"È meglio che prendi nota: io sono cattivo, incazzato e stanco. Sono uno che mangia filo spinato, piscia napalm e riesce a mettere una palla in culo a una pulce a duecento metri. Per cui va a rompere il cazzo a qualcun altro." Si presenta così Gunny Highway, medaglia d'oro del Congresso, veterano della guerra di Corea e del Vietnam, ai suoi compagni di cella quando finisce dentro per la solita nottata rissosa e alcolica. Gunny è un "anacronismo della storia" (un po' come Callaghan del resto), usa metodi che i suoi superiori tollerano a malapena (come Callaghan) e risponde sempre nel modo sbagliato al momento sbagliato, col tono (sprezzante) sbagliato (come Callaghan). Gunny però non batte le strade di San Francisco alla ricerca di criminali, bensì addestra le reclute dei Marines, anche se oramai è vicino al pensionamento. Questo non lo rende affatto più tenero, anzi, quando gli viene assegnato un plotone di esploratori debosciati la sua missione diventa raddrizzargli la schiena e farli diventare dei veri soldati. Il rapporto con i ragazzi, dapprima durissimo, crescerà giorno dopo giorno, esercitazione dopo esercitazione, fino a trasformare Gunny in un vero eroe e mentore per i giovani Marines. Parallelamente Gunny tenta di riconquistare la sua ex moglie, esasperata dal suo caratteraccio e dal suo continuo esporsi al pericolo per guerre e missioni. E proprio una missione chiamerà in servizio effettivo il sergente e i suoi ragazzi, sull'isola di Grenada, per un'incursione blitz che vede la conquista di una collina contro le milizie cubane. Gunny ci riuscirà disobbedendo agli ordini del proprio Maggiore, un burocrate con nessuna esperienza di guerra ma molta prosopopea.
Eastwood dirige col suo consueto piglio asciutto ed estremamente ironico (ed autoironico) questa film militare, che a tratti lambisce quasi la commedia, anche se sempre molto "virile", come si addice al corpo dei Marines e ad una pellaccia della vecchia scuola come Clint. Il suo Gunny (abbreviazione informale di "Gunnery Sergeant", preciso grado che si situa tra lo "Staff Sergeant" e il "Master Sergeant") è un irriducibile, con tratti caratteriali anarchici e indomabili, decisamente poco inclini alla ferrea disciplina del corpo dei Marines. Viene continuamente evidenziato il passaggio da una vecchia filosofia ad una nuova, un nuovo mondo nel quale Gunny non si trova più, fatto di burocrazia, ottimizzazione dei processi e dettagli irrilevanti ai fini di una vera azione in trincea. Non a caso Gunny è prossimo al pensionamento, per raggiunti limiti di età ma anche per raggiunti limiti di mentalità. I suoi giovani però lo stimano e lo rispettano, perché il valore sul campo è indiscutibile, la stoffa umana è ricchissima, e perché Gunny è burbero ma giusto (oltre che crudelmente divertente). Lo spettacolo maggiore del film sono le battute di Eastwood, per ogni seccatore c'è un epiteto pronto a ridicolizzarlo. Per quanto sia un film di ambientazione militare, Gunny non offre propriamente il fianco alla propaganda, tant'è che il Pentagono, inizialmente interessato alla proiezione del film per l'arruolamento di giovani reclute, ritirò le sue avances, inorridito dal clima disfattista di Eastwood. Heartbreak Ridge, titolo originale, allude ad un episodio della guerra di Corea che ha visto protagonista Gunny.