Niagara

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Niagara

Niagara è una specie di leggenda in 35 mm, un film che ha fatto epoca, eppure molti critici accreditati lo ritengono sopravvalutato, pur riconoscendone l'importanza "culturale" e glamour, se non nella storia del cinema, perlomeno in quella del costume. Il thriller-noir di Henry Hathaway, girato nel '53, ha diversi primati.... - SPOILER: è il primo film in technicolor di Marilyn Monrore, nonché suo primo titolo con una major, l'unico nel quale interpreta un personaggio cattivo, ed anche l'unico nel quale muore in scena (attorno al minuto 63 circa).

Marilyn è una moglie adulterina che intende far uccidere il marito (Joseph Cotten) dal proprio amante. Ma è proprio quest'ultimo ad essere ucciso dal marito. Inizialmente la Monroe non ammette che il cadavere ritrovato non sia quello del marito ma dell'amante, temendo che il suo piano criminoso possa essere scoperto dalla polizia. Cotten nel frattempo, ritenuto ufficialmente morto, cerca di ricostruirsi una vita lasciando il paese ma, trovatosi al cospetto della moglie, non resiste al desiderio di vendicarsi e la uccide, per poi lasciarsi morire tra le cascate del Niagara.

Il film mette in scena un amore morboso, turbolento e funereo. Cotten è profondamente innamorato della moglie, ma sa che potrà riceverne solo dolore. Marilyn, da par suo, è un personaggio completamente negativo, una femme fatale mangiatrice di uomini, egoista e attenta solo ai vantaggi che potrà trarre da una relazione (che imposta quasi esclusivamente su di un piano sessuale). Tra i due il rapporto è malato ed insanabile; a questa tetra rappresentazione di sentimenti putrescenti fa da cornice lo spettacolo naturale delle cascate del Niagara, le quali anziché essere percepite come una delle meraviglie del mondo, elevano all'ennesima potenza il senso di ansia, angoscia e disagio che Cotten e la Monroe vivono. Quel rombo continuo ed incessante di acque, che sembra unicamente preannunciare il tragico finale di Cotten, quasi una minaccia sadicamente mantenuta sotto gli occhi dei protagonisti senza soluzione di continuità; un frastuono impetuoso che metaforicamente rimanda al turbinio di emozioni violente e crudeli che scaldano i cuori della coppia. La loro parabola è seguita dai vicini di cottage, Jean Peters e Max Showalter, due sposini in viaggio di nozze "in ritardo", non avendo potuto fare la luna di miele a tempo debito. Loro sono l'esatto contraltare di Cotton e della Monroe, loro sono l'amore vero, sereno, sincero, uno specchio insopportabile per le anime sofferenti di Cotton e della Monroe.

Niagara trasmette un senso di distruzione e di ineluttabilità, e la maggior perfidia sta nell'aver veicolato quella condizione attraverso la bellezza irresistibile di Marilyn Monroe, una specie di bacio mortale, una trappola, qualcosa a cui è impossibile resistere ma che porterà a morte certa. Il personaggio della Peters è molto interessante in questa chiave, poiché incarna una donna solare, positiva, protettiva, nettamente in opposizione alla cupezza della Monroe; meno significativo il ruolo del marito, dipinto come una specie di bamboccione un po' ebete, con un sorriso perennemente stampato sulla faccia (viene da chiedersi come possa una donna così acuta ed intelligente aver sposato Showalter, se non forse per il suo fisico aitante).

Il film ha una fotografia miracolata dal set naturale delle cascate, riprese per altro anche molto da vicino; la regia tuttavia è un po' statica, ed a tratti il ritmo del film lascia a desiderare, passando per momenti lenti. Molto si deve alla presenza "erotica" di Marilyn, che ha dei momenti bollenti, come quando la troviamo a letto, con un lenzuolo che tenta come può di coprirne i seni, mentre la bocca di fuoco della bionda è rossa come l'inferno dei peccati. Magistrale anche la scena del suo strangolamento, totalmente in silenzio. Sarà proprio con Niagara che nascerà il "mito" di Marilyn, e della sua celebre camminata di "gelatina". Durante il film Showalter pronuncia la battuta: "qui, avranno un estintore?", riferita alla comparsa della Monroe avvolta in un succinto abito fuxia, pronta a far esplodere le coronarie di tutti i maschi presenti. Inutile dire che gli altri attori, per quanto bravi, vengono spazzati via sulla scena al solo comparire di Marilyn. La promozione del film all'epoca giocò molto sulla grandiosa sensualità dell'attrice, pari solo alla enormità delle cascate del Niagara, un film che riuniva entrambe, la Monroe e il Niagara.

Trailer ufficiale

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