
Probabilmente una delle pellicole più trash che mi sia capitato di vedere, anche perché sembra mirare molto alto ma non con i risultati sperati. La storia vede un diplomatico inglese (Andy J. Forest) sposato con una ex stilista avida e ninfomane (Mirella Banti), dal passato un po' torbido (stuprata in una macelleria). Per non farsi mancare nulla e non abbassar il tasso di erotismo, in casa i due ospitano una top model (Mary Lindstrom), amica di lei, la quale ad ogni occasione utile si concede al padrone di casa. Diplomatico e amante tramano di far fuori la moglie di lui, per godersi casa di lusso, soldi e nuovo ménage matrimoniale senza l'incomoda. Nel mentre però la signora, che nel tempo libero frequenta i cinema porno, pare anche essere vittima di un maniaco sessuale. Le vicende si intrecciano con colpi di scena a gog magog, fino alla serie di finali in girandola rificolonesca che....urca...e chi l'avrebbe mai detto che l'assassino era proprio il maggiordomo!
La trama sta in piedi quei sette/otto minuti, per altro inguardabili, poi chiunque diventa abbastanza evidente quanto tutta l'operazione si regga sulle scene di sesso che Bonifacio elargisce in abbondanza. Un thriller erotico dunque, piuttosto scadente tuttavia. La componente trash è davvero fortissima per via delle situazioni sempre e soltanto "estreme", dunque in qualche misura si può parlare anche di film "cult". Ovvio che i piatti forte sul menù siano le grazie di Mary Lindstrom e Mirella Banti, ma anche l'apparato di bischerate che il film esibisce fieramente non è da meno e aggiunge condimento. Tutto il cast, produzione e tecnici compresi, è italiano e ma figura invece col nome stranger in the night, roba tipo che Sonia Viviani diventa Sonja Vivianson, Franco Citti diventa Frank Citti e via così, come i bambini quando giocano agli sbirri che devono catturare quelli della Mala. A proposito, la polizia che indaga sul caso del maniaco consiste in: 1) ispettrice (Sonia Viviani) anche lei fotomodella, sistematicamente in abito da sera o tailleur e capello appena sistemato dal coiffeur; 2) assistente appena maggiorenne che pare quella intelligente, che però non fa carriera. Le indagini consistono in: parlare con la vittima e chiederle "cosa è successo?...Secondo lei perché?" Fine delle indagini.
Il film dovrebbe forse essere ambientato all'estero (?) poiché si parla di dollari come moneta corrente, ma le location sono italianissime e il diplomatico è inglese, quindi in effetti dove diamine siamo non è dato di capire. La moglie del diplomatico sarebbe stata stuprata da bambina, poi dopo quella scena - che costituisce il prologo del film - appare la scritta "15 anni dopo"; ti fai due conti e pensi che la bambina ora avrà al massimo 25 anni. Peccato che Mirella Banti (anzi no, scusate, Mireille Banthy) pur avendo effettivamente quell'età, sia agghindata come ne dovesse dimostrare almeno una decina in più. La colonna sonora è da brividi, di una bruttezza più unica che rara. Regia e sceneggiatura pure competono per il prestigioso trofeo Teomondo Scrofalo Cineraglio Apocalypse, visto il ritmo incalzante, la coerenza interna della narrazione senza pari ed un virtuosismo di camera che Soderbergh è un fotografo di battesimi e comunioni. Il vaghissimo titolo del film non ha alcuna ragione d'essere se non suonare intrigante. La recitazione è a tratti insostenibile. Però, come detto, il film è pieno di donne, anche discrete, e tutte prima o poi hanno lo stacco di coscia, le calze nere, il reggiseno di pizzo e la bocca voluttuosa da far vedere. Quindi motivi per una visione all'insegna della carnazza e della risata sganascia ce ne sono. Astenersi fans della Archibugi e Ozpetek, anche perché nella parte della cassiera del cinema porno c'è nientemeno che Marina Lotar, per dire.