Il Lupo Di Mare

Il Lupo Di Mare
Il Lupo Di Mare

Enrico Montesano collabora al soggetto di Lupo Di Mare, probabilmente con l'intenzione di interpretarlo; le cose poi vanno diversamente, dietro la macchina da presa siede Maurizio Lucidi (Il Marito in Collegio, Perché Non Facciamo l'Amore?) e protagonista della pellicola diventa il duo composto da Gigi e Andrea. I titoli di testa però staccano la coppia, mettendo prima il nome di Roncato, quindi il titolo del film (all'americana, segno di starritudine deluxe) e poi, tra gli altri protagonisti (sebbene sia il primo della lista), Gigi Sammarchi. Il film, per stessa ammissione dei diretti interessati, è una vacanza; il cast si imbarca per due mesi sulla Orient Express (corrispettivo navale del treno omonimo), facendo la spola tra Venezia e Istanbul (nelle scene girate in Turchia si riconosce lo stesso mercatino di preziosi nel quale sono ambientati alcuni momenti de I Sopravvissuti Della Città Morta). Gigi e Andrea sono sostanzialmente gli unici protagonisti maschili, se si eccettua due ruoli minori che più minori non si può (l'aiuto del metre e il cliente panzone), in mezzo a decine di ragazze giovanissime, una sorta di paradiso islamico.

La trama è sostanziosa come una bistecca di seitan: una ditta di cosmetici offre alle proprie dipendenti una crociera premio. Non appena si sparge la voce che il cameriere Silvestro (Roncato) si è intrattenuto con due delle ospiti, tutte le donne vengono colte da bollori irrefrenabili. Infoiatissime, ed evidentemente tutte single e sempre aperte a nuovi incontri, iniziano ad assediare il cameriere proponendogli incontri ed appuntamenti amorosi. Nel frattempo Silvestro deve guardarsi le spalle dal metre Marco (Sammarchi), severo e particolarmente accanito nei suoi confronti. Dopo qualche giorno di viaggio la nave fa tappa su un'isola selvaggia e disabitata, sulla quale le ragazze daranno la caccia a Silvestro, disilluse per la sua incapacità di soddisfarle tutte, e soprattutto gelose della sua preferenza verso Lara, una modella ospite anch'ella della crociera. Tra le ragazze, una in particolare è sinceramente innamorata di Silvestro, è la figlia segreta del metre. Tornati a bordo, il navigato playboy e la virginea ragazza si prometteranno amore eterno, con la benedizione del padre.

La rappresentazione dell'universo femminile è vagamente agghiacciante, tutte scrofe in calore, pronte a qualsiasi sotterfugio e colpo basso pur di mettere le zampe sullo stallone e godere. Dopo 3 minuti 3 di pellicola c'è già una Milly D'Abbraccio (pre-hard e infatti notevolmente più sgonfia) integralmente nuda; quindi, al primo amplesso che Roncato consuma, siamo già al gioco a tre, due donne ai suoi piedi (una delle quali è Margie Newton) pronte a soddisfarlo. Poi esplode la guerriglia erotica, e tutte le occupanti della nave dai 18 ai 50 anni, nessuna esclusa, puntano tenacemente la virilità di Roncato. Chi gli si offre nuda in cabina, chi nella palestra, chi lo attira in sauna e lo monta insieme ad altre 4 o 5....se non fosse per il tono da commedia di poche pretese, e tutto sommato ingenua, Lupo Di Mare sarebbe la perfetta sceneggiatura per un porno. Ad onor del vero però le situazioni teoriche sono assai più spinte e volgari di ciò a cui lo spettatore materialmente assiste poiché, tolta la D'Abbraccio e poco più, non si vede praticamente niente, e comunque ogni momento "caldo" è buttato in vacca (non nel senso hard...ma in quello ridanciano). Tra le giovani ospiti della Orient Express c'è pure Cristina Rinaldi, già bellissima e formosa, vista in anta e anta fiction e programmi televisivi. Non ha molti film al cinema nel carniere, e tra quelli che ha ne cassa pure qualcuno, forse per pudore; scorrendo il suo curriculum sul suo sito ufficiale infatti noto ad esempio la mancanza guarda caso dell'erotico Hard Car - Desiderio Sfrenato (e vabbè, passi, era una comparsata), ma anche di Fermo Posta Tinto Brass, dove la ragazza si faceva generosamente notare. Oltre a qualche faccia nota ma poco più che meteora underground del cinema italiano del periodo, da segnalare anche la presenza di Serena Bennato nel cast, fa poco, si vede poco, ma è nel mucchio.

Roncato gigioneggia mostruosamente, parla continuamente, con altri e da solo, ha monologhi perlopiù pedanti e logorroici con i quali dovrebbe far ridere, ma accade assai di rado. La vera battuta di diamante dell'intero film è quando prende atto che la nave su cui viaggia e lavora non è il Poseidon ma il "Figheidon", dato l'alto numero di "passerone" (cito testuale). Il suo Silvestro è il personaggio tipico alla Roncato, il latin lover col motore sempre acceso; di solito la vena comica vuole che vada in bianco, qui invece l'offerta è tale da superare le fisiologiche possibilità di riuscita. Tra i film del boom dei primi anni '80 di Gigi e Andrea questo non mi pare uno dei migliori, sicuramente più riusciti ed interessanti Se Tutto Va Bene Siamo Rovinati, Acapulco, Prima Spiaggia...a Sinistra, Mezzo Destro Mezzo Sinistro (anche perché sono a firma di Sergio Martino) e le varie partecipazioni ai Fantozzi (il celebre Loris Batacchi, capufficio pacchi), agli Allenatori Nei Palloni (l'intrallazzone Bergonzoni ed il suo amico carioca Gigihno) e a Rimini Rimini. Il Lupo Di Mare è una specie di one man show dove Roncato non è gestito e va completamente a briglia sciolta, il che perlopiù lo fa andare fuoristrada senza grande incisività, complice una regia praticamente inesistente, una sceneggiatura ai minimi termini, ritmi e tempi morti piuttosto pesanti. Manco aiutano le orrende musiche di Manuel De Sica, fratello di Christian. La parte sull'isola, benché forse addirittura più scadente del'oretta di film ambientata sulla nave (perlomeno per quanto riguarda il divertimento), è però più interessante meta-cinematograficamente parlando poiché riproduce - con i dovuti se e ma del caso - una specie di Signore Delle Mosche in versione godereccia-romagnola.

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