La Storia Di Lady Chatterley

La Storia Di Lady Chatterley
La Storia Di Lady Chatterley

Nell'arco di tre anni Ileana Carisio in arte Malù (e purtroppo Ramba.... dico purtroppo perché quel nomignolo è stato il suo alter ego per l'ambito porno nella scuderia di Riccardo Schicchi) partecipa a ben tre film su Lady Chatterley, evidentemente una vera manna per il cinema erotico italiano. Il primo è proprio questa Storia Di Lady Chatterley per la firma di Lorenzo Onorati (Lawrence Webber come al solito) con il quale la Carisio aveva già lavorato in Abat-Jour - L'Ultima Calda Luce Prima Del Piacere e in Femmine, entrambi del 1988. Un anno dopo diventa la sensuale damigella di D.H. Lawrence (non sfuggirà l'identità del cognome del romanziere anglosassone con il nome d'arte del regista capitolino). Alla lettura del testamento di Clifford Chatterley (Maurice Poli) la moglie apprende di aver ereditato la villa a patto di risiederci; tale accadimento dà il là ad un racconto a ritroso a base di flashback, nel quale Lady Chatterley (Ileana Carisio) racconta ad uno spasimante il sofferto ménage matrimoniale fino alla morte di Clifford. Da qui in poi parte inevitabilmente tutto il repertorio di classiche situazioni erotiche. La Carisio che non può soddisfare il marito (tornato paralitico dalla guerra), il quale tuttavia pensa sempre alla stessa cosa, quindi perlopiù fa il voyeur, organizza incontri ai quali poter assistere e si dà da fare come può non potendo contare però sui ferri del mestiere. Dovendo anche lei placare la sua sete di lussuria, la donna si concede ad un poderoso bracciante della tenuta, Herbert (Carlo Mucari), il quale tuttavia non disdegna neppure la cameriera (Carmen Di Pietro). Né poteva mancare la parentesi saffica, data dall'arrivo di una infermiera professionista (Micaela) che oltre ad aver cura di Clifford (non esattamente con bende, iniezioni e cerotti) punta prepotentemente Lady Chatterley fino ad ottenerla, proprio grazie all'intercessione complice del marito. Il trapasso di Clifford mette fine a questa prigionia di Lady Chatterley che rinuncia all'eredità e scegliendo di vivere liberamente la passione con Herbert.

Nel 1991 Pasquale Fanetti gira L'Amante Di Lady Chatterley che ha praticamente la stessa identica trama, Anthony Steffen è l'impotente Sir. Chatterley che lascia che la consorte goda nelle possenti braccia altrui (stavolta dello stalliere Kieran Canter), anche in questo caso diviso tra lei e la cameriera (Barbara Blasko). Curioso come a così breve distanza di tempo la stessa attrice protagonista venga impiegata per la medesima storia ed inevitabile che tra i due film ci sia una gran confusione e vengano spesso confusi o sovrapposti. Distinguerli e preferirne uno all'altro diventa un esercizio di stile cinefilo, tuttavia dovendo esercitarmi al riguardo posso dire che ho nettamente preferito la versione di Fanetti a quella di Onorati, più scolastica e piatta. Grandissima cura delle scenografie, dei locali e degli arredi di scena in entrambi i casi, ma l'erotismo di Fanetti è assai meglio curato (che poi è un po' il core business di questi lavori) e complessivamente il cast è più centrato. Certo L'Amante Di Lady Chattereley "difetta" di alcuni dettagli decisamente ruspanti che invece Onorati accoglie a braccia aperte, uno è l'amore omosessuale al maschile (solitamente un vero e proprio tabù negli erotici italiani del periodo), anche se la differenza è marcata in modo netto, poiché mentre la Di Pietro è completamente nuda e smanacciata in ogni dove contemporaneamente i due alter/ego maschili rimangono rigorosamente vestiti e ogni gesto è appena accennato. L'altro elemento mancante poi è proprio Carmen Di Pietro. L'infermiera Micaela (ma un cognome l'avrà poi avuto?) è onestamente anti erotica, una specie di governante svizzera con un taglio di capelli assurdo, degli occhiali che maldestramente sbattono sulla pelle di Malù durante l'atto (non se li poteva levare?) e insomma... proprio non stimola un bel niente, anzi. Vuoi mettere con la Di Pietro (anche se qui è prima della revisione chirurgica) che ha tutto un suo perché audace e spregiudicato? Detto ciò, la vera perla è naturalmente Malù, del quale ho già scritto in molti altri post, una bellezza elegante, raffinata e sensuale che appare addirittura sprecata per il basso livello di erotici a cui ha partecipato tra la fine degli '80 e gli anni '90 (figuriamoci il resto del repertorio) e che tuttavia questo ci ha lasciato in eredità come attrice.

C'è poco da aggiungere, è evidente che Malù sia l'unico ed il più importante motivo per non rinunciare alla visione de La Storia Di Lady Chatterley. Per dovere di cronaca, in mezzo ai film di Onorati e Fanetti l'attrice girerà anche Tradita a Morte (sempre di Fanetti), noto anche come Lady Emanuelle, indossando i (pochi) panni di una nipote di Lady Chatterley, ovviamente con le medesime abitudini familiari. Nel 1995 ancora Fanetti dirigerà La Figlia Di Lady Chatterley (aka Un Viaggio Meraviglioso) con Solange Cousseau nel ruolo della suddetta figlia.

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