E Adesso Sesso

E Adesso Sesso
E Adesso Sesso

Il giro di boa del nuovo secolo e millennio è un momento particolare per Carlo Vanzina, arrivano una serie di film meno "caratteristici" e caricaturali, più defilati, di basso profilo, come se il regista stesse cercando una nuova strada, più garbata, alternativa rispetto a trashate conclamate come S.P.Q.R., i due A Spasso Nel Tempo o a commedie comunque parecchio ruspanti come i due titoli con Villaggio (Io No Spik English e Banzai) o Selvaggi. Vero è che i fratelli Carlo e Enrico ci hanno da sempre abituato ad una gran varietà di generi, perché magari accanto alla Mandrakata convive Il Pranzo Della Domenica, o che subito dopo le avventure di De Sica e Boldi arriva magari un Elio Germano col nostalgico Il Cielo In Una Stanza. Nei primi due anni del 2000 Carlo Vanzina infila in sequenza Quello Che Le Ragazze Non Dicono, E Adesso Sesso, South Kensington, due teen movie romantici ed una commedia "sociologica" gradevoli o meno, ma di certo non definibili come pellicole all'insegna del pecoreccio gratuito. E Adesso Sesso, a dispetto di un titolo che parrebbe preludere a chissà quali scollacciamenti (in realtà va a inserirsi di diritto in quel filone delle commedie corali e/o a episodi sul tema sesso come Vedo Nudo, Sesso Matto, Sesso e Volentieri, Controsesso, Spogliamoci Così Senza Pudor, etc.) ha una sceneggiatura molto trattenuta e tutta sbilanciata sull'aspetto comico, ma non demenziale (eccezion fatta forse per l'episodio con le pornostar Eva Henger e Edelweiss).

Otto storie brevi, col filo conduttore del sesso nella società italiana del periodo. Intento sociologico (all'acqua di rose) e un cast di attori calmierati e tenuti sotto briglia (tranne Adolfo Margiotta, chiaramente ispirato al Giancarlo Giannini wertmulleriano). I Vanzina "sguazzano" nel mondo a loro più congeniale, quello dei Media d'assalto, dei reporter tv aggressivi e privi di scrupoli, delle soap opera e dei quiz ottundenti, dei cellulari onnipresenti e alienanti, dei calendari sexy assurti a nuovo punto di riferimento della bellezza, dei siti internet e del loro calderone di sesso a buon mercato, delle produzioni filmiche hard non più "cinematografiche" e di ampio respiro ma tutte ripiegate nei salotti e tinelli di appartamenti dove coppie amatoriali danno il meglio (ed il peggio) di loro stesse per un pubblico invisibile al di là dello schermo. Trattandosi di episodi, fisiologicamente la qualità è altalenante, dettata dai plot, dagli attori coinvolti e dalla durata più o meno congrua allo sviluppo della storia (che in alcuni casi è appena una storiella, un accenno).

Due sostanzialmente gli episodi riusciti al 100%, quello di Max Giusti, giovane scambista ciociaro che assieme alla fidanzata decide di incontrare nel week end una coppia di toscani piuttosto spigliati (coppia comica fenomenale formata da Andrea Cambi e Giulia Weber), e quello di Paolo Triestino, vigile anconetano alle prese con stipendi modesti ed una moglie esosa dalle risorse inaspettate (la brassiana Francesca Nunzi). Qui i dialoghi sono spumeggianti, pieni di battute e gli attori ottimizzano la resa finale dando prove assai divertenti. Carino l'episodio iniziale della fuga d'amore di due amanti napoletani (un ragazzo ed una donna sposata con quattro figli) che si traduce poi in un'orgia mediatica nella quale tutti cercano di trovare un ruolo da primi attori, anche se solo l'estro degli attori salva una sceneggiatura poco sviluppata. Venere Nera, l'episodio di Margiotta, ha il difetto contrario, storia simpatica ma declassata da una interpretazione fuori controllo dell'attore protagonista, una specie di corpo estraneo che non viene adeguatamente gestito da Vanzina. I due episodi gemelli della partita dell'Hellas sono poco più che una vignetta, si ricordano solo per i procaci spogliarelli delle signore, Sabrina Marano in solitaria e le due biondissime (e siliconatissime) Henger e Edelweiss in coppia. L'avamposto più esplicitamente erotico di tutta la pellicola. Noiosetto l'episodio sugli sms tra innamorati, con due protagonisti "gggiovani" e un po' coatti, del tutto privi di carisma; anonimo pure quello dei calendari, se non fosse per il profilo da grandi attori e caratteristi di Luigi Maria Burruano e Tony Sperandeo.

Vanzina ambienta gli episodi in diverse città italiane, cercando di sfruttare così anche la cornice locale, attraverso il ricorso ai dialetti, ad abitudini e scorci urbanistici. L'indagine sugli usi e costumi degli italiani nel 2000 arriva solo per metà; è vero che non siamo a livelli trash dei peti di Massimo Boldi o del "ma va a mori' ammazzato" di De Sica, l'occhio di Vanzina va in cerca anche di altro, tuttavia nemmeno si può parlare di una pellicola dello spessore di un Germi, un Nanni Loy o di un Monicelli, l'obbiettivo primario dei fratelli Vanzina rimane la commedia squisitamente commerciale, condita da belle donne e caratteristi di buon livello. Ci sono le solite ruffianate, come i Lunapop fatti subire per intere canzoni agli spettatori, le tette magnetiche della Henger e della sua compare platinata, qualche tormentone dialettale (per fortuna i comici "televisivi" promossi in 35 mm si riducono al solo Margiotta, contrariamente all'andazzo odierno). E Adesso Sesso non è un film da buttare, da intendersi come una sorta di "tentativo" dei Vanzina, finito per altro nella loro filmografia "minore", dato che è uno di quei titoli di cui non si parla quasi mai, che non ha un'edizione in dvd e che viene passato raramente anche in tv, ma che a suo modo merita un recupero, con tutti i se ed i ma del caso..

Trailer ufficiale

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