Nel 1987 Verdone gira Io E Mia Sorella con Ornella Muti, il film va bene anche se il consenso oceanico arriverà con il successivo Compagni Di Scuola, l'opera che porterà Verdone ad un diverso livello e spessore di comicità. Per molti quel "diverso" sta per migliore, personalmente credo che ci siamo persi il miglior Verdone proprio a partire da Compagni Di Scuola in poi; in ogni caso è agli atti che il modo di porsi del regista e attore romano cambia sensibilmente dal 1988. Dopo l'interlocutorio Il Bambino E Il Poliziotto (1989), Verdone torna sul luogo del delitto facendo nuovamente coppia con Ornella Muti in Stasera A Casa Di Alice, una scelta che in qualche maniera lo rassicura e forse vuole anche rassicurare il pubblico. Anni dopo Verdone ricorderà quel periodo come un momento di particolare confusione artistica e personale. Non sapeva bene dove andare a parare come autore, e come persona era nel bel mezzo della separazione dalla moglie. Stasera A Casa Di Alice parla anche di separazioni e di complicate relazioni matrimoniali, per altro sdoppiandole su due personaggi, Sergio Castellitto e lo stesso Verdone, due amici di vecchia data che gestiscono assieme un'agenzia di viaggi religiosi di proprietà delle rispettive mogli nonché sorelle (Cinzia Leone e Beatrice Palme). Sebbene all'epoca, nei vari giri promozionali mediatici di sostegno al film Verdone ne dicesse un gran bene, reputandolo persino superiore a Io E Mia Sorella e arrivando a definirlo la sua miglior commedia, col senno di poi ha aggiustato il tiro, declassandolo a lavoro riuscito solo in parte, con elementi che hanno mantenuto una loro forza e validità anche a distanza di anni ed altri che invece hanno appesantito il film rendendolo troppo datato.
La vicenda ruota attorno a Saverio e Filippo, entrambi innamorati di una modella (la Muti), entrambi sposati, entrambi progressivamente sempre più impelagati nel nascondere alle proprie famiglie il tentativo di adulterio, che tale rimane, un tentativo, poiché in realtà Alice non si concede a nessuno dei due, è una preda sfuggente ed imprendibile, fintamente mondana ma in realtà pressoché esclusivamente rivolta ad un grave problema personale, la malattia della sorella (depressione, autismo?), interpretata da Yvonne Sciò, che non le permette mai uno sguardo libero e sereno sul mondo. - SPOILER: uno degli aspetti che maggiormente fanno valutare negativamente il film da parte di Verdone è lo squilibrio, a suo dire, tra la parte comica e quella drammatica che ad un certo punto irrompe cannibalizzando le risate. Mi riferisco alla morte della Sciò, in una scena particolarmente metafisica nella quale la ragazza sparisce tra le onde del mare di Sabaudia, mentre imperversano le note di una malinconica musica (curata da Vasco Rossi con Gaetano Curieri degli Stadio). Effettivamente l'effetto è spiazzante perché quel momento è molto potente e drammatico e spezza completamente il film, ma per quanto mi riguarda è semmai un valore aggiunto. Non solo non inficia il valore del film ma semmai lo rafforza, rompendo un po' la monotonia del teatrino borghese di Verdone e Castellitto.
Sebbene rispetto a molti film successivi qui Verdone mantenga ancora un minimo di ferocia, di sarcasmo e di voglia di graffiare, il problema di Stasera A Casa Di Alice (come della totalità dei suoi lavori post 1988, a mio gusto e parere) si riscontra proprio in quella sensazione di "vorrei ma non posso", nel carattere estremamente edulcorato e misurato della parte comica in favore dell'anelito alla riflessione matura e garbata. Verdone è come bloccato, moraleggia, c'è del perbenismo borghese per l'appunto che lo trattiene dall'affondare il colpo, un guinzaglio che non lo lascia libero di eccedere, mai. Verdone si ferma sempre un passo prima dallo strafare e questo carattere un po' pavido del film arriva allo spettatore. La parentesi drammatica che Verdone stigmatizza quindi è in realtà una rottura di questa disciplina autoimposta che anche se per poco lascia respirare una boccata di ossigeno. Va anche detto che buona parte del girato ha luogo in interni e segnatamente nel loft mansardato di Alice, vero e proprio teatro di posa. Questa staticità contribuisce non poco all'atmosfera asfittica del film. Il personaggio della Muti è di un'antipatia notevole; certo, il copione in qualche modo lo richiedeva tuttavia, al netto della sua indubitabile bellezza, quella cifra un po' acida e scostante non l'ha sostanzialmente mai abbandonata in carriera, indipendentemente dai vari e tanti registi che l'hanno diretta. Pur nella sua imperfezione, o forse proprio per quella, devo dire che Stasera A Casa Di Alice è uno dei film che guardo più volentieri del Verdone cosiddetto "maturo". Mi fa piacere segnalare la presenza di Mariangela Giordano nella parte della cartomante amica di Alice, vecchia (e cara) conoscenza di molti cinefili e cultori del cinema di genere italiano.