
Bull Durham è il primo di due film consecutivi di Kevin Costner sul baseball (l'anno dopo sarà la volta de L'Uomo Dei Sogni) ed anche il primo dei due film sportivi girati con la regia di Ron Shelton (l'altro sarà Tin Cup nel '96 sul mondo del golf). In qualche misura è ispirato alle esperienze personali dello stesso Shelton, giocatore di baseball in una lega minore locale nel North Carolina. I film sul baseball all'epoca non erano popolarissimi e quasi tutti gli Studios erano poco inclini ad investirci su, nonostante questo Shelton trovò i soldi alla Orion Picture, pochi maledetti e subito. Il cast accettò di ridursi lo stipendio pur di poter girare il film, nel quale evidentemente era riposta molta fiducia. Dei 9 milioni di dollari impiegati non ne andò perso neanche uno, visto che la pellicola ne fece incassare oltre 50 solo nel nord America. Sports Illustrated addirittura lo definì il miglior film sportivo di sempre e, più in generale, le critiche furono assai benevole ovunque.
Crash Davis (Kevin Costner) è un ex catcher che ha lasciato il baseball, viene richiamato sui campi dalla sua vecchia squadra della città di Durham per fare da balia ad un giovane e promettente lanciatore (un pitcher), tale Ebby Calvin LaLoosh (Tim Robbins), pieno di talento grezzo ma totalmente inetto. Attorno alla squadra ronza anche Annie Savoy (Susan Sarandon), un'insegnante di letteratura un po' ninfomane che per hobby coltiva relazioni con i giocatori, facendo sostanzialmente la goupie dei Durham. Sia Crash che Annie si interessano fortemente a Laloosh, il primo per contratto, la seconda per diletto. Progressivamente tra i due mentori del lanciatore nasce una relazione un po' controversa ed ammessa mal volentieri da entrambi. - SPOILER: quando Laloosh, finalmente maturato, approderà alla serie A lasciando così i Durham, Davis verrà licenziato e tutto di colpo sembrerà finire, compresa la storia tormentata con Annie. Ma Davis tornerà a Durham, con la promessa di un posto da dirigente nella stagione successiva, riallacciando il filo amoroso con la donna.
Per anni avevo sentito parlare di questo film e non ero mai riuscito a vederlo, complice pure una non reperibilità in dvd. Né ricordo molti passaggi televisivi in anni recenti. Quando finalmente, con le migliori intenzioni, sono riuscito a vederlo sono rimasto un po' deluso. Chissà, forse la prolungata astinenza aveva accresciuto a tal punto le aspettative da penalizzare a prescindere la visione, ma definirlo addirittura "il miglior film sportivo mai realizzato" mi è sembrata una sonora esagerazione. Intanto Bull Durham film sportivo lo è solo per metà, poiché buona parte degli umori e delle situazioni che contiene attengono più ad una commedia romantica. Alla tensione sentimentale che intercorre tra i tre protagonisti è dedicato moltissimo spazio, finendo spesso e volentieri per prendere il sopravvento. Il cast è di prima qualità, per carità, anche se Costner col senno di poi ci avrebbe abituato pure troppo a questi personaggi un po' eroici, un po' sconfitti, con lo sguardo person ma sempre e comunque carismatici; e d'altra parte l'Ebby Calvin LaLoosh di Tim Robbins è decisamente improbabile come caratterizzazione. Davvero esageratamente stupido, debole intellettualmente ed insulso, ed anche "borderline" come talento, perché il fatto che non riesca a domare il proprio lancio è ritratto in modo quasi demenziale. Le citazioni letterarie sparacchiate da Costner e dalla Sarandon, tanto per non ridurre tutta la tresca ad una mera passione epidermica, sanno di velleitario ed appesantiscono alquanto. A tratti il film è lento e melenso, altrove riprende nerbo, ma non si quaglia. Poi c'è quel tono nostalgico e malinconico di disincanto e disillusione che ammanta tutto e rende le atmosfere amarognole. Sembra dover sviluppare chissà cosa, arrivare chissà dove, e invece dopo ben 108 minuti di pellicola tutto finisce all'insegna del viale del tramonto che ci attende inesorabile, della mesta rassegnazione geriatrica, in poche parole, dell'inconcludenza.
Il personaggio della Sarandon si chiama Anne perché "Annies" erano soprannominate dai giocatori le groupies che tampinavano il mondo del baseball. Costner fu scritturato per il suo fisico atletico e per il suo passato scolastico da giocatore di baseball. Robbins invece fu una scelta difesa da Shelton e osteggiata dalla Orion, che avrebbe preferito Anthony Michael Hall. Dozzine di addetti ai lavori (ex giocatori di baseball) furono reclutati per dare credibilità al film. Tutt'oggi Bull Durham gode di un alone mistico che lo difende da qualsivoglia critica. E' un film carino ma decisamente sopravvalutato a mio gusto e parere. E tutto sommato ha le carte in regola per raccogliere consensi più tra un pubblico femminile che maschile, contrariamente a quanto si potrebbe pensare. Per anni Shelton ha accarezzato l'idea di un sequel senza però concretizzare mai una sceneggiatura soddisfacente da cui partire. Curiosamente esistono due versioni della locandina, una in cui Costner stringe una mazza da baseball con la mano destra, l'altra senza la mazza, con la mano che fa una specie di "hey" alla Fonzie, come a sottintendere che la Sarandon se la spupazza lui e piano con gli applausi.