Intimo Profondo

Intimo Profondo
Intimo Profondo

Una trashata di proporzioni terza misura coppa D, almeno a occhio direi che Alma Lo Moro orbita in quella categoria. Il film è di Salvatore Bugnatelli, già visto su queste pagine in occasione di Racconto Immorale. E proprio quel film viene da molti erroneamente confuso con Intimo Profondo. Date un'occhiata su Wikipedia ad esempio,  e vedrete che i due titoli sono sovrapposti; realizzati entrambi nel 1989 (almeno così pare), entrambi con Virna Anderson e Alma Lo Moro come attrici principali, i due lavori vengono spesso scambiati l'uno per l'altro ma si tratta di due pellicole diverse, a sé stanti, anche se con molti punti in comune, regia di Bugnatelli in primis.

Da qualche parte in Italia (dovremmo essere in Campania, anche se gli accenti non tradiscono nulla di locale) seguiamo una coppia di sposi in crisi. Lui, rappresentante, stanco del menage matrimoniale troppo ordinario e prevedibile, propone alla moglie nuove varianti e sperimentazioni, ma lei sembra poco incline. Ecco che allora adesca al volo una cliente in un negozio (Alma Lo Moro), che si rivela poi essere una modella di professione, e inizia una relazione più "focosa", fatta di lingerie e tacchi a stiletto. La mogliettina, da parte sua, trascurata e sempre sola, attacca bottone con un cliente della sua erboristeria, fino a finirci a letto. In tutto questo si inserisce anche la presenza di una commerciante di biancheria intima (Virna Anderson), dalle tendenze un po' dominatrici, che ordisce un piano ai danni del rappresentante adulterino (reo di non aver accettato le sue avances ad inizio film). Si fa sedurre da un suo amico fino ad arrivare a far doppia coppia fissa col rappresentante, la sua amante e l'amico. Durante uno dei loro incontri, droga il rappresentante e lo fa cadere in un tranello di seduzione con un'altra donna, non prima di aver legato e imbavagliato la Lo Moro ed averla costretta a vedere l'amplesso nascosta dietro un tendone. Risultato: il rappresentante si ritrova suo malgrado in rotta con la moglie e con l'amante. Ma per fortuna l'inganno viene smascherato, la Anderson viene riconosciuta come colpevole del misfatto, e il rappresentante riguadagna il rapporto con l'amante. Nel frattempo la moglie scopre il tradimento e decide di prendersi una pausa di riflessione, allontanandosi da casa per un mese. A quel punto il marito, saputo del rapporto adulterino coltivato dalla moglie (che pare anche aver trovato una nuova inclinazione ai corpetti vittoriani sexy di raso) con un cliente del negozio di erboristeria, arde di gelosia, ma non riesce a trattenere la donna che parte per una nuova vita e una nuova consapevolezza erotica.

Pare una trama di una certa corposità vero? Non vi illuedete, si tratta di un intreccio all'insegna della tipica sciatteria bugnatelliana, con un erotismo amatorial-provinciale alla Jessica Rizzo. Regia, fotografia ed eleganza del quadro in genere sono in latitanza conclamata, i corpi delle signore vanno avanti per conto proprio, testimoniando l'unica vera ragione sociale di una pellicola del genere, spogliare queste fanciulle. Che poi, intendiamoci, è la fiera della bruttezza; i personaggi maschili sono inqualificabili, mai una donna sul pianeta potrebbe provare attrazione fisica per quei tre, il rappresentante arrapato, il cliente dell'eroristeria imbranato e il cliente del negozio di lingerie, non proprio di primo pelo. Sul comparto femminile, tolte la Anderson (bellissima) e la Lo Moro (meno bella ma con un fisico statuario), entrambe sicuramente molto erotiche, le altre attrici fanno il pari con i loro corrispettivi uomini. In questo senso se non altro il film ha una parvenza di "cinema verità", ovvero nella realtà mica tutte sono fotomodelle maggiorate (né gli uomini sono Alain Delon). E però, al netto dei siparietti sexy (perlopiù imbarazzanti, salverei solo i bei momenti con la Lo Moro), non si salva niente, tempi morti siderali, dialoghi che non si possono sentire, recitazione cagnesca, un'operazione senza un perché. Da segnalare - e non so se sia un bene o un male - che il dvd del film è di difficilissima reperibilità, ad oggi si può scovare un'edizione tedesca, la VZ, col titolo Intime Affären, che però concede l'audio anche in lingua originale (per altro neanche malaccio a livello di qualità video). Oppure come Diario Segreto Di Un Feticista, uscito per Produzioni Karisma, collana "Erotica". Trattasi, mi pare di aver capito, di film rititolati, ad esempio Racconto Immorale sempre di Bugnatelli è uscito come 80 Italiansexy Model, così come altri titoli sono riedizioni di dvd Legocart di bassissimo profilo (tipo Gusto Di Latte che diventa Sensazioni Liquide per Karisma).

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