Nel 1993 la TorchLight Entertainment, divisione soft-core della Full Moon Entertainment, esordisce con Beach Babes From Beyond (da noi Incontri Ravvicinati Del 4° Tipo), caratterizzandosi da subito per quella che sarà la sua cifra peculiare, pellicole estremamente commerciali, goliardiche, in bilico tra fantascienza e horror sempre e comunque intinte di erotismo, gran belle figliole gonfie e disinibite al punto giusto, secondo le atmosfere patinate di riviste per uomini come Playboy e Penthouse. Nonostante un target decisamente non d'essai, alcune di queste produzioni (8 in 15 anni) si rivelano spesso godibili e affatto insulse, al netto dell'approccio grossolano e volutamente superficiale con cui gli argomenti vengono trattati. La seconda produzione in ordine di rilascio ma non cronologico (dato che in realtà precede Beach Babes) è Test Tube Teen From Year 2000 (noto anche come Virgin Hunters, che era il titolo originale con tanto di poster più esplicito, ma alla fine la Paramount ebbe paura), da noi arrivato con il titolo di Cacciatori Di Vergini e che negli States viene riservata al mercato televisivo a pagamento (come pure Beach Babes). Siamo nel 2019 (beh.... eravamo!) e l'umanità vive sotto il giogo di una dittatura distopica che fra i vari divieti ha instaurato quello relativo al sesso, bandito in ogni sua forma. Tuttavia esiste una ribellione sotterranea (il cui simbolo è quello della pace) che lavora per liberare il pianeta. Dei giovani studenti vengono itrodotti da un professore alla ribellione; prima di essere catturato l'anziano fornisce ai ragazzi una chiave per accedere ad un archivio nel quale sono stati clandestinamente conservati testi e pubblicazioni del passato (come appunto le riviste patinate per adulti), ma soprattutto è stata nascosta una macchina del tempo. I ragazzi la utilizzeranno per tornare indietro negli anni ed impedire l'avvento del regime, guidato dalla perfida Camella Swales (Morgan Fairchild).
Il contesto di tutta questa improbabile avventura è quello (presunto) dei teenager, in realtà gli attori che interpretano i ragazzi non sono esattamente di primo pelo, i ragazzi sono palestrati e le ragazze hanno forme pronunciate, abbronzature dipinte ed una evidente spregiudicatezza e malizia verso il nudo. Per assurdo, la Fairchild, femme fatale abituata a contesti sexy, qui è la più casta e abbottonata. Per il suo personaggio di leader carismatica disse di essersi ispirata addirittura a Ilsa La Belva delle SS anche se, ad onor del vero, a parte il casco biondo non pare di cogliere molti punti di contatto con l'incredibile e grottesco personaggio interpretato da Dyanne Thorne. Brian Bremer, Christopher Waltz, Sara Suzanne Brown, Michele Matheson e Tamara Tohill sono i 5 protagonisti effettivi, con l'ultima del quintetto impegnata nelle scene più torride del film assieme a Waltz, due accoppiamenti che - penetrazione a parte - non omettono nulla agli occhi dello spettatore. Poi abbiamo le docce alla Porky's, lingerie e muscolatura atletica da paranoia fitness che imperversava in America tra gli anni '80 e i '90, l'immancabile scena di ballo con acrobazie da breakdancer in erba, e tutto il repertorio da collegiali buontemponi infoiati. Il film gioca anche con le citazioni da Terminator, visto che dal futuro viene inviato un cyborg a cacciare i ragazzi, un tizio (Don Dowe), vestito come Schwarzenegger nel film di Cameron, che ne simula le stesse movenze secche e spigolose e ne ripete le battute parola per parola ("I'll be back!"). Alla fine sarà proprio il robot a sedurre la glaciale Camella e portarsela via in moto; il mondo non verrà privato del sesso e i ragazzi della ribellione ne saranno ben contenti. Tra le citazioni "colte" c'è anche 007, visto che i titoli di testa sono chiaramente modellati sulle sequenze dei film di Bond, con sfondo astratto e fantastico, sagome in ombra di ragazze nude che ballando e scritte in sovraimpressione.
Il film non si prende sul serio neanche per un attimo, paradossalmente l'aspetto più rigoroso è quello sexy, la cui grammatica è professionale e attentissima. Nulla da dire al riguardo, la platea di attori ed attrici è fatta di corpi scolpiti ed invitanti e, sebbene tutto sia volutamente sciocchino e superficiale (e di ristretto budget), non ci si annoia e si accetta di buon grado di partecipare a questo luna park fine a sé stesso. Ne sono stati fatti due seguiti ma ad enorme distanza, visto che sono rispettivamente del 2016 e 2017, entrambi firmati da Cybil Richards. Esistono due versioni del film, quella integrale (e più esplicita) ha circa 6 minuti in più di quella cut, ed è contenuta ad esempio nel dvd Full Moon Entertainment. Donald Sutherland avrebbe dovuto interpretare il professore ribelle (ruolo poi andato a Ian Abercrombie), ma per sua fortuna alla fine l'accordo saltò. La Fairchild girò tutte le sue scene in appena cinque giorni (tutte "buona la prima"), incassando 10.000 dollari al giorno e pare che a film finito inviò una pessima lettera di risentimento alla Produzione riguardo al film.