Anni addietro io e il cinema francese non è che proprio ce la intendessimo a meraviglia, sussistevano incomprensioni reciproche. Tendenzialmente se potevo evitavo, anche se alla fine le pellicole transalpine che ho apprezzato nel corso del tempo non sono poche, molti film con la Bardot (ovvero di Vadim), De Funes, Depardieu, Vincent Cassel, L'Odio di Kassowitz, il violentissimo ed incredibile Dobermann; tempo addietro poi la Francia aveva preso a sfornare tutti quegli action/horror/fantasy (Nido Di Vespe, Vidocq, Il Patto Dei Lupi, eccetera), non tutti riuscitissimi, per carità, però almeno ci provavano. Tentate in Italia di fare film su soggetti del genere, vedete come vi squartano vivi. Giletti ci farebbe sopra 4 o 5 puntate per capire se il cinema italiano sta traviando i giovani con troppo sangue e valori immorali ed anticristiani. Si vabbè, poi c'è Truffaut, Luc Besson (che comunque a me non è che ha mai fatto venire orgasmi eh), e qualcun altro, sta di fatto che i franzosi hanno un modo di intendere il cinema tutto loro che a volte è capitato che mi annoiasse, ma ammetto che quello sbagliato e prevenuto ero io perché di cinema francese buono ce n'è e parecchio.
Comunemente additato coma la versione gigliata di Carnage di Polanski, Cena Tra Amici ha molti punti di contatto con quella pellicola ma le due poi hanno esiti diversi, e rimangono comunque due film piuttosto differenti. Entrambi originano da piece teatrali, il che si vede per l'ambientazione esclusiva, o quasi, all'interno di un appartamento se non addirittura in una singola stanza (la sala), entrambi hanno un ritmo serratissimo, dialoghi continui (come in tutti i film che arrivano dal teatro c'è quel certo tasso di verbosità che si avvita su se stessa), entrambi giocano sul dolce/amaro alternando momenti squisitamente comici ad altri paradossali, drammatici e piuttosto pungenti, entrambi hanno "voli" di analisi sociologica - e segnatamente borghese - naturalmente declinata secondo la cultura e la geografia d'appartenenza.
Attori e sceneggiatura fanno la forza - come è ovvio - del film. Il cast è perfetto, impeccabile; Patrick Bruel (Vincent) fa un'ottima impressione e rischia di oscurare un po' gli altri (anche perché è il motore di ogni situazione), ma nulla c'è da eccepire anche su Valérie Benguigui (Élisabeth), Charles Berling (Pierre), Guillaume de Tonquedec (Claude), Judith El Zein (Anna), uno migliore dell'altro. Il meccanismo è una macchina perfetta, la situazione nasce sempre da una qualche provocazione, si sviluppa, raggiunge il climax, e proprio quando sta per sgonfiarsi ecco che viene introdotto un nuovo elemento di discussione che fa ripartire le montagne russe. Eccellente davvero il lavoro di incastro dei dialoghi (e dei profili dei personaggi), esaltato dalla bravura e dai tempi recitativi degli attori. Qualche accadimento risulta un po' più improbabile di altri ma poco importa, l'appartamento di Élisabeth e Pierre diventa davvero il palco di un teatro sul quale tutto è possibile e il tasso di incredulità dello spettatore viene brechtianamente sospeso, se non annullato totalmente.
Apertura e chiusura del film non mi hanno convinto, secondo me tolgono un po' di potenza al film. Tutto il prologo nel quale si introducono i persoonaggi è sicuramente utile per farci conoscere caratteri e tendenze, ma sarebbe stato assai più sottile lasciare che emergessero durante la cena (cosa che in parte avviene); così come il finale buonista e avulso dalla gabbia nella quale per 3/4 il film si svolge ci allontana dal "cuore dell'azione", e fa diventare Cena Tra Amici un film un po' troppo uguale agli altri. Mentre invece l'originalità è il suo forte, per almeno 90 dei suoi 109 minuti. Il titolo originale è Le Prénom, dato che uno degli equivoci che si creano durante la cena è come una delle due coppie intende chiamare il proprio nascituro; da quel momento la situazione si complica, scattano le prime tensioni ed incomprensioni che porteranno poi a scontri continui ed incessanti. Ai titolatori italiani sembrava troppa grazia far mantenere al film un titolo che avesse senso, e quindi, inseguendo un altro film francese di buon successo al botteghino, La Cena Dei Cretini, hanno anonimamente ribattezzato il film Cena Tra Amici. Musiche un po' fighette, orrenda la locandina cinematografica italiana, storpiatura della già bruttarella locandina originale.