New Rose Hotel

New Rose Hotel
New Rose Hotel

New Rose Hotel viene classificato come un film di fantascienza, tecnicamente lo è ma in pratica non lo è granché. Innanzitutto la provenienza, ovvero il racconto di mr. cyberpunk, William Gibson (pubblicato nell'84 sulla rivista Omni) - considerato il principale ispiratore del genere - che ovviamente fa pendere la bilancia sul versante dello sci-fi. Poi Abel Ferrara, il quale nel film più che una trama ha uno stile visivo che va in quella direzione. Sono veramente esili ed impalpabili gli elementi che dovrebbero condurre lo spettatore a sentirsi "sparato" nel futuro, più marcata invece la tecnica registica con cui Ferrara gira e monta il film. Immagini sgranate, paesaggi industriali, panorami metropolitani allucinati, musiche stranianti, alterazioni continue della percezione, dialoghi tagliati e rimasticati alla William Burroughs, personaggi sopra le righe, estremismi, maledettismi e un po' di iconografia nipponica che fa sempre futuro hi-tech.

X (Willem Dafore) e Fox (Christopher Walken) sono due maneggioni che trafficano con i disertori di grandi aziende, multinazionali e corporazioni milionarie. Come avvoltoi sono sulla preda, tale Hiroshi, un ricercatore biologo che starebbe per mollare la Maas Biolabs. I due hanno preso accordi con la concorrente Hosaka per strappare Hiroshi alla Maas. Manca l'elemento che convinca definitivamente il ricercatore ab abbandonare azienda, casa e moglie per fuggire altrove e proseguire con maggior libertà ed autonomia i propri importantissimi studi in ambito biomedico. Quell'elemento è Sandii (Asia Argento), escort italiana verso la quale X prova una forte attrazione. Dapprima titubante, la ragazza accetta di fare da esca per un milione di dollari. Avvicina Hiroshi e lo frequenta per il tempo necessario a convincerlo a mollare la Maas. Il biologo viene quindi trasferito in gran segretezza in un laboratorio di Marrakech e circondato da tutte le migliori menti della Hosaka, mentre sul conto di X e Fox vengono accreditati 100 milioni di dollari. Quando X tenta di riallacciare i rapporti con Sandii però.... - SPOILER: Sandii è irreperibile e tutti gli scienziati riuniti a Marrakech vengono uccisi da un virus inoculato nel laboratorio. Anche i soldi accreditati a X e Fox si scoprono essere del tutto virtuali. La Maas ha operato su un doppio livello e, per eliminare le migliori menti della Hosaka, ha sacrificato Hiroschi servendosi degli intermediari X e Fox. Sandii naturalmente era una pedina della Maas. Braccati da agenti della Maas, Fox muore (probabilmente suicidandosi) durante la fuga, mentre X si rifugia in un albergo alveare (il New Rose) a riflettere e disperarsi sull'accaduto.

La pellicola è volutamente ostica e respingente nei confronti di chi guarda. Ferrara, come di consuetudine, fa cinema per sé, non per un pubblico, non intende minimamente rendere più "intellegibile" la storia che racconta; affetta personaggi, dialoghi e situazioni come meglio crede. Chi lo segue, bene; chi si stanca prima....quella è la porta. Leggendo la trama che ho riportato, pare tutto abbastanza lineare ma non è affatto così, molto è dato per acquisito, molto altro è rappresentato visivamente prima che accada o in ordine cronologico diverso. Mereghetti ha ben descritto l'impostazione di New Rose Hotel definendolo sostanzialmente un film dove tutto viene raccontato da personaggi che dialogano dentro delle stanze. E così effettivamente è, si dipinge il mondo (del futuro) mediante dialoghi (fumosi ed estremamente lirici) tra due o più persone in interni. Il resto sono dissolvenze, sovraimpressioni, cambi di registro stilistico (fotogrammi sgranati, luci irreali, disturbi ed artefazioni dell'immagine a vario titolo), oltre alla ammorbante dose di ripetizioni di scene già viste. Gli ultimi 10 minuti sono una specie di nastro riavvolto; così Defoe rivive tutta la storia alla luce della nuova consapevolezza. Sandii era una zozza doppiogiochista e lui ci è cascato mani e piedi. Per tenere alta l'attenzione durante lo scorrere dei fotogrammi ci sono le generose scene erotiche in cui è coinvolta Asia, bellissima e sensuale. Walken sembra costantemente sotto cocaina, Defoe fa la parte che gli riesce meglio, lo stropicciato depresso.

Il racconto di Gibson, troppo breve per trarne un film, è stato debitamente ampliato ed arricchito da Ferrara per ricavarne una sceneggiatura che fosse spendibile (si fa per dire). Secondo qualcuno, Defoe, derelitto si rifugerebbe al New Rose Hotel "in attesa che il suo destino si compia"; può essere. Così come di Walken si dice che venga ucciso; in realtà è lui stesso a gettarsi da una balconata, quasi più in preda ai suoi deliri visionari che ostaggio di potenziali assalitori. Certo è che la pellicola di Ferrara si presta a tutte le interpretazioni del caso, essendo così criptica e misteriosa (ed in qualche maniera anche affascinante, come tutte le cose che conservano una propria zona d'ombra). Kathryn Bigelow venne designata inizialmente per la regia e Virginie Ledoyen e Chloë Sevigny furono considerate per il ruolo di Sandii. Scharzenegger invece sarebbe potuto essere Fox.

Trailer ufficiale

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