Questo film l'ho visto in sala a 6 anni, in un cinemino parrocchiale dove arrivò un anno dopo e oltre la sua uscita negli States. L'ho rivisto recentemente, ben 30 anni dopo... ed è stato abbastanza stupefacente. Non lo avevo mai rivisto, neanche a pezzetti (anche perché non ho memoria di passaggi televisivi). Per caso mi sono imbatutto nel dvd e l'ho acquistato subito, voglioso di riappropriarmi di quelle sensazioni di bambino. Non ricordavo quasi nulla, se non brevissimi flashback, poco più che singole immagini subliminali. Avevo però delle sensazioni ancora vive, una grande meraviglia, anche un po' di inquietudine, roba maestosa, grandi effetti speciali. Rivisto oggi, tutto è stato ridotto, contestualizzato, normalizzato, e tuttavia ripercorrere la visione del film a doppio filo, con un occhio del bimbo che ero, e con l'altro dell'adulto che sono (sono?), è stato ugualmente emozionante.
Il film è un prodotto curioso per essere targato Disney; assieme a Tron fu il tentativo di rispondere a Guerre Stellari (nel nuovo Tron Legacy, nella cameretta di Flynn fa bella mostra di sé il poster di The Black Hole), mirando a storie dai contenuti più adulti rispetto allo standard Disney, ed infatti ricordo che non afferrai granché del film, anche se mi piacque lo stesso. Ci sono ambizioni e velleità nella sceneggiatura e anche nella mise en scène. La fonte è letteraria, 20.000 Leghe Sotto i Mari (anche se pare Shakespeare), e dal film furono tratti fumetti e romanzi. Tra i protagonisti ci sono Anthony Perkins e Ernest Borgnine, non proprio attori da infanzia. In breve, la storia vede una nave spaziale, la Palomino, avventurarsi in una zona del cosmo che ospita un buco nero; qui si imbatte in un'altra astronave, la Cygnus, di cui si erano perdute le tracce decenni addietro. Esplorandola, si scopre che è ancora abitata, popolata da uno scienziato (pazzo) e dal suo esercito di automi, che egli stesso ha costruito per servirlo. Lo scienziato sta progettando di attraversare il buco nero, per raggiungere un'altra dimensione, che egli ritiene essere una sorta di paradiso, l'aldilà, la terra dell'eterna conoscienza, in poche parole: l'immortalità. L'equipaggio della Palomino, dapprima perplesso sulla missione temeraria, cercherà di mettersi in salvo sfuggendo al professore, anche a seguito di tutta una serie di scoperte e disvelamenti che gettano un'ombra sinistra sull'operato del genio impazzito. Non vi racconto tutto tutto, altrimenti vi rovino la festa, ma vi dico però che sul finale ci sono evidenti richiami anche a 2001: Odissea Nello Spazio, con la medesima volontà filosofica di descrivere l'approdo ad un'altra dimensione piuttosto mistica e spirituale.
Come tutti i film sci-fi o quasi ci sono incongruenze scientifiche notevoli, ma basta appellarsi alla licenza poetica e tutto passa. Meteore incandescenti sempre e comunque (in realtà si scaldano solo quando entrano nell'atmosfera di un pianeta), astronauti allegramente in giro per lo spazio senza tuta né ossigeno, campo di attrazione gravitazionale di un buco nero che tutto risucchia tranne gli eroi della storia, i quali si aggrappano con una semplice manina e oplà, il gioco e fatto. Roba così insomma. C'è da dire che gli effetti speciali, pur dignitosi, non reggono l'oggi, ma nel 1979 si difendevano egregiamente, e per un bimbo di 6 anni abituato a Pippo Pluto e Paperino erano l'apoteosi della tecnologia. The Black Hole poteva anche spaventare un bambino, sono molti i momenti forti, come la natura di alcuni robot (Maximillian), le atmosfere cupe e claustrofobiche, il senso di minaccia, gli umanoidi del professore pazzo (praticamente degli zombi di cui ad un certo punto scopriamo la reale natura), nonché il finale decisamente fuori dalla portata di un fanciullo. Ci sono anche molti momenti assai più in carreggiata per un film Disney, soprattutto i siparietti tra i robot. Non dico sia un capolavoro però vale la pena vederlo, ha i suoi limiti (30 anni dopo) ma è un interessante pezzo di storia del cinema, della Disney e della fantascienza, nonché un piacevole diversivo ai soliti titoli noti. Sarei proprio curioso di sapere se qualcuno di voialtri lo ha visto.