
Se faccio una petizione per rendere penalmente perseguibile la professione di titolista di film partecipate pure voi? Quanti film abbiamo visto straziati da un cambiamento di titolo di qualche geniale creativo italiano? I Se Mi Lasci ti Cancello (Eternal Sunshine Of The Spotless Mind), Mamma Ho Perso l'Aereo (Home Alone), Come Ti Spaccio la Famiglia (We're The Millers), Indovina Perché Ti Odio (That's My Boy), Prima Ti Sposo Poi Ti Rovino (Intolerable Cruelty), Ti Odio, Ti Lascio, Ti... (The Break-Up), Noi Siamo Infinito (The Perks Of Being A Wallflower), Un Amore All'Improvviso (The Time Traveller's Wife), gridano vendetta, titoli orrendi che abbrutiscono il film a cui vengono affibbiati. Ma c'è pure di peggio, tipo quando viene stravolto un gioco di parole, vedi Knight And Day che diventa Innocenti Bugie, o quando ad un titolo in inglese se ne sostituisce un altro...sempre in inglese, tipo In The Shadows che diventa The Specialist. Perché tutto ciò? Non si sa.
Nella categoria rientra pure A Donne Con Gli Amici, film col quale nel 1980 Adrian Lyne esordisce alla regia (stiamo parlando del regista di Flashdance, 9 Settimane E Mezzo e Attrazione Fatale). Il titolo è delirante per due motivi, primo perché è come al solito brutto, sbrigativo, qualunque, estemporaneo, pare che glielo abbiano affibbiato un minuto prima di uscire nelle sale; secondo perché è concettualmente sbagliato. Se proprio stupro deve essere che sia almeno affine e coerente al film che si rinomina. A Donne Con Gli Amici cosa vi fa pensare? Che molto probabilmente si tratterà di un tizio maschio che con i suoi amici va a donne, dunque magari i protagonisti del film saranno dei ragazzi a cui succedono cose, connesse a questioni sentimentali, relazioni, flirt, eccetera. Niente, zero, acqua. Le protagoniste sono quattro ragazze all'ultimo anno di liceo e il film narra la loro vita disagiata, in un momento delicato della loro esistenza (il passaggio dall'adolescenza alla maturità), in un contesto di famiglie scapestrate e America che non è in grado di dar loro un'opportunità di benessere. Ragazzi manco l'ombra. O meglio, ci sono, ma fanno parte del paesaggio, pezzi del racconto che in nessun modo possono essere elevati addirittura a titolo del film. L'avessero chiamato Sul Pick-Up Con Gli Amici sarebbe stata la stessa cosa poiché in effetti nel film c'è pure un pick up.
Il film è abbastanza interessante, anche se non tutto è ottimale. Il tono è amaro, drammatico, un po' da "grande freddo" giovanilistico (anche se, attenzione, giovanilistico negli States ha tutto un altro sapore del "giovanilistico" all'italiana, all'insegna dei Moccia e dei Vaporidis). L'atmosfera è molto intensa, coinvolgente, anche se fredda e dolorosa. Giustamente è stato sottolineato il tono "sommesso" e garbato di rappresentare questa realtà, affrontata con delicatezza e leggerezza da Lyne. Il cast è eccellente, tutto, la fotografia è bella, il film insomma ha spessore, anche se alcuni dialoghi quagliano poco e ingolfano lo scorrimento della pellicola. La sceneggiatura insomma, a mio parere, avrebbe avuto bisogno di una ulteriore limatura, ma si tratta comunque di un film godibilissimo e decisamente riuscito, tanto più che si tratta di un esordio. Protagonista tra le quattro protagoniste è Jodie Foster, all'epoca effettivamente diciottenne; la sua statura d'attrice è già solidissima e autorevole (è al 14esimo film); i suoi sguardi, le sue espressioni, la sua presenza scenica sono imbarazzanti per maturità, un'attrice già consumata. Al suo fianco l'esordiente Cherie Currie, leader delle Runaways, oramai tramontate, tra le prime-movers in campo rock (duro) femminile. La Currie, col suo tatuaggio a ciliegia sulla spalla destra (cherie appunto) intraprende qui la sua carriera di attrice, per altro calandosi perfettamente in ruolo che più autobiografico non si potrebbe. Ragazza difficile, sbandata, molto rock 'n' roll, deve mettere la testa a posto e pare proprio non riuscirci, fa sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato con la persona sbagliata.
La musica ha un ruolo fondamentale nella pellicola, il padre della Foster (separato dalla madre che va in cerca di nuovi improbabili compagni) è il tour manager degli Angel, quelli di Gregg Giuffria; la band viene mostrata per qualche spezzone durante un concerto che le quattro ragazze vanno a vedere. E quale è il titolo originale del film? "Foxes" (Volpi...per analogie, le quattro amiche), e quale canzone suonano gli Angel nel film? "20th Century Foxes". Adesso avete capito perché il film si chiama Foxes e non A Donne Con Gli Amici. Più volte vengono mostrati dei poster dei Kiss, col celebre make-up sul viso (nella cameretta della Foster come a casa del ragazzo di una delle sue amiche); e quando la Foster mette un vinile sul piatto le note che escono fuori sono quelle di "More Than A Feeling" dei Boston; una soundtrack a tutto rock insomma, strano che non sia stato previsto un pezzo delle Runaways. Al netto delle canzoni (ce n'è pure una di Donna Summer), il resto del commento sonoro lo cura Giorgio Moroder. Tra gli attori da segnalare anche un giovanissimo e simpatico Scott Baio (il Chachi di Happy Days).