
Conosciuto anche come La Morte Vestita Di Dollari e Cane Non Mangia Cane (in originale l'esatto contrario, Dog Eat Dog), il film è circolato pure come L'Ora Di Uccidere ed è l'ultima regia di Ray Nazarro coadiuvato infatti per l'occasione da Gustav Gavrin ma pare anche da Richard E. Cunha. Pellicola a bassissimo costo di produzione tedesca, italiana e pure del Liechtenstein, che ebbe diverse traversie finanziarie e che trasforma la Jugoslavia nella Grecia, anche se il punto di partenza pare essere una zona costiera italiana imprecisata. In un albergo risiedono Darlene (Jayne Mansfield) e Mr. Smithopopolis (Ivor Salter), quest'ultimo ha appena buttato giù da una rupe il suo complice Corbett (Cameron Mitchell). Il trio ha un milione di dollari da spartirsi a seguito di una rapina nella quale ci è scappato anche il morto. Darlene e Smithopopolis progettano di fuggire nella notte con una barca messa a disposizione dall'hotel, per raggiungere la Grecia e di lì la Turchia. Accade che il direttore dell'albergo, Livio Morelli (Pinkas Braun) li scopra e si metta sulle loro tracce per recuperare il malloppo. Coinvolge nel piano la sorella Sandra (Dodie Heath). - SPOILER: Corbett non è morto, li attende sulla barca. In breve tutta la fauna raggiungerà un'isoletta della zona dove trova riparo in una villa abbandonata, un vecchio bordello imperiale che non risulta affatto disabitato poiché i fuggiaschi vi trovano una vecchia maitresse (Isa Miranda) e il suo cameriere tuttofare Jannis (Werner Peters). La situazione si fa esplosiva, tutti sono contro tutti (da qui cane che mangia cane) nel disperato e testardo tentativo di prendersi i soldi e fuggire lasciando gli altri a bocca asciutto. Le alleanze mutano continuamente, patti vengono stretti e disattesi, fino al violento epilogo.
L'Ora Di Uccidere parte un po' in sordina, il balletto della Mansfield in mezzo alle banconote, sensualmente distesa sul letto (impossibile che Adrian Lyne nel 1993 non ci abbia pensato per il suo Proposta Indecente) dà un'aria sbarazzina alla pellicola, anche se il clima noir è assicurato dal buzzurro Ivor Salter. Minuto dopo minuto il film si abbrutisce e prende un piglio cinico, sadico e feroce. Ogni essere vivente di questa storia è divorato dalla smania di mettere la mano sui soldi, non c'è umanità, non c'è empatia, non ci sono sentimenti, ma solo avidità sfrenata. La Mansfield cerca di giocarsi la carta della lussuria ma neppure quello riesce a distogliere gli uomini dalla fame di soldi. Il sesso soccombe. Jayne ci prova continuamente con tutti, si offre a chiunque, ed anche per lei la voglia matta che la spinge non è la passione carnale ma quella per le banconote. Non c'è limite alla violenza che gli attori della vicenda sono disposti a commettere pur di raggiungere l'unico chiodo fisso che gli trapassa il cranio, i soldi. L'Ora Di Uccidere si fa via via sempre più asfittico ed avvitato su se stesso, un imbuto che porta all'olocausto perché se tutto è sacrificabile ciò è esattamente ciò che accadrà. Molto intensa la scena della doppia colluttazione nella quale Mitchell e Salter se le danno di santa ragione dentro la villa e parallelamente, in un montaggio alternato, pure la Mansfield e la Heath fanno altrettanto su di una barca.
Da notare che la bellissima Mansfield era incinta durante la lavorazione. Di questo ruolo disse che si trattava del migliore della sua carriera. Che il film abbia alcuni limiti produttivi lo si evince anche dalla scarsa cura messa nei dettagli, come ad esempio i capelli perfettamente asciutti e impomatati della Mansfield dopo essere riemersa dalle acque, lo stesso dicasi per i dollari in una scena più avanti. Oppure quando Pinkas Braun approda all'isola si mette a strappare rami per mimetizzare l'imbarcazione ma li strappa come fossero margherite, evidentemente arraffando vegetazione appositamente preparata per la scena. Il trailer originale ripete continuamente il titolo del film che tuttavia non sembra essere Dog Eat Dog ma When Strangers Meet (come il film del 1934 di Christy Cabanne ritenuto perduto). Indubbiamente la cosa che più rimane addosso a fine visione è la cieca allucinazione dei personaggi da quando approdano alla villa, un cupio dissolvi, un'apocalisse autodistruttiva in nome del denaro che svela il cuore di tenebra umano e la sua irrimediabilità.