Chi è Gardenia? Er Califfo, nientepopodimeno che Franco Califano (incomprensibilmente truccato peggio di Renato Zero), detto Gardenia per via del fiore che porta sempre all'occhiello, firma di ogni sua impresa. Gardenia è l'eroe del quartierino, che ha una sua etica, una sua filosofia di vita (una specie di Carlito's Way), uno che sa cosa è il crimine ma ora è pulito e vuole rimanerci. Ma intorno a lui la Mala dilaga, e vuole piegare pure Gardenia. Eh che....er Califfo se fa' piega'?? Ma stamo a scherza'? Niente, le donne se le tromba tutte lui, i criminali li rovescia a sganassoni, il tutto con la consueta classe e l'eleganza innata che gli si riconosce (mej cojoni!). Il film di primo acchito parrebbe un poliziesco, anzi, un poliziottesco, ma non lo è, trattasi quasi quasi di una commedia invece, sebbene bazzichi gli ambienti del cinema di genere italiano. Non c'è un poliziotto in tutto il film, curioso eh? Parata di sgnacchere da b-movie, su tutte la sempre notevole Licinia Lentini. Molti i monologhi di Gardenia, nel quale viene snocciolata tutta la filosofia spirituale der Califfo (Gardenia è un personaggio cucitogli su misura). La storia procede lentamente, soprattutto la prima parte, e talvolta si sbadiglia, però è un cult romanesco di prima categoria, e nun se po' non vede'. Dopo aver passato tutto il film a dire no alla droga, Gardenia/Califano in galera ci finirà davvero e proprio per droga. Pistarino avrebbe parlato di destino beffardo.