Commediaccia erotica con Carmen Russo del 1982, a firma Riccardo Sesani. Il film è proprio poca roba, un vestitino (aderentissimo ovviamente) cucito addosso alla Russo. Più che altro Carmen dà il meglio di sé quando il vestitino le viene tolto di dosso, il che accade parecchio di frequente nell'arco dei 90 minuti. La storia sarebbe che lei fa la prostituta, però vorrebbe sistemarsi con un bravo giovanotto. Lo incontra e non sa come fare a rivelargli il suo passato (che poi è anche il presente), ma tutto è bene quel che finisce bene, lui è innamoratissimo e il lieto fine è assicurato. A parte il fisico di Carmen, leggendario, di interessante nel film c'è soprattutto la prima parte, ovvero la sfilata dei clienti pazzerelli. Carmen infatti è una prostituta sui generis, che si occupa di veri e propri casi umani, gente che ha manie particolari, quello che si veste da controllore delle ferrovie, quello che fa il garibaldino all'assalto, quello che si eccita facendo il prof. d'inglese alle prese con l'educanda da punire corporalmente, il motociclista attempato tutto Harley e pelle, eccetera. Questa galleria di macchiette strappa qualche sorriso; le forme statuarie di Carmen Russo strappano standing ovation a ripetizione. Ci sono dei tempi morti colossali, le gag da "comiche" del fidanzato imbranatello non fanno ridere neanche a sforzarsi, e qua e là il regista prende deviazioni incomprensibili, come le presunte velleità teatral-autorali dell'Otello e della Butterfly operistico-erotiche. C'è da dire che anche la compagna d'appartamento di Carmen, Ada Pometti è una sgnacchera mica da ridere e rivaleggia con la Carmen quanto a fioriere e davanzali. Molto curiosa la colonna sonora. Tutto sommato, film assolutamente trascurabile, se non fosse per le qualità anatomiche.