Nella Valle di Elah (di Paul Haggis, 2007).il sangue scorre sottile, freddo, cinico, tagliente, amaro, intenso. Tommy Lee Jones è un attore che ho nel cuore e Charlize Theron, certamente splendida, è un'attrice talentuosa. In questo film la sua esteriorità è appena accarezzata, ciò che conta del suo personaggio è il carattere, la motivazione, l'umanità, le ferite. La storia è quella di un militare veterano in pensione che, dopo aver perso il primogenito durante un'esercitazione militare, si mette caparbiamente alla ricerca del secondogenito, appena tornato dall'Iraq ma assente ingiustificato alla base. Si pensa a qualche bravata. Procedendo nelle ricerche, coadiuvato da una poliziotta invisa ai propri colleghi, testarda e determinata, Jones scoprirà verità scomode, soprattutto per se stesso (e per la coscienza americana). Passo dopo passo l'ex sergente vedrà sgretolarsi le proprie personali convinzioni fondate sull'obbedire, credere e combattere, mettendo in discussione ciò in cui da sempre ha creduto. Non un film sulla guerra, ma un film sulla desertificazione morale e psicologica che la guerra produce su chi c'è stato ed è ritornato a casa. Cinema splendor, per il suo taglio asciutto e anti-predicatorio. Patriottismo a due facce, etica profonda, umanità e rigore morale, ma anche disillusione, dolore e disincanto. Eccellente. C'è pure Susan Sarandon, moglie di Jones nel film, fondamentale per delineare ancora più compiutamente il personaggio del sergente.
E tenete bene a mente questa storia: nella valle di Elah, tra due eserciti nemici schierati sui rispettivi promontori, tutti i giorni il gigante Golia attraversava la valle in cerca del nemico che volesse sfidarlo. Per dieci giorni lo fece e per dieci giorni non ottenne soddisfazione. Finché un giorno il giovane Davide andò dal re e si offrì di combattere Golia, il gigante. Il re donò la propria armatura a Davide, ma il giovane era troppo piccolo e l'armatura non lo calzava. Davide raccolse unicamente dei ciottoli da terra, prese la fionda e discese la valle. Posto davanti a Golia, vide il gigante furioso corrergli incontro. Davide rimase fermo, caricò la fionda, prese la mira e centrò Golia in piena fronte, abbattendolo. Davide ebbe paura? Certo. Ma lui sconfisse la sua paura, la dominò, poi passò a Golia e rimanendo fermo e saldo ebbe tutto il tempo per prendere adeguatamente la mira. Golia dopo pochi passi ancora l'avrebbe travolto. Ma Davide lo colpì abbattendolo, sfidando il gigante con coraggio. I mostri si sconfiggono lasciandoli avvicinare, guardandoli negli occhi e sferrando il colpo.