
La Casa Stregata è uno stracult giovanilistico di chiunque fosse bambino o ragazzino nei primi anni '80. Corbucci, Pozzetto, la Guida, e una storia di fantasmi, comica naturalmente, molto adatta alla verve stralunata e un po' naive di Pozzetto, eterno ragioniere. La Guida non si spoglia mai, un brutto colpo per noialtri cinefili d'essai.... Nello stesso anno esce Sesso E Volentieri di Dino Risi, praticamente gli ultimi film della Guida. L'unico momento lingerie è appannaggio della ruspante cameriera Marildà Donà. L'anno prima Cecchi Gori aveva prodotto Mia Moglie È Una Strega, sempre con Pozzetto, sempre con le streghe e le maledizioni millenarie; con poco sforzo vengono riciclati buona parte degli elementi, ma il risultato a mio parere risulta un po' fiacco. C'è l'affetto adolescenziale che mi lega a questo film, e che me lo fa rivedere sempre volentieri, c'è Pozzetto che in quegli anni sta un po' chiudendo il suo periodo migliore, c'è la Guida sempre più casta e ci sono battute pur sempre divertenti disseminate in giro (ottimi i dialoghi immobiliari durante le rapine, così come scatta l'applauso quando, dopo l'anatema della strega/suocera all'inizio del film, Pozzetto l'apostrofa con: "Signora, ma si rende conto delle stronzate che dice?").
Si procede però stancamente, a volte quasi per inerzia, come se si andasse avanti alla come viene viene, date le scenografie, un soggetto abbozzato e l'estro degli attori. L'incipit del film, quello "mitologico", ambientato mille anni prima, da qualche parte in Oriente, ricorda moltissimo l'inizio altrettanto "fantasy" di Mia Moglie È Una Strega, stessa formula per immettere sui giusti binari "contemporanei" la vicenda. Gaetano l'alano napoletano (doppiato da Michele Gammino) non mi ha mai fatto ridere, per altro accade la stessa cosa in W La Foca (di Nando Cicero), curioso caso di "contaminazione", entrambi i film sono dell'82. Così come la trovata di Pozzetto/Hulk che sventa la rapina in banca mi è sempre sembrata grossolana, un po' una vaccata buttata lì insomma. Abbastanza divertente la suocera di Pozzetto, Lia Zoppelli. Molto bella e suggestiva la villa, non male neppure le musiche di Detto Mariano; da considerare inoltre che nella scena del ricevimento alla villa si sente suonare sul grammofono la canzone "I Adore You", già sentita nel film Asso con Celentano. Il soggetto è a tre, Mario Cecchi Gori, Enrico Oldoini, Mario Amendola. L'unico extra è una tristerrima intervista a Vittorio Cecchi Gori, nella quale il produttore, ripreso in una specie di ufficio spoglio (forse già ripulito dalla Guardia di Finanza), sentenzia grandi verità come "9x9 fa 81" e "prima qui era tutta campagna". Una cosa interessante però la dice, quando racconta che Corbucci era un grande uomo e un grande professionista, che per buona parte della sua carriera ha girato film dovendo sottostare a giorni alterni alla dialisi, e ciò nonostante non ha mai sforato un giorno di lavorazione o creato problemi alla produzione. Ma soprattutto ha fatto film speciali per molti cultori del cinema di genere e della commedia in generale.