omicida (un modo per dire che in fin dei conti siamo tutti colpevoli?), ed è in questa fase che ogni conoscente si rende disponibile per una complicità nel falsificare la realtà. Poi, acclarati i fatti, il morto continuerà a non essere compianto da nessuno, nella più completa ed ostentata indifferenza, e anzi avrà esclusivamente svolto la funzione di detonatore di eventi positivi, come l'affiatamento di due coppie ora pronte ad instaurare una relazione sentimentale. La reazione di ogni personaggio alla scoperta del cadavere è esilarante; mai un momento di paura, di sconforto, di esitazione, bensì una immediata empatia verso il proprio compaesano impelagato con le pessime conseguenze che potrebbero derivare dall'aver a che fare con una salma. Una leggerezza d'animo che flirta con focaccine ai mirtilli, occhi a cuoricino e sguardi languidi che i vari protagonisti si promettono e si scambiano vicendevolmente. Praticamente un compendio di psicanalisi. Deliziosi i dialoghi, anche nella versione in italiano. Ci sono i consueti sottintesi vagamente sessuali ed erotizzanti, soprattutto tra John Forsythe e Shirley MacLaine (che esordisce con questo film); quest'ultima fa proprio esplicito riferimento al fatto che con il suo ultimo marito (il cadavere) si era dovuta sforzare di raggiungere una certa eccitazione per farci l'amore e sul più bello era stata mollata perché l'uomo non ne aveva in realtà nessuna intenzione (trattandosi di un matrimonio riparatore, o perlomeno inteso come tale da Harry, fratello del primo marito della donna).
Probabilmente mai il Vermont era stato ritratto in modo così clamorosamente bello ed accecante, Hitchcock compone dei veri e propri quadri rurali autunnali, facendo diventare la minuscola comunità agreste di Highwater un luogo incantato, un paradiso terrestre e la natura che fa da cornice un altro dei personaggi essenziali del racconto. Ed è proprio in un giardino edenico del genere che si consuma la più profonda disumanità, con uomini e donne capaci di grandi slanci reciproci, gentilezze, sentimenti d'amore, un eloquio dolciastro e romantico eppure, al contempo, di non provare alcun trasporto, alcuna solidarietà verso il povero Harry, che Hitchcock ci mostra come un paio di pedi (prima con le scarpe poi con i calzini e basta) in primo piano, mentre sullo sfondo si consuma la congiura. Persino i bambini ad Highwater non si turbano più di tanto di un cadavere. Il film sancisce l'inizio della collaborazione tra Hitchcock e Bernard Hermmann che curerà le musiche di molti suoi film.