Incontro Nell’Ultimo Paradiso

Incontro Nell’Ultimo Paradiso
Incontro Nell’Ultimo Paradiso

Guardando la bellissima locandina di Incontro Nell'Ultimo Paradiso e pensando al titolo non può non venire in mente Laguna Blu, uscito appena due anni prima in sala e grandissimo successo commerciale. Figuriamoci se il buon Lenzi non decide di prendere il toto per le corna e sfruttarlo alla maniera del cinema bis spaghettaro. Laguna Blu è senz'altro tra le ispirazioni che illuminano il regista toscano (viene addirittura citato esplicitamente nei dialoghi), tuttavia questo Ultimo Paradiso per approssimazione va assai più vicino al Tarzan di John Derek, con sua moglie Bo Derek (1981), di cui Sabrina Siani ne ricorda vistosamente le fattezze. Pure Tarzan viene espressamente citato e financo Bo Derek, Lenzi insomma non le manda a dire e spiattella senza tanti infingimenti i suoi numi tutelari in quest'operazione che è tutta commerciale. Per la verità un altro deja-vu fortissimo che potrete ritrovare nella pellicola pressoché irreperibile (anche se c'è su Youtube, in versione credo integrale ma al prezzo di una qualità peggiore di una VHS) è quello di Banana Joe (1982). Non solo l'ambientazione esotica è similare, non solo c'è anche qui Sal Borgese a fare il capocomico, ma anche tutte le parentesi "di botte" sono praticamente da slapstick, esattamente come in Banana Joe. Con Lenzi siamo in Repubblica Dominicana, con Steno e Bud Spencer eravamo in Colombia ma naturalmente l'aria che si respira è parecchio simile, con tanto di tribù indigene goffe e scemotte, scimmie sagaci e farabutte, cumuli di banane, foresta, fiume, indigeni buoni contro bianchi occidentali avidi e spregevoli. Una differenzia sostanziale risiede nelle musiche, stupende quelle di Banana Joe, orrende invece queste.

Ringo (Rodolfo Bigotti) e Butch (Renato Miracco), due americani col faccione troppo italiano e troppo borgataro, si perdono nella giungla dominicana, entrano in contatto con una tribù locale e stringono amicizia con una misteriosa amazzone biondo platino (con cosa manterrà la tinta ai capelli?), super atletica e accompagnata da una scimmia di nome Sita (che fantasia). Lei è Susan (Sabrina Siani), orfana rimasta tale dopo un incidente in elicottero precipitato nel bel mezzo della giungla. La zona è battuta anche da una band di predatori di rubini completamente idioti e balbuzienti capitanati da un francese orbo, Dupré (Sal Borgese). La salvezza di Ringo e Butch ed il loro ritorno a casa sani e salvi passerà inevitabilmente dalla salvezza del popolo indigeno e dalla cattura dei predoni. - SPOILER: finale che mi sarei risparmiato (ma fosse quello il problema del film....), Susan completamente civilizzata che va a far baldoria a New York assieme a Ringo e Butch, con tanto di sonora pacca sul sedere prima dei titoli di coda, unica scena per altro nella quale il sedere della Siani è coperto, perché per 91 minuti su 92 indossa un perizoma modello filo interdentale.

Il film è bruttino e la maggior parte dei dialoghi sono veramente cretini. C'è molta faciloneria, la Siani fino ad un minuto prima non sa dire neanche "ciao" e la comunicazione con i ragazzi è complicatissima, un fotogramma dopo conosce tutto il vocabolario necessario a farsi capire e ad organizzare una strategia militare di resistenza contro la gang di Borgese. Chiaro che il piatto forte sia il corpo della Siani, bellissimo e su quello non c'è niente da dire, tuttavia il film non insiste troppo sull'aspetto erotico preferendo giostrarsi tra romanticherie semi adolescenziali e momenti comici. Appena un anno prima Lenzi aveva girato Cannibal Ferox, fa abbastanza impressione notare lo schedulario delle due produzioni. A proposito di Cannibal Ferox Lenzi poi dichiarò: "è un film che io ho sempre disprezzato perché l'ho fatto per motivi alimentari; ero stato un anno fermo, cosa rarissima nella mia carriera (...) ed ero rimasto disoccupato". Mi viene difficile credere che possa essere stato più fiero di Incontro Nell'Ultimo Paradiso.

Trailer ufficiale

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