Trappola D’Autore

Trappola D’Autore
Trappola D’Autore

Carmen Trigiante 2 - il ritorno. Dopo il post su Il Sottile Fascino Del Peccato di qualche giorno fa, Cineraglio torna ad "attenzionare" (...ma esisterà vocabolo più brutto in italiano?) la sugosa Carmen Trigiante (chi è/chi non è... lo leggete nel post di cui sopra). Il nuovo dvd Cecchi Gori finito tra le fauci del mio bluray player è stato Trappola D'Autore (2009), preso in considerazione esclusivamente per la presenza dell'attrice barese, non ne faccio mistero. Il film in realtà precede di un anno Il Sottile Fascino Del Peccato, ma fondamentalmente gli assomiglia molto, non per trama evidentemente, ma per "cornice produttiva", diciamo così. Esattamente come l'altro, anche questo pare una continuazione della soap Sulle Orme Del Passato (anche di questa le info sono nell'altro post), stessi mezzi produttivi trasferiti però su un lungometraggio. I set si assomigliano molto, regia, inquadrature, dettagli, fotografia, la mano è la stessa (Franco Salvia, regista dei due film come della soap), e dietro tutto c'è sempre la Idotea, casa produttrice che lega Salvia e la Trigiante.

Stavolta siamo alle prese con una sorta di thriller annacquatissimo, una spy story dalla trama piuttosto intricata (leggi: confusa) nella quale si scontrano vari personaggi. La Carmen e suo fratello sono due truffatori che campano abbordando coppie facoltose da sedurre e poi ricattare mediante  foto e video dei momenti più piccanti trascorsi insieme. Prendono di mira l'ennesima coppia, senza sapere che i due obbiettivi stavolta sono invischiati in un giro criminale che fatalmente coinvolgerà anche loro. Criminalità organizzata, Servizi Segreti, hackeraggio informatico, falsi d'autore, contrabbando, l'intrigo si muove su più piani e ci scappa anche qualche morto. - SPOILER: naturalmente tutto è bene quel che finisce bene, la Carmen troverà l'amore e 14 milioni di euro ad aspettarla sotto il talamo coniugale, mentre il fratello sfreccerà su una Harley color pisello con una bionda mozzafiato abbarbicata alle sue spalle.

Il cast spara la cartuccia di Orso Maria Guerrini come ospite deluxe (è il super boss della Mala), incredibilmente doppiato; per il resto c'è un'infornata di facce note provenienti dalle varie soap e fiction Rai e Mediaset (Elena Ossola, valletta di Conti, volto della pubblicità della Simmenthal, del gelato Valsoia e di Vivi la Calabria; Giacomo Gonnella, il figo della situèscion, già visto in Distretto Di Polizia ma anche ne I Cavalieri Che Fecero L'Impresa Di Avati, in Un Tè Con Mussolini di Zeffirelli e in Manuale D'Amore di Veronesi; Bruno Bilotta, caratterista storico del cinema di genere che ha lavorato con Leone, Loy, Verdone, Lenzi, Bava junior, Fragasso e molti altri; Barbara Livi, sui set di Incantesimo, Commissario Rex, Un Medico In Famiglia, e al cinema in Storia Di Una Capinera di Zeffirelli e in qualche altro titolo di minor lignaggio). C'è addirittura Angela Molina, che prima di essere diretta da Salvia aveva recitato per Bunuel, Comencini, Petri, Pontecorvo, Bellocchio, Wertmuller, Ridley Scott, Almodovar, Tornatore, i Taviani e ha pure vinto un David di Donatello; ecco, di tutto questo pedigree in Trappola D'Autore non c'è traccia, perché tanto Guerrini quanto la Molina sembrano attori alle prime armi, impacciati e goffi nelle espressioni e nella gestualità.

Complessivamente la recitazione di tutto il cast è molto al ribasso; la regia purtroppo si conferma anche qui anonima e dozzinale (esempio: uomo misterioso che cammina, alternanza di primissimi piani - con occhiali da sole - e dettaglio dei piedi in movimento, roba da primo giorno di scuola di cinema), mortificata ulteriormente da una colonna sonora insulsa che non valorizza quel poco che c'è da valorizzare. Di positivo c'è il piglio un po' scherzoso della storia, che non si mette in testa di fare il verso ad un vero thriller, e la parata di belle donne, che decisamente non mancano. Benché il film non abbia alcuna velleità scollacciata, si avvertono comunque momenti di erotismo sussurrato, vuoi per qualche nudo (la Trigiante e la Ossola sfoggiano due pregevoli topless) vuoi per scollature sempre profonde, grande impiego di push up e lingerie, tacchi vertiginosi, sguardi costantemente ammiccanti. La Trigiante poi - come ho già avuto modo di scrivere nell'altro post - fa un sesso pazzesco; suo malgrado (o magari no...), la sua fisicità va dritta al punto, ed in un contesto del genere è un valore aggiunto che rischia addirittura di salvare la baracca. Al solito, la Trigiante è pure co-sceneggiatrice; al solito, il film è girato in Puglia e prodotto dalla Idotea assieme a Surf e Dania.

Trailer ufficiale

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