Così Dolce...Così Perversa è un thriller solitamente inserito nella trilogia lenziana comprendente Orgasmo e Paranoia (tre film del '69 e tutti con la presenza di Carroll Baker). C'è chi definisce il film un giallo, ma tecnicamente non lo è, poiché a metà storia muore il protagonista, l'assassino è palese e dichiarato, e la seconda metà del film verte su come il colpevole intenda farla franca. La trama vede una coppia borghese (Jean Luois Trintignant e Erika Blanc) in piena crisi matrimoniale, i due convivono (per altro nel lusso) ma si ignorano l'un l'altro, soprattutto Trintignant si consola spesso e volentieri altrove (ad esempio con la bellissima Helga Liné). Nel loro ménage irrompe una nuova inquilina del palazzo, la biondissima Baker, apparentemente vittima di un bruto che la perseguita. Ecco che Trintignant si appassiona alla belle dame, venendo risucchiato in una torbida vicenda nera....
Lenzi si riconosce subito per l'estremo cinismo con il quale dirige e amministra la storia, riempiendola anche di siparietti lesbo-sexy, con diversi nudi, un topless e babydoll a furor di popolo (siamo pur sempre nel '69). Si respira un clima morboso, opprimente, mortifero, nonostante un plot asciutto e privo di orpelli inutili. Bella l'ambientazione gotico-parigina, sempre interessanti le musiche di Riz Ortolani, una vera garanzia nel commento sonoro. Notevole l'interpretazione di tutti gli attori, solo la Blanc forse eccede in patetismi, ma è anche vero che il suo ruolo lo richiede più degli altri. Un film a suo modo semplice e lineare (anche i colpi di scena non sono veri colpi di scena), ma che diverte forse proprio per la sua semplicità, snellezza e concretezza. Lenzi amava definire questo suo tipo di pellicole dei "sexy-thriller", in contrapposizione ai "sexy-horror" americani, che lui diceva fossero pieni di tette turgide e mostri che sbucavano fuori all'improvviso. Qui c'è più classe, più eleganza, l'atmosfera è più sottile ed estremamente affilata.