Le Figlie Di Dracula

Le Figlie Di Dracula
Le Figlie Di Dracula

Nel 1971 la Hammer, assecondando la linea produttiva già in voga sul finire dei '60 (che prevedeva debite iniezioni di erotismo e qualche elemento gore in più nei propri film gotici) produce Twins Of Evil, aka Le Figlie Di Dracula, terza pellicola appartenente al cosiddetto filone di Mircalla (Vampiri Amanti - 1970, Mircalla, L'Amante Immortale - 1971), derivante dal romanzo breve Carmilla di Sheridan Le Fanu (1872). Torna Peter Cushing, già presente nel primo film, ma assente nel secondo per la malattia della moglie (che poi purtroppo morirà), mentre Ingrid Pitt, presente anch'ella nel primo, rifiuta la proposta di impersonare Mircalla, ruolo che viene quindi passato ad una più scialba Katya Wyeth. Si potrebbe dire che si tratta del "solito" film della Hammer, sulle "solite" tematiche vampiriche, con le "solite" ambientazioni da caccia alle streghe e, come detto, con un tocco di sensualità esplicitata stavolta con maggior intenzione. Non si direbbe nulla di sbagliato, ma allo stesso tempo tutta questa "ovvietà" e "prevedibilità" della pellicola non renderebbe giustizia alla gradevolezza di un film che merita sicuramente di essere visto e goduto.

Le gemelle orfane Maria e Freida traslocano da Venezia a casa dello zio Gustav Weil (da qualche parte in una landa dall'aspetto molto anglosassone), integerrimo leader di una congrega di "fratelli" che combatte il Maligno e tutte le sue malevole emanazioni. In particolare Weil ha un conto in sospeso col locale nobilotto Karnstein, protetto dell'Imperatore, che ama invece profanare, dissacrare, dedicarsi ad occultismo e blasfemie varie. Mentre la spietata "brotherhood" di Weil brucia fanciulle su fanciulle, incriminate sommariamente per stregoneria, Karnstein mette gli occhi proprio sulle gemelle, ricambiato in particolare da una delle due, Freida. - SPOILER: Karnstein è divenuto immortale mediante un sacrificio satanico; vampirizza Freida ma è costantemente cacciato da Weil, il quale riesce perlomeno a catturare la nipote indemoniata. Uno scambio di persona però farà si che Maria venga posta sul rogo al posto di Freida; accorrerà all'ultimo momento Anton Hoffer (maestro di musica del posto), innamorato di Maria, per salvarla. Il villaggio quindi andrà al castello Karnstein per uccidere il conte. Il vampiro troverà la morte ultima, ma nello scontro periranno anche Weil e Freida. La maledizione è finalmente interrotta.

Il divertimento non sta tanto nelle trovate di una sceneggiatura non particolarmente originale, né nella riproposizione di schemi e topoi classici della Hammer e del cinema gotico, quanto nel come la casa di produzione britannica mette in scena i suoi stilemi tipici, e nelle sempre ammirevoli scenografie (su tutte, il rito del sacrificio umano al castello). Il film ha una fotografia meravigliosa e delle ambientazioni assolutamente emozionanti e credibili. Tutto il cast recita alla grande. Cushing è un navigatissimo fanatico religioso, ed il suo personaggio assume ancora più valore poiché, per quanto lo si detesti e gli si attribuiscano tratti di oscurantismo intollerabile, si deve poi convenire che alla fine aveva ragione su tutto. Così come, allo stesso tempo, il democratico e progressista Anton (David Warbeck) non potrà che ammettere che tutte le "superstizioni" che tanto osteggiava erano la cruda realtà. In tal senso, Le Figlie Di Dracula è un film terribilmente conservatore, venato di una ironia malsana che obbliga lo spettatore a venire a patti con le sue credenze più retrograde e d inammissibili. Le gemelle Mary e Madeleine Collinson sono uno spettacolo della natura, ex playmates di Playboy (numero di ottobre 1970), dotate di un fisico che grida lussuria ad ogni inquadratura, sono il contraltare perfetto del pio e religioso Cushing, la prova inoppugnabile che Satana esiste e sa come tentare l'uomo. La scena di seduzione di Freida (Madeleine) nei confronti di Anton, e le trasparenti vestaglie notturne delle gemelline non possono lasciare indifferenti. Eccellente in ogni fotogramma, Le Figlie Di Dracula garantisce 87 minuti di sicuro divertimento, all'insegna del puritanesimo vittoriano tanto caro al pubblico degli horror gotici di estrazione letteraria.

Trailer ufficiale

Galleria Fotografica