
Orientarsi nella filmografia sulle ragazze pon pon non è cosa facile, esistono molti film, oltre ai remake, ai sequel, a quelli con i titoli cambiati in paesi differenti, che poi però finiscono col chiamarsi come altri film già usciti con quel titolo originale nei paesi produttori. Ne trovate già menzione nella pagina relativa al film The Pom Pom Girls. Il qui presente The Swinging Cheerleaders è sostanzialmente una sorta di sequel apocrifo di The Ceerleaders (1973), da noi uscito come La Pornopalla, ritenuto un po' il titolo capostipite del filone. Le Ragazze Pon Pon - come da distribuzione italiana - che si inserisce a pieno titolo non solo nel recinto delle cheerleaders, è exploitation a pieno titolo, uno di quei film che sicuramente saranno impazzati nei drive-in di mezza America nel decennio più trasgressivo e disinibito dello scorso secolo. Il suo valore è pressoché nullo se non fosse per la nostalgia vintage, per il disimpegno assoluto e per delle briciole di gloria ricevute dal solito Tarantino che ha recuperato il film selezionandolo per una proiezione ad un festival ad Austin, Texas, nel 1996. E come è noto, se Tarantino dice che un film vale la pena di essere visto, automaticamente quel film diventa un cult, a prescindere.
Siamo nel pieno di un campionato delle squadre di football del college. Il Mesa sta conducendo la classifica con agio, vincendo partita dopo partita. Le sue cheerleaders ce la mettono tutta, hanno anzi bisogno di nuove ragazze per tifare sempre più massicciamente i propri campioni. Nelle loro fila arriva Kate (Jo Johnston) che in realtà sfrutta la sua militanza nelle cheerleaders per scrivere una tesi sociologica sul femminismo (e sul degrado della condizione femminile che il "cheerleaderismo" rappresenta). Giorno dopo giorno stringerà delle amicizie con le altre ragazze, scoprirà che i buzzurri armaturati che scendono in campo non sono solo tori da monta decerebrati ed inoltre smaschererà un giro di scommesse clandestino. In particolare seguiamo le imprese di tre ragazze; oltre a Kate ci sono anche Lisa (Rosanne Katon) che ha una storia tormentata con il professore di matematica del college (uno scommettitore coinvolto nel malaffare) e Andrea (Rainbeaux Smith), fidanzata con uno dei giocatori, la quale ha una inibizione a perdere la verginità e così, amando profondamente il suo ragazzo oramai esasperato dal blocco, decide di darsi ad uno sconosciuto come terapia d'urto per poi poter finalmente accontentare il fidanzato. Il film è maldestramente insertato con dettagli ai limiti dell'hard, maldestramente perché, oltre all'improvviso scadimento della qualità delle immagini insertate, gli attori coinvolti negli amplessi sono vistosamente diversi dai protagonisti del film, capigliature, peluria, dimensioni dei seni che improvvisamente cambiano, lasciando chiaramente percepire uno stacco netto tra la pellicola originale e gli addendum. Già di suo Le Ragazze Pon Pon punta abbastanza su ragazze scollacciate e disponibili, oltre a personaggi rigorosamente bidimensionali, dialoghi e comportamenti sbrigativi ed estemporanei ed una caratterizzazione ulteriormente peggiorata dal doppiaggio italiano. L'allenatore ad esempio (al quale viene totalmente stravolto il cognome, trasformandolo in una sorta di immigrato meridionale italiano) è una macchietta che parla in modo buffo e ridicolo.
Spesso e volentieri vengono mostrate spezzoni di partita e uno stadio pieno, probabilmente "sfruttando" - come da manuale dell'exploitation - estratti di vera cronaca sportiva. Non manca nessun cliché, ragazze pronte a spogliarsi, bei fusti con la fissa inguinale, poliziotti corrotti col riporto, promiscuità sessuale, "erba" di prima qualità, eccetera eccetera, tutto l'ambaradan che è lecito aspettarsi su di un liceo americano del 1974. Da segnalare la presenza nel cast di Collen Camp (l'indimenticabile sergentessa Kirkland del franchise Scuola Di Polizia), la quale purtroppo non si spoglia. Tuttavia ci si può almeno consolare con le grazie (generosissime) di Rainbeaux Smith. Esiste una discreta edizione della Arrow Video, anche se purtroppo quella toccata a me in visione è stata la più scadente Pulp.