Perché Non Facciamo L’Amore?

Perché Non Facciamo L’Amore?
Perché Non Facciamo L’Amore?

Maurizio Lucidi, autore di tanti western, aiuto regista di Pasolini ne Il Vangelo Secondo Matteo, regista di qualche commedia all'italiana con Pozzetto e Montesano, nell'81 si cimenta con la commedia sexy con Perché Non Facciamo L'Amore? Per la verità, sempre dello stesso anno è Il Marito in Vacanza con Lilli Carati (suo ultimo film prima dell'hard), Bombolo, Cannavale e Montagnani, dunque un altro passo nella direzione della commedia popolare e non proprio aulica. Montagnani lo ritroviamo anche in Perché Non Facciamo L'Amore?, stavolta assieme a Barbara Bouchet che addirittura si sdoppia in due ruoli, la bionda Diana e la brunetta Manuela, due sorelle che daranno filo da torcere a Montagnani, e peperoncino alla storia. Tutto questo in teoria, perché a me il film è sembrato di una mosceria unica. Nonostante i due pezzi da novanta appena citati, Lucidi dirige una storia piatta e noiosa che non fa ridere praticamente mai (non basta nemmeno la verve di Montagnani a tenere sveglio lo spettatore, anche se qualche rara sparuta battuta va a segno, ma solo ed esclusivamente per la incontenibile simpatia dell'istrionico attore toscano). Se la comicità lascia a desiderare, nemmeno ci si può consolare sul versante "scollacciato", poiché fatte salve le tette di Cinzia De Ponti, non ci viene dato granché in pasto. La Bouchet - ancora bellissima - rimane incredibilmente sempre vestita, scollature notevoli per carità, ma senza nudità, e la tematica sexy è più suggerita che affrontata "di petto".

Montagnani è un dentista vessato dalla insopportabile moglie e da una masnada di clienti inferociti. Circuito dalla sensuale Manuela, viene invitato con l'inganno alla villa di famiglia, per l'estrazione di un dente che dovrebbe renderlo complice di un piano e conseguentemente ricco e felicemente accoppiato con la procace Bouchet. Giunto in loco, si instaura la consueta pochade ad equivoci, con le varie coppie della villa che fremono per potersi "scoppiare" e trascorrere il tempo con i rispettivi amanti. Montagnani viene strumentalizzato per diagnosticare presunte patologie ai danni degli apparati sessuali che costringerebbero da una parte all'astinenza forzata (verso i mariti e le mogli) dall'altra ad un'attività piuttosto intensa (verso gli/le amanti).

Il problema di Perché Non Facciamo L'Amore? è che non fa ridere, il che è un bel guaio per una commedia, né solletica granché i pruriti dello spettatore. Intendiamoci, Cinzia De Ponti è una bella figliola (Miss Italia 1979), e il solo nome della Bouchet evocherebbe scenari onanistici ai confini del nirvana, ma poi, stringi stringi, non c'è proprio niente di carino. Non siamo neppure ai limiti di una sufficienza risicata, il film è proprio brutto, e non certo per colpa della Bouchet o di Montagnani, professionale e dedito alla sua interpretazione come fosse l'Amleto o Oliver Twist. Una piccola curiosità che può destare interesse è che la Bouchet qui recita sia doppiata che non (quella di Manuela è la sua vera voce), fatto che non le è capitato tanto spesso in carriera. Con questa commedia Lucidi arrivi fuori tempo massimo, il genere sexy è già bello che morto e sepolto negli '80 e, senza un'idea forte, i soli grandi nomi in cartellone non sono riusciti a salvare un film che pareva morto già prima di nascere.

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