Il Fantasma Di Londra

Il Fantasma Di Londra
Il Fantasma Di Londra

Produzione tedesca per un giallo fintamente inglese, che se non avesse i nomi dei personaggi anglofoni potrebbe essere ambientato ovunque in Occidente, ed anzi parrebbe proprio di essere da qualche parte in territorio germanico, o tutt'al più in area austroungarica. Dirige Alfred Vohrer, una lista piuttosto nutrita di pellicole all'attivo, racchiuse tra il '58 ed il '76, un po' di episodi dell'Ispettore Derrick in tv, ma anche altri commissari e sceneggiati vari (tipo La Clinica Della Foresta Nera), e persino una manciata di titoli deutsch in cui figura come attore, a volerla dire tutta. Il film è un adattamento del romanzo Il terrore di Edgar Wallace (1929) e narra di alcuni omicidi seriali che avvengono in un collegio femminile. Sul caso indaga la Polizia (ma nemmeno si fa riferimento a Scotland Yard, per dire quanto il tutto sia inglese....), anche se lo spettatore ha ben chiaro sin da subito chi sia l'esecutore materiale degli ammazzamenti. Semmai la zona oscura riguarda il mandante. Inoltre nella campagna circostante il collegio si aggira una misteriosa figura incappucciata (che ha propria la sua tana dentro il collegio), vestita di rosso alla maniera di una sorta di boia scarlatto il quale frusta alla mano, uccide spezzandogli il collo vari protagonisti della storia, equamente divisi tra vittime innocenti e sospettati degli omicidi.

- SPOILER: La chiave di volta risiede nell'ultima vittima designata, una studentessa ereditiera del patrimonio di famiglia, alla cui morte subentrerebbe lo zio. E' dunque il parente ad aver architettato il complotto, dapprima eliminando una serie di ragazze senza alcun motivo se non quello di creare un clima di panico e confusione. Nei delitti rimangono coinvolti figure minori del collegio, come un professore che aveva una tresca con una delle giovani donne, un altro scrittorucolo fallito anch'egli amante di una delle collegiali, fino alla direttrice dell'istituto, che si scopre poi essere addirittura il boia scarlatto, quello che le ragazze chiamano "il fantasma" (da cui il titolo) per il suo manifestarsi sempre improvviso e spaventevole, nonché foriero di morte. Ferocemente gelosa del suo compagno, lo scrittore, la donna uccide l'amato e la sua "amica", facendo giustizia nel collegio fin troppo "trasgressivo". Il caso verrà brillantemente risolto dalla Polizia, la mente criminale smascherata e perlomeno l'ultima ragazza si salverà.

Siamo chiaramente nel recinto del cosiddetto cinema di genere che gioca su piani diversi e intersecati l'uno con l'altro. Il Fantasma Di Londra (che in lingua originale si chiama più verosimilmente Il Monaco Con La Frusta) è fondamentalmente un giallo, nel quale occorre indovinare l'assassino, ed è un poliziesco nel quale si seguono tanto le indagini della Polizia quanto l'astuto stratagemma dei galeotti che, con la complicità di personale carcerario corrotto, escono ed entrano bellamente dalla prigione per commettere gli omicidi affidati loro. Ma è anche una storia con risvolti vagamente fantastici e orrorifici, vuoi per lo stratagemma delle uccisioni (il temibile veleno sintetizzato in laboratorio che uccide all'istante chi lo inala), vuoi per la presenza del monaco rosso, vero e proprio marchio di un certo cinema del terrore che evoca alla lontana Inquisizioni, torture e orrendevolezze medievali. Infine c'è la componente pop erotica, con le ragazze sveglie e smaliziate, ed in particolare la segretaria personale di Ser Jon, capo della Polizia, che credo sia Ilse Pagé, inguainata in mise strizzatissime e piuttosto equivoca nei comportamenti, per non dire apertamente civettuola. In tal senso il film è chiaramente una pellicola di altri tempi, dove l'uomo dispensa pacche sulle natiche della propria sottoposta, fa commenti frizzanti al riguardo, lei incassa senza batter ciglio, possibilmente gradisce e si predispone all'eventuale, prevedibile, seguito. Altri tempi del politicamente (s)corretto.

Nel complesso la pellicola è assolutamente gradevole, datata ma a suo modo deliziosa. Divertenti le atmosfere (anche vagamente italiche, si pensi a Bava o a Il Boia Scarlatto di Pupillo) e gli scambi di battute tra Ispettore capo e suo secondo; tra i due i ruoli sono quelli del vecchio trombone autocompiaciuto e un po' ottuso (Siegfried Schürenberg) e del giovane acuto, perspicace e pragmatico (Joachim Fuchsberger), che al dunque risolve il caso quasi per propri meriti esclusivi. Notevole anche il personaggio del professore erotomane, ruolo tagliato in modo meno stupido e superficiale rispetto agli altri e ben interpretato da Konrad Georg.  Altro pregio del film è quella autoironia di fondo, come se questo fantasma alla fine non volesse mai prendersi veramente sul serio; prova ne siano i titoli di testa molto fumettosi, o il finale, nel quale i personaggi leggono letteralmente il cartello "Fine" e si dicono che la storia è dunque finita. Discreta colonna sonora ad opera di Manfred Botticher.

Dvd di recupero della Sinister Film con qualche dialogo perduto integrato dalla traccia originale tedesca (sottotitolata) e brevi frangenti in cui il doppiato si mangia letteralmente le parole, molto probabilmente per la perdita di qualche fotogramma o di alcuni secondi della traccia audio italiana.

Trailer ufficiale

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