Mai Stati Uniti

Mai Stati Uniti
Mai Stati Uniti

Mai Stati Uniti (2013) è una rappresentazione plastica del cinema dei Vanzina, perlomeno quello più recente. Prosegue la linea di condotta del precedente Buona Giornata, ovvero l'idea di una commedia all'italiana più sobria e misurata rispetto ad altri lavori licenziati dai fratelli Carlo e Enrico, un film per famiglie, dai buoni sentimenti e intesa come di maggior "maturità" nei contenuti. Carlo Vanzina (regia, Enrico si occupa della sceneggiatura) ha mestiere da vendere, ed il film si fa senz'altro apprezzare per la fotografia e le immagini contenute nel riquadro del fotogramma. Gli scenari naturali aiutano parecchio, uno sguardo dentro l'America più verace, iconica e profonda; tuttavia anche tanta bellezza bisogna saperla riprendere e valorizzare, e Carlo lo sa fare. Le location scelte sono una più suggestiva dell'altra, e con la nitidezza del bluray si può davvero quasi sognare di essere ai piedi del monte Rushmore, inghiottiti dalle gole del Grand Canyon o tra le mille luci tentatrici di Las Vegas.

La storia vede cinque personaggi che scoprono da un momento all'altro di essere fratelli da parte di padre (puttaniere). Il babbo in punto di morte fa testamento e lascia circa 9 milioni di euro alla prole, a patto che le sue ceneri vengano portare negli U.S.A. e sparse in un luogo magico da lui stesso scelto, nel bel mezzo dei paesaggi da Far West dell'Arizona. Dapprima riluttanti, ognuno impelagato nella propria esistenza problematica, i cinque partono alla volta degli States, avidi della ingente somma di denaro. Da qui in poi il film si trasforma in un road movie declinato però sempre secondo i cliché della commedia all'italiana. Il viaggio farà incontrare e scontrare i neo fratelli, fino all'ovvio happy ending.

Il grosso limite di Mai Stati Uniti è la caratterizzazione dei personaggi, vistosamente macchiettistica e superficiale. Gli attori si dedicano generosamente a delineare i rispettivi tratti comportamentali, ma nel farlo ottengono addirittura il risultato di amplificare la vuotezza della sceneggiatura, mettendo ancor più in risalto quanto, oltre il cabarettismo della loro interpretazione, non ci sia altro. Ambra Angioini è iper ansiosa, la sua fisicità centrifuga sempre in movimento, condita da faccette e mossette estenuanti, passa dalla commedia al comico tout court. Giovanni Vernia (l'ineludibile dazio da pagare alla comicità televisiva) tenta la strada di un Jim Carrey all'italiana, ma nella maggior parte dei casi appesantisce lo scorrere della pellicola (anche se la sua imitazione di De Niro fa ridere). Anna Foglietta trova una miracolosa via di mezzo; la Foglietta oramai si è imposta come attrice schiettamente comica, ed il suo personaggio, ancorché stupidello, sta più in piedi di quello pretenzioso della psicolabile interpretato dalla Angioini. Ricky Memphis fa poco e niente, siamo al minimo sindacale, credo più per difetto del copione che dell'attore - il che si può tranquillamente estendere a tutto il resto del cast. Titanico Salemme, che tira fuori il suo comprovato mestiere con la M maiuscola, tirando la carretta per tutti. Citazione a latere anche per l'eterno Maurizio Mattioli, che praticamente interpreta se stesso e proprio per questo non sbaglia una battuta.

La trama è un pretesto leggerino e vaporoso per consentire agli attori di dispiegare tutto il proprio armamentario, più fisico che concettuale; scelta oculata dato il tenore del film, tantissimi esempi di commedia italiana anche "alta" hanno perfettamente funzionato mantenendo questo equilibrio. Alla fine si rimane con un senso di incompiutezza, esattamente come per Buona Giornata; il film è carino, a tratti divertente, ma l'impressione è che sarebbe potuto essere molto molto di più se si fosse curato storia e personaggi tanto quanto la fotografia. Pensare di risolvere tutto affidandosi al nome degli attori è decisamente infelice. Il finale poi è sbrigativo e tirato via. Da notare che i Vanzina in America ci erano già stati nell'84 con Vacanze In America e nel '92 con Sognando la California.

Trailer ufficiale

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