Baciala Per Me

Baciala Per Me
Baciala Per Me

In origine fu il libro del '44 (di Frederic Wakeman Sr, pubblicitario poi arruolatosi in marina), poi venne l'adattamento teatrale del '45, quindi il film diretto da Stanley Donen nel '57 sul quale manifestò da subito il suo interesse Cary Grant (in totale saranno poi quattro i titoli nei quali i due collaboreranno, tra il '57 ed il '63). La storia è quella di tre commilitoni d'istanza a Honolulu nel '44, che si autoassegnano una licenza a San Francisco, quattro giorni di baldoria nella suite di un lussuosissimo albergo della città, dove hanno intenzione di dormire, far festa, bere fiumi di alcol ed incontrare più ragazze possibili. Il drappello è guidato dal tenente comandante Andy Crewson (Cary Grant), noto donnaiolo e con la parlantina salace e pungente. Dato che la licenza è farlocca, i tre devono continuamente inventarsi degli stratagemmi per non essere richiamati o ospedalizzati per esami medici. Si affidano a Eddie Turnbill (Leif Erickson), un industriale che in cambio di un discorso patriottico ai propri dipendenti perché aumentino la produzione in fabbrica a favore dello zio Sam può garantire il salvacondotto ai marinai. Ma... ci sono due ma: 1) tra Crewson  e Turnbill c'è subito una chimica negativa; 2) la fidanzata di Turnbill, Gwinneth (Suzy Parker) piace molto anche a Crewson. In due ore Gwinneth rompe il fidanzamento con Turnbill, gli getta l'anello in faccia e decide di seguire in capo al mondo il tenente capitano. Il tutto mentre in quell'appartamento con vista sul Golden Gate succede il finimondo. Tra gli ospiti c'è Alice Kratzner (Jayne Mansfield) una esuberante ed intraprendente dipendente dell'esercito in cerca di marito, le cui forme prorompenti attraggono l'attenzione di tutti.

Rispetto alla pièce teatrale la sceneggiatura di Baciala Per Me edulcora i tanti spunti cinici antimilitaristi. Ne rimane traccia nelle intemerate di Cary Grant, ma si tratta di battute umoristiche demagogiche e di opportunità, poiché a ben vedere il film va nella direzione esattamente opposta, ovvero quella di un sopporto all'America e alle sue guerre, nonostante tutto. il buon patriota americano alla fine molla ragazze, benessere e denaro e torna in trincea, a combattere i musi gialli. Il messaggio però viene masticato in modo obliquo, con molte ambiguità e fatto digerire il più possibile agli spettatori mediante una cornucopia di bellezza femminile, poiché tanto la Mansfield, quanto le stupenda Suzy Parker (modella prestata al cinema e doppiata in originale da Deborah Kerr) sono una gioia immensa per gli occhi. Cary Grant usa tutto il suo savoir-faire per imbonire il pubblico, ma il finale del film è davvero insostenibile, con la bella Parker che piange sul molo, come dovrebbe fare ogni brava moglie americana che aspetta il suo soldato, e la Mansfield che sgalletta come una papera (attività che fa per tutto il tempo). Il personaggio di Alice in origine era quello di una cosiddetta "victory girl", ovvero delle prostitute usate dall'esercito per tenere alto il morale (e non solo quello) dei soldati, ma nel film la sua professione viene ingentilita, anche se la Mansfield deve impersonare una creatura davvero demenziale, una sorta di caricatura di Marilyn (eterna ombra della Mansfield) ma terribilmente più stupida, vacua e civettuola. Ad un certo punto ingaggia pure una battaglia con un'altra ragazza sulle dimensioni del seno, proclamando orgogliosamente i suoi 120 centimetri di diametro che le assicurano la vittoria. Il doppiaggio italiano le assegna la stessa voce della Monroe (Rosetta Calavetta), che contribuisce a rendere ancora più cartoonesca Alice.

Preso atto che film perora la causa del militarismo, dipingendolo come una goliardica scampagnata tra amici, e fingendo di voler intendere l'esatto contrario, la pellicola è comunque piuttosto divertente, vuoi per il buon cast, vuoi per un ritmo serratissimo che non lascia respirare un attimo. Il titolo italiano, tanto per cambiare, storpia il significato del film, poiché quel "Kiss Them For Me" è inteso come un bacio ai soldati che sono al fronte (c'è un esatto dialogo in cui la Mansfield pronuncia a spiega la frase, maldestramente tradotto in italiano con il verbo "abbracciare" invece di "baciare"), mentre da noi quel Baciala Per Me diventa il bacio alla ragazza, Parker o Mansfield che sia. I Siouxsie And The Banshees nel 1991 ne hanno tratto una meravigliosa canzone ("Kis Them For Me", appunto), contenuta nell'album "Superstition", dedicata alla Mansfield, la quale idealmente omaggia con i suoi saluti gli ospiti di un party al quale non arriverà mai, morendo nell'incidente stradale del 29 giugno 1967.

Trailer ufficiale

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