
Lake Consequence è un "erotic drama" per la tv, il che comporta automaticamente che il tasso di erotismo sia ridotto ai minimi termini in favore di quello "drama", che non sta per drammatico ma per "messa in scena", nel nostro caso prevalentemente romantica, anche se si gioca con accenti thriller e certamente anche drammatici. Dietro lo script c'è lo zampino di Zalman King, quindi i più scafati di voi avranno già associato quel nome a produzioni soft-core, un po' da "vorrei ma non posso" (causa censura) ma comunque ammiccanti e pruriginose. L'erotismo di King cerca sempre di darsi un tono autorale e raffinato anche se pensare a Borowczyk, per dire, vi manderebbe totalmente fuori strada. King è americano fin nel midollo (nonostante il nome per intero - Zalman King Lefkowitz - tradisca origini est europee), il suo universo femminile è patinato, derivativo da Playboy e Penthouse, ed il suo climax di carriera probabilmente rimane ancorato a Orchidea Selvaggia (1989) con Mickey Rourke, Carré Otis e Jacqueline Bisset, la "brutta copia" di 9 Settimane e 1/2 (1986), alla cui sceneggiatura comunque King aveva pure collaborato.
In Lake Consequence c'è innanzitutto quello schianto di Joan Severance, appartenente alla categoria delle "super modelle" statunitensi poi donata al cinema (periodo metà anni '70 / primi '80). La sua carriera parte discretamente con titoli come Arma Letale (1987), Senza Esclusione Di Colpi (1989), Non Guardarmi: Non Ti Sento (1989), Due Nel Mirino (1990), Conti In Sospeso (1995), piuttosto action-oriented, per poi arenarsi a metà del decennio quando si impegna nei due Black Scorpion (una tappa obbligata per ogni amante del "so bad so good"). Inizia a lavorare in tv ed è proprio per la tv che viene prodotto Lake Consequence. Al suo fianco ci sono il parossistico Billy Zane (una faccia incredibile per ruoli sempre un po' estremi e solitamente anche abbastanza approssimativi per quanto riguarda la scrittura) e May Karasun, contraltare biondo della scura Severance, della quale risulta giusto un altro titolo in carriera (Secret Games 3 del 1994). Lo schema è quello classico del triangolo, un uomo - lo stallone di turno - e due donne a contenderselo, non come antagoniste bensì come alleate. Il rapporto preesistente tra Zane e la Karasun è "amicale" e molto aperto, quindi includere in squadra la new entry Severance (che piace assai ad entrambi) è tutto fuorché un sacrificio. La bella Joan è una mogliettina annoiata del ménage matrimoniale e con un segreto nel cassetto risalente alla gioventù, quando si prestò come groupie ad una rock band, rimanendo coinvolta in un incidente automobilistico (mentre amoreggiava sul tour bus con il cantante) e causando lo sdegno mai recuperato del padre. Ci vorrà la botta di vita con la coppia di nuovi amanti per liberare la Severance dal "complesso" e tornare più motivata all'ovile del marito.
I dialoghi del film sono piuttosto elementari e lineari, la recitazione rimanda sempre e soltanto allo stesso punto, la chimica erotica che si taglia a fette tra i personaggi, i quali si lanciano perennemente occhiate e mezze frasi che alludono sistematicamente al sesso ed al tradimento. Insomma, dopo pochi fotogrammi risulta chiarissimo dove si andrà a parare, sorpresa ed originalità non fanno parte di Lake Consequence (che comunque ha un suo regista dedicato, Rafael Eisenman, anche se non ci si crede). Allora con cosa ci si consola? Con l'erotismo? Difficile dirlo, la versione disponibile ad esempio su Amazon Prime espunge 13 minuti rispetto a quella "uncensored" (attestata su IMDB), praticamente 1/4 di film e non fatico ad immaginare a che tipologia di scene rispondano le sequenze tagliate. Ed in effetti c'è poco sesso, il che finisce col creare un paradosso, dato il target di Zalman King. La Severance è però un unguento lenitivo per gli occhi e pure la Karasun ha i suoi momenti. Billy Zane ho sempre fatto fatica a considerarlo persino un attore; è un corpo, un volto, un espressione, forte ed intensa, ma la recitazione è un'altra cosa. La filosofia spicciola della trasgressione di Lake Consequence (a proposito, il flirt dei tre prende avvio presso le acque del lago, generatore di "conseguenze" metaforiche ma pure assai concrete e carnali) sembrerebbe poca cosa persino al Brass più adulterino; il film è di basse pretese, un prodotto televisivo che mira all'intrattenimento totalmente scevro da qualsiasi altra sovrastruttura. Finale un po' improvviso, pare proprio che manchi qualche minuto più didascalico. Visione solo per completisti della Severance.