Il National Lampoon è stata una rivista americana nata nel 1970 come costola dell'Harvard Lampoon, pubblicazione umoristica redatta dagli studenti di quell'università a partire dal lontanissimo 1876. Negli anni '70 il National Lampoon trovò la sua perfetta dimensione, attestandosi come un centro nevralgico di controcultura (soprattutto politica), comicità e mondo pop. Le penne di quel microcosmo partorirono ed ispirarono spettacoli teatrali e televisivi, pellicole cinematografiche (comprese le indimenticabili Vacations con Chevy Chase/Clark Grisworld), dischi e trasmissioni radiofoniche, e da quell'ambiente uscirono figure fondamentali per il mondo della commedia demenziale americana come John Belushi, Chevy Chase, Dan Aykroyd, Bill Murray e molti altri della prima generazione del Saturday Night Live (a cui negli anni '80 si aggiunsero fra gli altri Eddie Murphy, James Belushi, Billy Crystal, Martin Short, Robert Downey Jr., Randy Quaid, Anthony Michael Hall, Ben Stiller, su su fino ai giorni nostri).
John Belushi fu da sempre il nome sicuro ed inamovibile del cast di National Lampoon's Animal House, la figura cardine attorno al quale assemblare un gruppo di attori che, sulle prime, doveva comprendere pure i compagni di scorribande Chevy Chase (per il ruolo che poi andrà a Tim Matheson), Dan Aykroyd (poi Bruce McGill), Bill Murray (poi Peter Riegert) e Brian Doyle-Murray (poi James Widdoes); così come Landis non fu la prima scelta. Inizialmente il produttore Reitman (dietro la MdP dei due Ghosbusters) avrebbe dovuto dirigerlo, poi la sedia del regista passò rapidamente di nome in nome fino ad approdare a Landis, reduce dal suo Ridere Per Ridere (The Kentucky Fried Movie, '77). I rapporti tra Landis e la truppa di sceneggiatori e produttori del film non andarono molto bene e si fecero tesi da subito. Lo script iniziale fu giudicato molto divertente dal regista ma anche troppo offensivo. C'erano vomitate a spruzzo, stupri e simpatiche amentià del genere, tutto in tipico stile goliardico, secondo le ferocissime pratiche in voga nelle confraternitè universitarie americane. Del resto da lì venivano gli sceneggiatori, perlopiù diplomatisi di fresco e con molte esperienze personali o raccolte da terzi da mettere nero su bianco e rendere al meglio della loro cattiveria. Landis si impadronì del film cercando di volgerlo nella direzione della commedia classica di Hollywood (Buster Keaton, i fratelli Marx, Harold Lloyd), inoltre fece di tutto per "demotivare" alcuni attori, preferendogli giovani esordienti (i vari Tom Hulce, Kevin Bacon, Peter Riegert, Stephen Furst, che proprio allora stavano muovendo i primi passi). Il coinvolgimento di Donald Sutherland fu dovuto alla volontà della Universal di avere almeno un'altra "star" in cartellone, e Landis conosceva Sutherland, avendo addirittura fatto il babysitter di suo figlio Kiefer saltuariamente.
La trama in Animal House è l'ultimo dei problemi, sostanzialmente abbiamo due confraternite, la Delta e la Omega, nemiche giurate. La prima è quella un po' più sfigata, fracassona e sciamannata, organizzatrice di party selvaggi e distruttivi, rigorosamente a base di fiumi d'alcol; la seconda è quella perfettina, di atleti e colletti bianchi dell'Università, dal sapore quasi "ariano", e legata politicamente al rettore. E' proprio il rettore a non tollerare più la presenza degli appartenenti alla Delta (per altro pessimi studenti) e così complotta con la Omega per riuscire a cacciarli. Ci riuscità, ma la pagherà cara perché per vendetta quelli della Delta metteranno a ferro e fuoco la parata annuale del campus che si tiene per le vie della città. Il film negli anni è diventato un vero e proprio oggetto di culto, divenendo un mattone fondativo della cultura popolare americana degli anni '70, ma il suo lascito arrivo fino ai giorni nostri. Fa parte del National Film Registry del Congresso americano e l'American Film Institute lo ha inserito tra le migliori cento commedie di tutti i tempi al trentaseiesimo posto. Conta una miriade di citazioni sparse ovunque in altri film, serie televisive, cartoni animati e canzoni. Costò 2,8 milioni di dollari e ne incassò 141 tra cinema e homevideo, senza contare il merchandising collegato. Ha generato scene iconiche, come il celebre toga party o quella del food fight scatenato da John Belushi, e Belushi ne è l'assoluto eroe anche se poi il film ha un tono corale e non vede nell'attore di origine albanese un protagonista indiscusso. Ma la forza della sua fisicità, delle sue espressioni e della sua presenza scenica lo eleva effettivamente una spanna sopra gli altri. Come dimenticare quando riesce ad ingollare tutto d'un fiato il contenuto di una intera bottiglia di Jack Daniel's (che però era stato sostituito con del the alla pesca), o quella in cui si riempie il vassoio alla mensa universitaria, mangiando di tutto in modo impossibile?
Il taglio originale del film durava 105 minuti, ma Landis ne sforbiciò diverse parti, comprese quelle in cui lui stesso appariva come cameo. La colonna sonora è stata successivamente riveduta ed integrata poiché alcuni brani usati per la prima versione sono andati irrimediabilmente perduti. A tal proposito è da segnalare la presenza del mitico Otis Day con i suoi Knights (band creata appositamente per la pellicola), presenti nel film con la versione con l'esecuzione pressoché integrale delle canzoni "Shout" (degli Isley Brothers) e "Shama Lama Ding Dong". I brani sono cantati da Lloyd Williams ma è l'attore Dewaine Jessie - che nel film interpreta Otis - ha fingere di interpretarle. La cosa buffa è che poi la band ha fatto dei veri tour oltre il film. Nel 2002 venne realizzato un mockumentary per la versione dvd del film dal titolo Where Are They Now? A Delta Alumni Update, in cui si vanno a cercare tutti i protagonisti 30 anni dopo (e il Bluto di Belushi diventa addirittura Presidente degli Stati Uniti). I Porky's, La Rivincita Dei Nerd e persino i vari Police Academy vengono un po' tutti da qui.