In Giovani, Belle Probabilmente Ricche (noto anche come Le Fichissime), Tarantini (...che non è Eastwood) mette insieme un cast allucinante: Nadia Cassini, Carmen Russo e Olivia Link, nota anche come Olinka Hardiman, l'unica delle tre con una vera carriera hard alle spalle. I presupposti per riempire le corsie degli ospedali di infartuati ed erezioni irriducibili c'erano tutte, e, a onor del vero, l'unico reale motivo di interesse del film sono le tre grazie, (tutte e tre intente a tributar lodi ed onori al noto protagonista della filastrocca "grazia, graziella e grazie al..."). L'aneddotica si spreca; della Hardiman abbiamo già detto, la sua naturalezza nelle scene di nudo effettivamente lascia intuire qualcosa...bellissima ed estremamente somigliante a Marilyn Monroe (somiglianza sfruttatissima nei suoi porno). La Cassini qui è al suo ultimo film, ripresa generosamente sempre di spalle, oibò, chissà come mai.... (la sua scena di seduzione a Gianni Ciardo mi ha tolto due anni di vita). Carmen Russo è immensa, sfida le leggi fisico-quantistico-gravitazionali; sempre procace, costantemente inguainata in vestitini strizzatissimi ed in completi di lingerie di pizzo che hanno provocato negli anni ripetute orde di morti resuscitati nei cimiteri adiacenti ai set dei suoi film. La trama del film - si perché non, ci crederete, ma c'è pure una trama - vede le tre dame ricevere un'eredità miliardaria da parte di una vecchia amica del tipo "facile"; in quanto tale, pone una clausola irrinunciabile, entro tre giorni dalla lettura del testamento le tre donne dovranno tradire i rispettivi mariti e produrre inoppugnabili prove fotografiche. Ecco che, tra falsi pudori di facciata e moralismi del tutto inesistenti, le signore si industrieranno a diventare adultere, coinvolgendo anche i propri mariti. Il film è di una noia mortale e le presunte trovate comiche lasciano solo sbadigliare per la pochezza. Avendo però continuamente in scena le tre madonne sante, e sempre seminude, si può trovare il modo di non tediarsi troppo, credetemi, è possibile.
