5 Bambole Per La Luna D'Agosto è un'opera alimentare di Bava; dice che gli fu commissionato il film con una sceneggiatura blindata alla quale lui potè aggiungere poco e nulla (giusto la trovata della cella frigorifera per lo stoccaggio dei cadaveri). Il film non gli piaceva, non gli interessava, e per di più fu costretto a girare d'inverno (con un titolo che riporta apertamente la parola "agosto"!). Ma Mario Bava, anche controvoglia, anche col broncino, girava dei film che per altri registi sarebbero risultati l'apice di una carriera altrimenti mediocre. 5 Bambole è un simpatico divertissement sulla falsariga di 10 Piccoli Indiani della Christie. Abbiamo un'isola dalla quale è impossibile fuggire, un gruppo di "amici" e colleghi di lavoro con le rispettive consorti, un affare milionario da concludere, e una serie di omicidi che, uno dopo l'altro, decimano gli occupanti della bellissima villa a picco sul mare. Un tutti contro tutti nel quale il più pulito ha la rogna, industriali carogna incalliti e amorali, lesbicone radical chic, adulteri, avidi, depresse, un bel quadretto di borghesi debosciati e privi di scrupoli, di quelli che a Bava piaceva tanto demonizzare e ridicolizzare. Li chiude come criceti in gabbia e gli lascia fare loro il gioco al massacro, solo che stavolta, invece dei loro dipendenti, sotto le loro grinfie ci sono altri loro pari. Lo sterminio avviene sotto gli occhi innocenti di una giovane isolana e di un professore idealista, inventore di una speciale resina sintetica rivoluzionaria; anche se, alla fine, vedremo che "innocenza" è proprio un sostantivo senza cittadinanza in questi 87 minuti di pellicola. Bava ricorre ad abbondante ironia e sarcasmo per descrivere la condizione umana ed esistenziale dei reclusi, e eccede pure da un punto di vista visivo, estetico, formale, tant'è che 5 Bambole Per La Luna D'Agosto è stato definito anche un capolavoro di pop art, per via delle sue scenografie, degli arredi, del design, delle architetture, dei costumi, delle chiome, dei colori e della musica (asfissiante). Nella colonna sonora, firmata dal maestro Umiliani, appare addirittura Il Balletto di Bronzo, altri tempi! Impagabile il motivetto sfanculatorio che Bava mette ogni volta che si aggiunge un nuovo cadavere ciondolante nella cella frigorifera. Le 5 bambole sono Edwige Fenech, Ira Furstenberg, Helena Roneè, Edith Meloni, Edy Galleani, mentre tra i cumenda, si segnalano il super tamarro Howard Ross (Renato Rossini), che pare uscito dai Club Dogo, e Teodoro Corrà, paraculo di platino. Ho letto che l'incredibile villa che vediamo sempre da lontano, arroccata sugli scogli, non esiste, fu realizzata da Bava con un trucco cinematografico, disegnata su una lastra di vetro e poi...boh, non chiedetemi come perché so una sega, però chapeau.
5 Bambole Per La Luna D’Agosto