Una manciata di film sul finire dei '60 ha rischiato di minare per sempre la reputazione della Principessa del Ballo del Qua Qua, con relativa nomea di angelo del focolare di Cellino San Marco. Tra questi i titoli più compromettenti sono stati Justine Ovvero Le Disavventure Della Virtù, Femmine Insaziabili e soprattutto I Caldi Amori Di Una Minorenne, locuzione che sarebbe potuta andar bene per pellicole molto "oltre". In realtà il film dell'iberico Julio Buchs è un giallo appena appena intinto di sexy, che ha nella Power una comprimaria, neppure la protagonista (che è Marilù Tolo, futura Lady Argento). In questi casi conviene sempre andare a vedere come si chiamava il film in originale, difficilmente all'estero si facevano venire in mente delle trovate così "brillanti". Ed infatti la pellicola venne battezzata come Las Trompetas Del Apocalipsis (perfettamente coerente la nostra traduzione no?), circolata anche come Murder By Music e Perversion Story. La produzione è di marca italo-spagnola, tant'è che il cast coinvolge qualche attore italiano e pure in sceneggiatura c'è traccia del tricolore (Sandro Continenza, firma che appare sotto molti copioni noti come Mazzabubù, Sette Scialli Di Seta Gialla, Le Vergini Cavalcano La Morte, Il Gatto Mammone, Spogliamoci Così Senza Pudor, Perché Non Facciamo L'Amore?, Il Ficcanaso, un po' di telefilm Mediaset come Casa Vianello e Classe Di Ferro, etc.).
Al tramonto della swinging London, Richard (Brett Hasley), arruolato in Marina, torna a far visita alla sorella Katrin. La donna si è appena uccisa gettandosi da una finestra. E, solo 24 ore prima, un noto professore e studioso di musica ha commesso suicidio secondo le medesime modalità. La Polizia non intende collegare le morti, classificando la prima come suicidio dovuto ad una delusione amorosa, ed il secondo come atto di follia derivante da gravi patologie nervose pregresse. Richard non ci sta ed inizia ad indagare sulla morte della sorella con Helen, coinquilina di Katrin. - SPOILER: I due si addentreranno in una Londra sotterranea e sconosciuta, fatta di tipi sballati, guerre territoriali di leadership e musica psichedelica. Nonostante i brutti ceffi incontrati, la soluzione dell'enigma è da ricercarsi altrove, ovvero nel misterioso ed arcano potere di una sinergia costituita da un potente fungo allucinogeno esotico ed una sinfonia incompiuta tedesca dell'800. Chiunque osasse sottoporsi all'ascolto della musica assumendo la droga, vedrebbe spalancarsi le porte cosmiche dell'Apocalisse, rimanendone talmente turbato da ricercare la morte pur di non dover sopportare oltre.
La pellicola, vista oggi, appare estremamente datata, davvero qualcosa di preistorico se si pensa alle ambientazioni hippie britanniche di quegli anni; fattore ancor più accentuato ogni qual volta compare una Romina appena 18enne sullo schermo. Il suo non è un ruolo primario ma particolarmente ignorante. E' una lolitina che frequenta i locali alla moda di Londra, se la intende con un picchiatore romeno e flirta un po' con chi gli pare. Cerca di attaccar bottone anche con Richard ma viene scaricata subito. Il rifiuto la offende e così decide di vendicarsi facendo brutalizzare a sangue l'uomo e lasciando che la sua compagna venga stuprata (crimine che evita di compiersi solo perché in extremis sopraggiunge la Polizia). Arrestata, beffarda e sardonica, la sua Fanny esclama: "Peccato, proprio adesso che mi cominciavo a divertire!". Un personaggio crudele ed ambiguo, mille miglia lontano dalla madonnina fatata e umanissima a cui la vulgata cinematografica ci ha abituato. La parte più interessante del film sono le musiche (curate da Gianni Ferrio) e la caratterizzazione "sociologica"; di per sé la pellicola è un gialletto, che sul finale vira sull'esoterico-parapsicologico e che timidamente accenna a qualche elemento sexy. Il titolo è qualcosa di pesantemente fuorviante, non solo perché non c'è nulla di così torbido, ma anche perché anziché riferirsi alla trama principale, ammicca ad un personaggio secondario (chissà, forse per sfruttare l'onda lunga della Justine di Romina uscita al cinema pochi mesi prima).