
Dino Risi, un nome da sempre associato a commedie divertenti, eleganti, sottili nell'umorismo ed in grado di far riflettere ridendo (Il Sorpasso, I Mostri, I Complessi, La Stanza Del Vescovo, La Moglie Del Prete, per citarne alcune), oltre a pellicole magari meno ridanciane ma molto importanti nella storia del cinema italiano (una su tutte, Profumo Di Donna). Si fa fatica ad attribuire Sesso E Volentieri (1982) a Risi, un film a episodi bello volgarotto, privo di genio, di inventiva e che soprattutto non fa ridere. All'operazione si prestano Johnny Dorelli, Gloria Guida e Laura Antonelli. Per Dorelli si potrebbe fare lo stesso discorso, difficile imbattersi in un suo film privo di eleganza; la Guida se la cava rimanendo sempre vestita e scansando le situazioni più "pericolose"....che invece vengono lasciate alla povera Antonelli, mortificata in questa pellicola. Dove non è zoccola è ninfomane; i dialoghi che le vengono messi in bocca sono alla stregua dei Pierini di Alvaro Vitali. Soggetto e sceneggiatura vedono impegnati Risi, Zapponi (che aveva lavorato con Fellini, Argento, Salce, Scola, Comencini, Monicelli) e Enrico Vanzina. I maligni individuano in quest'ultimo ovviamente il "colpevole dello scadimento qualitativo e "cultuvale" del film, ma Risi qui è coinvolto in ogni aspetto, e va anche detto che dopo arriveranno pellicole come Il Commissario Lo Gatto, Teresa o film tv come Le Ragazze Di Miss Italia, sicuramente meno volgari di Sesso E Volentieri, ma anche titoli che non ci si sarebbe mai aspettati da Risi. Evidentemente la fase ultima della sua carriera è coincisa con un affievolimento creativo.
Nelle copie in homevideo disponibili sarebbe stato espunto un episodio, "Crociera D'Amore", con Dorelli e la Antonelli. Non se ne sente la mancanza ad onor del vero, visto che i rimanenti sono tutti molto modesti. In tutta sincerità mi sono fatto due risate solo con "Lady Jane", ovvero la povera Margaret Lee costretta a scorreggiare come un'indemoniata al ristorante, mentre un compassato Dorelli evita lo scandalo come può. Una roba da Mariano Laurenti, forse addirittura il punto più basso del film, ma almeno faceva ridere, che vi devo dire. Per il resto, né carne né pesce; il titolo allusivo a situazioni piccanti e pruriginose trae in inganno, perché a parte una tetta della Antonelli e le sue mise in lingerie, non c'è altro; alcuni episodi non riguardano affatto il sesso. La Guida è castissima e Dorelli cerca di non far affondare la baracca come può, ma è decisamente fuori dai suoi ruoli abituali. Interessante la notazione di Giusti nel dizionario Stracult riguardo all'episodio "Domenica In". C'è una sorta di pre-Blob, quando la Guida e Dorelli amoreggiano facendo zapping alla tv, e incastrando tra di loro i programmi (come fa Blob), in modo che frasi sconnesse e "dirompenti" vengano messe in bocca a personaggi irreprensibili. Anche lì però già si nota lo scadimento, dato che le parolacce da subito abbondano. Caruccio anche l'episodio del barbiere Pippo Santonastaso, nei limiti, e lo schiaffone che si becca il santone Giucas Casella. Film evitabilissimo nel panorama della commedia italiana, nonostante i grandi nomi coinvolti. Si sbadiglia veramente troppo.