Casta E Pura è un tardo Samperi (1981) con protagonista la sua attrice feticcio, Laura Antonelli, con la quale aveva già lavorato in Malizia (1973) e Peccato Veniale (1974), e col quale poi rilavorerà nel discusso Malizia 2000 (1991). Casta E Pura, manco a dirlo, riprende ovviamente le atmosfere erotico-familiari di Malizia, con un taglio però meno pruriginoso, meno morboso, e assai più ironico, beffardo e leggero. Si narra di Rosa, (Laura Antonelli) una bimba che al capezzale della madre morente giura solennemente di occuparsi del padre vita natural durante, rimanendo per questo "casta e pura", nella totale dedizione verso l'accudimento del genitore (Fernando Rey). Rosa è l'erede di ogni proprietà, e il padre Antonio ne diventa l'avido amministratore. 30 anni dopo la piccola Rosa è diventata Laura Antonelli, ancora vergine, casa e chiesa, serva di tutti, ma le sue voglie aumentano ogni giorno di più, anche perché nella tenuta di campagna tutto il codazzo di parenti amici e familiari non fa altro che copulare, il fratello con la futura moglie, una ninfomane Valeria Fabrizi col figlio acquisito (Sergio Di Pinto) dal secondo marito, uno sbarbato Christian De Sica, eccetera. Unica consolazione a tanta tentazione è il curato Enzo Cannavale, che cerca di proteggere e rassicurare Rosa come può, anche insistendo verso il padre sul maritamento della donna, ma Antonio è irremovibile, la perdita della figlia equivarrebbe alla perdita di ogni diritto sul patrimonio, pertanto frappone ogni ostacolo possibile a tale eventualità. C'è pure il cugino di Rosa, l'aitante Fernando (Massimo Ranieri), inguaiato per debiti, che petula insistentemente 30 milioni ad Antonio per risanare i propri ammanchi. Prestito naturalmente sempre negato. Tra Fernando e Rosa c'è una chimica particolare, ma la donna, morigerata e timorata di Dio, scambia le visite notturne di Fernando per quelle del Diavolo, e non sa mai decidersi se cedere o scacciarlo. Per correre ai ripari, e saziare almeno temporaneamente la "sete" di Rosa, Antonio organizza con Fernando un'orgia collettiva, durante la quale praticamente ogni personaggio del film possiede la Antonelli; in cambio del suo aiuto darà i soldi a Fernando. La violenza notturna scioccherà Rosa, al punto da riportarla brutalmente alla realtà, facendole perdere d'un tratto la sua innocente ingenuità e spingendola verso una nuova vita di consapevolezza, conseguente all'abbandono di tutti i parenti e alla partenza per gli Stati Uniti.
Come detto, Samperi qui insiste meno sul torbido e più sugli aspetti buffi e farseschi della vicenda. L'erotismo c'è, anche perché il duo Samperi-Antonelli se la intende oramai al volo, ma è molto meno intenso di quanto sarebbe potuto essere. Qualche sbirciata della Antonelli alle coppie che amoreggiano per la casa, qualche palpata alla Fabrizi, gli striptease notturni con Ranieri, ed infine la scena dell'orgia, questa invero abbastanza particolare, una sorta di sogno (shakespeariano di mezza estate) in costume, a metà tra il ratto della Sabina e una scena agreste di giochi amorosi tra fauni e spiritelle delle piante, il tutto puntellato da una musica tribale e penetrante. La scena è costantemente in bilico tra il kitsch e l'onirico, ma tutto sommato regge, anche se poi delle carni polpose della Antonelli non si vede praticamente nulla, se non una tetta che ballonzola durante la corsa in giardino. A proposito, discreta abbondanza la signora Antonelli, non ricordavo. E c'è anche il consueto gioco samperiano di luce/buio sul corpo nudo della bella di turno, trademark del suo modo di ritrarre l'erotismo. Rispetto ad altre pellicole di Samperi, regista che personalmente apprezzo assai, Casta E Pura appare più stanco, più svogliato, di maniera visti i temi trattati, tipici del suo registro (satira del perbenismo, della morale e dei costumi familiari, erotismo in ottica milf, peccatori di provincia, cosce ruspanti e petto di pollo alla diavola). Non che il film non sia gradevole, anzi, ma essendoci arrivato dopo tutto il pregresso di eccellenza di Samperi, mi aspettavo oramai un quasi sicuro ennesimo capolavoro, e invece è "solo" un film caruccio. Ah, dvd Multivision abbastanza deludente, qualità video molto simile ad un riversamento da VHS e nessun extra.