In The Blood

In The Blood
In The Blood

E' mai uscito in Italia, cinema o homevideo? Confesso la mia ignoranza, penserei di no comunque, poiché in Europa è stata privilegiata la premiere tv o il dvd, mentre nel sud dell'Asia è stato proiettato nelle sale; negli Stati Uniti una brevissima anticipazione nei cinema ha fatto da preludio all'homevideo. Io ho dovuto reperire il film in una edizione tedesca, fortunatamente con traccia audio in lingua originale (anche se senza sottotitoli). Fatto sta che per proseguire la mia visione il più possibile completistica della filmografia di Gina Carano sono dovuto scendere a patti con ciò che il convento passa. Titolo non originalissimo (quanti In The Blood saranno stati girati da che cinema è cinema?) ma a suo modo appropriato alla trama; anzi, è persino un gioco di parole e vedendo il film si capirà il perché.

La bella Gina è la figlia cresciuta di un criminale che in gioventù le ha insegnato disciplina ed autodifesa a livelli militari; poi è stato freddato in casa a fucilate da dei ceffi altrettanto poco raccomandabili come lui. Gina (interpretata in età giovanile da Paloma Olympia Louvat) lo ha visto morire sotto i propri occhi e si è immediatamente vendicata. Dieci anni dopo sta per convolare a nozze con un bel ragazzo (Cam Gigandet), rampollo di una famiglia facoltosa. Qualche problemuccio in passato lo ha avuto anche lui, ma ora è tutto archiviato. Al matrimonio segue la luna di miele a Porto Rico, in una meravigliosa tenuta di famiglia (di lui). Alla prima sera in discoteca succede il finimondo, Gina è oggetto delle attenzioni di un bullo locale (Danny Trejo), il quale non accetta un no come risposta. Risultato, Gina demolisce mascelle, femori e il locale. Gli sposini scappano via aiutati da un ragazzotto locale (Ismael Cruz Cordova). E' l'inizio dell'incubo. Si scatena una caccia all'uomo sull'isola; Gigandet viene rapito e la Carano si industria in ogni modo per ritrovarlo. La Polizia è corrotta e bracca Gina come se la criminale fosse lei. Ma la Carano non a caso è stata inserita tra le prime dieci lottatrici del mondo.... immaginate il resto.
- SPOILER: creduto morto, il bel Gigandet in realtà serve a un capetto della zona (Amaury Nolasco) per una trasfusione salvavita, poiché malato di cancro (abitualmente rapisce turisti e se ne serve con o senza consenso in sala operatoria). La Carano pezzo dopo pezzo risale i gradini dell'organizzazione criminale e riesce a liberare il marito. Inseguita dalla gang di Nolasco riceve un insperato aiuto da Trejo, antagonista di Nolasco e deciso a ristabilire le giuste gerarchie a Puerto Rico.

In The Blood è anch'esso un b-movie, come un po' tutte le pellicole alle quali la Carano pare "condannata" a partecipare, salvo il bellissimo Knockout di Soderbergh (2012); il sesto episodio di Fast & Furious e Deadpool sono stati film di grande budget ma che l'hanno vista solo comprimaria. La croce della Carano è un po' questa, come protagonista credono in lei solo gli artigiani degli action caciaroni e a basso budget, un po' la sorte toccata ai vari Dolph Lundgren, Steven Seagal, Jean-Claude Van Damme, etc. La Carano potrebbe dare tantissimo, sulle sue arti marziali non si discute, è di una bellezza magnetica e quanto a doti attoriali non sarà Anna Magnani ma non è neppure monoespressiva tipo Seagal. Anche il modesto (come pretese) In The Blood ce lo conferma. Nella prima metà la Carano deve prevalentemente recitare (i pestaggi arrivano più in là) e se la cava più che discretamente, con alcune scene anche toccanti (si veda il pianto disperato all'ospedale). Le sequenze action e di colluttazione sono molto ben curate nonostante un budget evidentemente da b-movie. John Stockwell alla regia (autore di qualche buon titolo in carriera affatto disprezzabile) ottimizza e porta a casa la pellicola, facendo bene il suo lavoro e riuscendo a regalare emozioni vibranti, adrenaliniche e coinvolgenti. Il senso di angoscia e asfissia bucano lo schermo; Puerto Rico è un microcosmo ostile fatto di vegetazione, povertà, sospetti e minacce dietro ogni angolo di baracca e di giungla, in questo richiamando un po' alla mente le atmosfere de Il Serpente E L'Arcobaleno di Craven (anche se quello era prettamente un horror).La Carano è indomabile e quanto più è spettinata, sbattuta, struccata e acciaccata tanto più è potente e sensuale.

In tutta onestà devo dire che il "povero" In The Blood è un gradevolissimo action che si lascia vedere con molto entusiasmo e trasporto, merito di tutti ed in primis di una Carano fantastica. Le facce degli eterni Trejo e Luis Guzman (poliziotto corrotto) sono scolpite nella cartapesta, hanno il physique du role per una vicenda del genere, ambientata a quelle latitudini. Certo, non tutto è sempre credibile, qui come altrove la politica è quella che vede ogni sparatoria sempre a vantaggio dell'eroe, ma ci sta, fa parte del patto segreto che regista e spettatori stringono non appena si spengono le luci. Quel che è importante è che le scene clou siano credibili e ben girate, ed in questo caso lo sono assolutamente.

Trailer ufficiale

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