Attacco Al Potere 2

Attacco Al Potere 2
Attacco Al Potere 2

Attacco Al Potere 2, sequel dell'omonimo assedio alla Casa Bianca, è uno dei film più fascio-reazionari da che la storia del cinema ricordi. E tuttavia lo sapevate fin dall'inizio. Scandalizzarsi, o peggio, offendersi del continuo sboroneggiare testosteronico da una scena all'altra sarebbe come vedere un film porno e dire che si eccede un po' con le scene di nudo. Le rassegne cinematografiche del globo sono piene di festival d'essai dove in chilometri e chilometri di pellicola non succede niente, si parla moltissimo ed il massimo dell'azione è un bicchiere d'acqua che viene spostato da un angolo all'altro della tavola. Non avete che da servirvi come meglio vi aggrada. Attacco Al Potere 2 nasce come sequel al quadrato del primo - già sufficientemente esplosivo - film. Visto l'ottimo responso ricevuto al botteghino, è piovuta immancabile la richiesta di un seguito. Cosa fare di più di mettere sotto scacco Washington e il Presidente? Semplice, rifarlo ma a casa degli inglesi, trucidando capi di Stato come birilli del bowling e riproducendo lo stesso identico schema con ancora maggior esagerazione, se possibile. Ironia e azione vanno a braccetto. Gerard Butler, una faccia da schiaffi come poche altre nel cinema "de menare" contemporaneo, spara battutacce stronze a raffica, quasi più delle mitragliette e delle pistole che usa. Il suo eroe è ignorante, sbruffone e testone, esattamente come un eroe americano dovrebbe essere. Cuore oltre l'ostacolo, accada quel che accada; nel mentre, se capita di passeggiare sui cadaveri dei nemici, beh, perché negarsi il divertimento? La cosa buffa è che lo stesso Presidente Aaron Eckart rimane talvolta basito dalla ferocia gratuita e dall'accanimento della fida guardia del corpo, ma tant'è, uno così è meglio averlo accanto che contro.

Butler è anche produttore e deve aver fatto vedere i sorci verdi a Babak Najafi, regista iraniano-svedese poco avvezzo al genere action. Nelle interviste a corredo del film lo stesso Butler dice che si, il ragazzo è bravino ma, non avendo dimestichezza con le esplosioni, quando era il momento di fare sul serio si metteva da parte e lasciava fare ai grandi. Si millanta anche una patina estremamente europea della pellicola, voluta per differenziare il set del nuovo film dal primo. Ok, gli americani ci capiscono di Europa come uno scozzese di cheesburger; fondamentalmente è tutto un pari, Londra come Washington, botte, fuoco, munizioni e smargiassate. Le riprese sono state solo parzialmente effettuate nella capitale britannica; non avendo il permesso di far saltare in aria ponti, cattedrali e piazze (strano eh?), mezza città è stata ricreata in grandezza 1:1 e con dovizia di particolari in Bulgaria, roba da Cinecittà degli anni d'oro. Se guardando il film vi viene in mente che la metà delle cose è del tutto irrealistica, che quel certo dettaglio poteva essere notato prima, che quella cosa poteva andare storta, che quel tizio in quella scena parla troppo vanificando il suo obiettivo, che questo e che quello, beh, benvenuti a Hollywood, dove le leggi della fisica, delle probabilità e del raziocinio non contano un beneamato, è tutta una questione di divertimento, testosterone, eroi buoni contro i cattivi e caciara totale. Non mancano gli ammiccamenti politicamente scorretti, vedi il riferimento al nostro (ex) Presidente del Consiglio "romanticone", le battute dei compassati britannici sugli yankee, controbilanciate dall'assoluta mancanza di ironia di un Presidente che davanti alla morte recita il giuramento come fosse Conan sul trono di Aquilonia.

Attacco Al Potere 2 insomma è esattamente quello che deve essere, un enorme film d'azione senza nient'altro (anzi, con almeno un'altra cosa da segnalare, l'ottima e funzionale colonna sonora di Trevor Morris). Chissà cosa prevede il franchise adesso; ne avremo uno ogni hanno nelle varie capitali d'Europa e poi del mondo? Ospiteremo presto Gerard Buttler a Roma (ricostruita nel bel mezzo dell'Azerbaigian)? Per non far sembrare che alla Produzione del film potesse fregare qualcosa di qualcuno, va messo agli atti che un primo cinico trailer della pellicola venne fatto circolare durante il decimo anniversario degli attentati del 7 luglio 2005 a Londra, una serie di attentati suicidi contro il sistema di trasporto pubblico all'ora di punta, fatti che per altro sono certamente serviti da spunto per gli storyboard del film. I familiari delle vittime si sono lamentati pubblicamente, mentre i colletti bianchi della Millennium Films, con Butler in testa, probabilmente gozzovigliavano a ostriche e champagne in qualche lussuoso ristorantino della City.

Trailer ufficiale

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