Se Lo Scopre Gargiulo

Se Lo Scopre Gargiulo
Se Lo Scopre Gargiulo

Dopo svariate sceneggiature, tra le quali Giallo Napoletano (Sergio Corbucci, 1979), Cafè Express (Nanny Loy, 1980), Madonna Che Silenzio C'è Stasera (Maurizio Ponzi, 1982), Mi Manda Picone (Nanny Loy, 1984), Un Complicato Intrigo Di Donne, Vicoli e Delitti (Lina Wertmüller, 1985), Elvio Porta approda alla regia, esordendo con il suo Se Lo Scopre Gargiulo, del quale naturalmente firma anche la sceneggiatura (assieme a Nanny Loy con il quale dividerà buona parte della sua carriera). Protagonista è Giuliana De Sio, oramai affermatissima dopo parecchie pellicole di successo; anzi, forse Gargiulo è proprio il picco della De Sio, poiché dopo l'88 seguiranno una serie di film che non andranno benissimo e che vedranno progressivamente eclissarsi la sua stella, perlomeno cinematograficamente parlando (benché per tutti gli anni '90 continuerà a far parte di svariate produzioni italiane, compreso quel Cattiva di Carlo Lizzani, di una certa levatura autorale, che le regalerà un David di Donatello ed una Grolla d'oro a Saint Vincent). Gargiulo è una deliziosa commedia agrodolce infarcita di attori e caratteristi partenopei, da Cannavale a Barra, da Honorato (Marzio) a Scarpetta, da Nunzia Fumo a Gea Martire. Le musiche sono curate da Pino Daniele, il che porta ai massimi livelli il tasso di napoletanità della pellicola, per non parlare degli stessi Porta e Loy, il primo figlio doc del Golfo, il secondo adottato amorevolmente da Napoli. E poi c'è la De Sio, donna verace e intrisa dello spirito più autentico della sua città. Qui è di una bellezza e di una sensualità incontenibili, e Porta ci gioca anche un po' su, concedendo allo spettatore qualche fugace sguardo sulle sue nudità. Ma più che l'epidermide, sono il magnetismo e lo charme della De Sio ad attrarre il pubblico (segnatamente maschile).

Teresa (De Sio) è un'infermiera col padre (Cannavale) che si arrangia combinando piccoli imbrogli dai quali lei spesso deve tirarlo fuori. E' la nuora di un noto primario ospedaliero ed è perennemente sfruttata come una serva dal marito e dalla madre di lui, oltre che pure dalla sorella del marito, dottoressa con lo stesso vizietto del padre primario (la corruzione). Indebitatasi fino alle lacrime, Teresa ha 24 ore per trovare un milione di lire da restituire alla banca. Per una serie di circostanze fortuite si ritroverà a vivere una notte ai margini della città, assieme a due malviventi che delinquono alla Robin Hood, cercando di fregare camorristi ed imbroglioni più imbroglioni di loro. Sarà proprio grazie a questi fresconi che metterà assieme la somma di cui ha bisogno. - SPOILER: Durante il loro girovagare tuttavia si imbatterà in una casa di appuntamenti dove scoprirà che il marito si incontra con un uomo in una stanza a pagamento, e scoprirà pure che la cognata si fa pagare 500 mila lire da ogni paziente per garantire un posto letto in ospedale. In breve Teresa rimetterà in discussione tutta la sua vita, mandando a quel paese la famiglia e decidendo di rimanere con Friariello (Nicola Di Pinto) e Ferdinando (Richard Anconina), essendosi innamorata perdutamente di quest'ultimo.

Il tono è quello della commedia, tuttavia Porta mischia quella intelaiatura con parentesi più amare e drammatiche, e persino con elementi vagamente action (durante le imprese di Friariello e Ferdinando, e soprattutto in occasione dello scontro tra i tir, orchestrato dal celebre stuntman francese Rémy Julienne). C'è anche del romanticismo nella sceneggiatura, la chimica tra la De Sio e Anconina è altissima, palpabile. La fisionomia del francese ricorda non poco quella di Sylvester Stallone, ma Porta è abilissimo a "rivendere" l'attore transalpino come un credibilissimo napoletano. La De Sio è di una bellezza mozzafiato e soprattutto recita splendidamente, con tempi, ritmi ed espressioni che rendono il suo personaggio tridimensionale, vero, a tratti poetico, sicuramente divertente ed amabile. Cannavale aiuta ad offrire qualche sponda comica e di per sé lo script del film sa sorprendere mettendo assieme una serie di situazioni estemporanee e tutt'altro che prevedibili. Il finale vuole lasciare a tutti i costi un sorriso sulle labbra dello spettatore e forse in questo caso Porta pecca un po' di "buonismo", ma tutto sommato Se Lo Scopre Gargiulo ha tratti financo fiabeschi con i quali un happy ending non stona granché. Una piccola chicca partenopea di fine anni '80 che merita di essere rivista e che risulta imperdibile per ogni fan di Giuliana De Sio.

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